SQUARCIO TEMPORALE

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Sto’ finendo di prepararmi per uscire. È una domenica di aprile del 2006. Stanotte ha piovuto, ma adesso il cielo si sta rischiarando.
Mi faccio una linea nera sopra la palpebra con l’eyeliner. Sciolgo i capelli, che ricadono sulle spalle. Sono fatti lunghi. Vado in camera a mettermi le scarpe. Ho scelto le mie decolté viola con tacco 10. Sono pronta ad uscire.
Devo andare a votare e il seggio si trova sopra il teatro di Città della Pieve. C’è una bella salita da fare a piedi ma non mi spaventa. Sono anni che ormai porto calzature con il tacco alto.
Posteggio davanti al teatro. Arrivata al piazzale della scuola incontro il cugino di mia madre che è carabiniere e che si trova in servizio.
“ Ciao Giorgia” mi saluta.
“ Ciao Stefano, sei al lavoro stamattina?”
“ Già. A casa tutto bene?”
“ Sì, tutto a posto!”
Mentre continuiamo a parlare vedo uscire dallo stabile una persona familiare. Non riesco a credere ai miei occhi. Sento il cuore cominciare a battere all’impazzata. Si ferma in cima ai gradini si infila gli occhiali da sole e scende. Mi passa accanto senza nemmeno riconoscermi.
Stefano continua a parlare ma io non sento nemmeno una parola. Il mio subconscio mi dice Fermalo! Fermalo!
Liquido velocemente il mio parente, mi volto verso il fantasma del mio passato, prima che si dilegui e lo chiamo.
“ Marco! Marco! Non mi saluti più?” Al sentirsi chiamare si gira, alza gli occhiali con aria interrogativa poi finalmente mi riconosce.
Si apre un sorriso sulle sue labbra. Caxxo! Quanto mi è mancato il suo sguardo! Il mio cuore sussulta, riesco a vedere ancora la mia anima dentro di lui…

FINE

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 09, 2021 ⏰

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