Capitolo 58 - Non so starti lontana

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Ho fatto un sonno profondo, mi sento in pace con me stessa. Mi alzo, sono proprio di buon umore. Chiamo Monica.
" Pronto?" Risponde.
" Ti ho svegliato?"
" No, stavo facendo colazione." Sento che sta continuando a sgranocchiare qualcosa. " Che succede?"
" Ho baciato Marco ieri sera al Vispa..." racconto.
" È venuto anche lui, lì?" è confusa.
" Sì. Abbiamo discusso ma...non so stargli lontana. Ho sbagliato vero?" Ho bisogno di qualcuno che riesca a darmi una visione diversa dalla mia. Sono troppo coinvolta per ragionare lucidamente.
" Beh! All'inizio ero contenta che ti vedessi con qualcuno che magari ti avrebbe distratto da Jason e Paolo. Non so cosa pensare. Dovresti chiedergli di fare una scelta..."
" Cosa? No! Non voglio farlo. Lui non mi costringe a fare niente e nemmeno io lo farei mai. A modo suo so che tiene a me!"
Mi piace com'è, con la sua irriverenza, il suo menefreghismo. Mi sono innamorata di lui perché è così, anche se la maggioranza delle persone lo trova irritante, me compresa, ma non lo vorrei diverso da come è. Anzi mi auguro che non cambi mai.
" Stasera andiamo a cena poi a ballare al Moma'?" mi chiede
" A me sta bene!"
" Lo abbiamo deciso ieri sera."
" Ok. Ci sentiamo più tardi!"

Voglio comprarmi qualcosa. Mi preparo per uscire.
Dopo aver fatto un giro per vari negozi, decido di andare a fare un saluto a Lucky. Appena mi vede si alza e mi saluta.
" Ciao! Come stai?" mi chiede.
" Bene. Ti volevo ringraziare per aver impedito a Marco di andarsene ieri sera." Sorride.
" Era veramente nero, quando ti ha visto!"
" Già. Non siamo due persone facili... siamo molto simili..."
" Può darsi ma tu sei meglio!" Rido e lui si unisce a me.
" Comunque mi fa piacere che abbiate risolto... vederlo baciarti davanti a tutti mi ha lasciato stupito..." Arrossisco.
" In quel momento non mi importava di niente e di nessuno volevo solo fare la pace con lui." Cambio argomento.
" Come procede con Sofia?" chiedo.
" Mi piace parecchio!"
" Davvero?" sono stupita. Mi sembrano così diversi. Annuisce. Sono contenta per loro.

Ho preso io l'auto ma a cena ho bevuto più del dovuto quindi chiedo a Monica di prendere la sua, ma non mi va di riportarla a casa, altrimenti i miei mi farebbero un sacco di menate. La posteggio davanti alla scuola. Marco mi aspetta come sempre verso le 3.00 davanti all'Algida, mi ci farò portare da Monica.
La serata al Momà è stata divertente, stasera con noi c'erano anche Mirko e Federico, che sono i rispettivi ragazzi di Patty ed Alessandra. Mirko è molto dolce. Non credo che gli piaccia molto la discoteca. Mi pare proprio che si annoi. Ma a Patty non pare che la cosa la interessi più di tanto. Mentre mi faccio un giro nella sala del liscio lo vedo appoggiato ad una colonna. Mi avvicino:
" Vuoi ballare?" la mia domanda è solo retorica, ma lui mi guarda:
" Tu sai ballare?"
" Così, così." Sorrido.
" Andiamo!" Mi porge la mano. Rimango stupita, ma accetto il suo invito. Mi porta in pista e mi stringe a se. Sta suonando una mazurca.
" Sai sono stato campione di ballo liscio qualche anno fa'!" mi racconta.
" Wow, allora suggeriscimi i passi!" È veramente bravo e mi dà proprio gusto ballare con lui. Ed è pure simpatico. Quando gli pesto i piedi non si lamenta. Balliamo per più di mezz'ora. Fino all'arrivo di un valzer.
" Questo no!" gli racconto. " Non riesco a fare il rovescio"
"Allora ti insegno. Sei leggera. Prendi subito il ritmo, vedrai imparerai subito." Lo lascio fare ma come gli ho detto questo non è proprio il mio ballo. Infatti dopo vari pestoni e inciampate varie scrollo la testa:
" Mirko è meglio smettere prima che ti faccia fuori l'uso delle gambe!" rido.
" Sì forse hai ragione"
" Torniamo dalle ragazze?"
" Ok." Mi segue nella sala principale. Sono nello stesso posto dove le avevo lasciate. Mi avvicino a Patty e le dico subito che sono stata a ballare con il suo ragazzo, non voglio che possano esserci malintesi tra noi.
" Brava! Hai fatto bene" mi dice. " Mirko odia la discoteca!"
" Sì, me ne sono accorta!"

La serata è trascorsa velocemente. Alle 3.00 Marco mi sta aspettando come sempre.
" Fai poco la maiala!" mi saluta Monica. Alzo il dito medio e scendo. Salgo nell'auto di Marco.
" Perché l'hai mandata affanculo?" Mi chiede. Mi sporgo per dargli un bacio.
" Perché fa' la sfacciata!" Ribatto. Non ho voglia di parlare di Monica, ho voglia solo di sentire il suo sapore, le sue labbra e perdermi nei suoi occhi. Ci facciamo un giro in auto per Chiusi.
" Scusami Piccola, ma stasera sono parecchio stanco. Ti dispiace se ti porto a casa prima?"
" Non c'è nessun problema. Ho l'auto davanti alla scuola." Lo saluto con un bacio prima di scendere.
" Buonanotte!" Parte subito.
Cerco le chiavi della mia macchina nella borsa. Mentre mi avvicino vedo che parcheggiata accanto alla mia vettura c'è quella di Jason. Rimango un attimo immobile. Caxxo! sono sola e in piena notte. Lo vedo scendere.
" Ciao!" Mi dice con un sorriso timido. Io sono ancora immobile. Lo guardo ma non riesco a dire una parola. Mi avvicino alla mia auto lentamente.
" Perché sei quì?" Chiedo cercando di tenere un atteggiamento più calmo possibile.
" Volevo parlarti"
" Parlarmi? E di cosa?" Sono arrivata allo sportello della mia auto. Si è spostato anche lui e mi è vicino.
" Ti và di fare un giro? Ti lascio guidare la mia auto nuova. Voglio solo chiederti scusa per come mi sono comportato con te. Ti prego, ti ruberò solo dieci minuti..." valuto la situazione. Ho paura di farlo arrabbiare. Non sa gestire la rabbia e io ne ho subite molte volte le conseguenze...
" D'accordo, ma un giro breve. Devo essere a casa alle 4.00" rispondo. Allarga un sorriso. Mi porge le chiavi della sua auto. Mi sistemo alla guida. Posiziono i sedili, gli specchietti e parto.
" Guidi meglio di come ricordassi!" Mi dice. " Ti ha insegnato Marco? Ti fa guidare?" Sorrido.
" No. Non me lo lascerebbe mai fare!" È una cosa ridicola. Figuriamoci se mi lascerebbe il volante della sua auto!
" È parecchio che uscite insieme..."
" Più o meno cinque mesi..." Wow né è passato di tempo.
" Posso farti una domanda?" lo sento titubante.
" Tu falla. Poi sceglierò io, se rispondere o no!" ribatto.
" Ci sei andata a letto?" Mi volto verso di lui.
Perché sono tutti ossessionati dalla mia relazione con Marco! Lui non mi guarda. Vorrei dirgli che non sono affari suoi:
" No, non ci sono stata." Lo vedo sorridere. Non voglio che pensi che ancora sono innamorata di lui. Quindi continuo: " Non perché non mi piacerebbe, anzi, ma solo perché ho ancora un po' di rispetto per la sua ragazza e anche per me stessa!"
" Quindi deduco che presto sarai tu la sua ragazza!" Scoppiò in una risata. Suonerebbe bene, ma sono abbastanza realista per sapere che non succederà.
" No, non credo proprio. Noi abbiamo una bella amicizia, ci piace stare insieme, ma l'amore è un'altra cosa." Non me la sento di dire a Jason che amo Marco, ma che lui non lo ricambia come vorrei! Preferisco che pensi che c'è solo attrazione. Siamo tornati al punto di partenza.
" Io non ti ho ancora dimenticato!" mi dice.
" Non hai una ragazza?"
" Sì. Ma tu eri in altra cosa".
" Mi dispiace ma non ci potrà mai più essere qualcosa tra noi." Deve mettersi l'anima in pace.
" Grazie per avermi fatto guidare. Buonanotte" Scendo insieme a lui.
" Buonanotte anche a te." Prendo e me ne torno a casa.
Lo lascio lì a guardarmi allontanare da lui.

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