È venerdì sera, stasera torno ad uscire con Teresa, Patty e Monica. Ultimamente lo passo sempre con Marco. Mi sto preparando, quando squilla il telefono:
“ Rispondo io” urlo da camera mia. “ Pronto?”
“ Ciao” mi basta questa sola parola per capire con chi parlo.
“ Ciao a te! Come stai? Sei pronto per domani?” Io non vedo l’ora di vederlo.
“ Sì. A che ora vieni a prendermi?”
“ Pensavo… verso le 15.00?”
“ No, vieni prima” sorrido. Sente la mia mancanza? Spero proprio di sì!
“ 14.30? Può andare?”
“ Ok." Si arrende.
“ Volevi invitarmi a pranzo? Così ne facciamo uno di famiglia. In fondo ci sentiamo sempre al telefono coi tuoi” scherzo e rido.
“ Non tentarmi, potrei anche pensarci… sai l’altra sera, dopo che ci siamo sentiti, sono andato in cucina, mia madre mi ha guardato e mi ha detto: Marco, io so che un giorno ti sposerai… ma ancora non ho capito con chi! Io mi sono messo a ridere.”
“ Sì, credo che tua madre sia un po’ confusa, con tutte le gonnelle che ti girano intorno e tutte quelle che ti chiamano, non so come fai a non confonderti! Mi aspetto che un giorno di questi tu mi chiami con un altro nome!" Gli dico scherzando.
“ Ah, ah!” Ribatte.
“ Prima o poi, ti innamorerai davvero e allora sarai tu in balia ai capricci di questa ipotetica ragazza, e diventerai il protagonista della canzone che ti piace tanto, Teorema” rido.
“ Certo, sarà esattamente come dici tu” afferma. Sento bussare alla porta. Si affaccia mia madre:
“ È arrivata Monica.” Marco sente.
“ Esci stasera?” Mi chiede sorpreso. Il tono della sua voce è cambiato.
“ Sì, andiamo al LegMaster poi alla Capannina.”
“ Ah!... Divertiti…Ti lascio andare. Ci vediamo domani.” Sento frustrazione nella sua voce. Che cosa pensava che sarei rimasta a casa solo perché lui non può uscire? No, non credo.
“ A domani. Buonanotte.”
“ Stai attenta Piccola…”Il LegMaster è sempre pieno e fa un bel caldo, trovare un tavolo è un’ impresa impossibile. Decidiamo di prendere da bere direttamente al bar. Prendo la mia birra preferita, la Corona, con uno spicchio di limone inserito nel collo della bottiglia. Forse non è proprio femminile bere a canna, ma ho una gran sete. Sto parlando con le ragazze, quando alle spalle sento una voce che so di conoscere. Mi volto e riconosco Samuele. Rimango stupita perché si è fatto più muscoloso e la maglietta bianca aderente che indossa mette il suo fisico decisamente in mostra.
“ Samuele? Ciao! Hai finito il servizio di leva?”
Non mi aveva visto, ma subito mi abbraccia e mi solleva da terra. Mi ha sorpreso, devo essere tutta rossa. Appena mi rimetto in equilibrio mi prende per mano e mi trascina verso un tavolo dove ci sono altri ragazzi che non sembrano interessati al fatto che mi abbia invitato lì.
“ Da quanto tempo non ci vediamo!”
“ Davvero” ribatto. “ Doveva essere stato in piscina quando ha aperto a giugno.” Ride. È sempre stato un gran bel ragazzo ma adesso è strepitoso. Ha quegl’occhi colore del cielo che sembrano finti. Siamo sempre stati solo amici, anche se ho sempre avuto una cotta per lui, dalla prima superiore.
“ Lo sai, quest’estate sono venuta al mare a Principina, avrei voluto venirti a trovare…” gli racconto.
“ Perché non l'hai fatto? Ne sarei stato contento” si tira indietro un ciuffo di capelli castani che gli sono ricaduti sulla fronte. Mamma mia quanto è sexy! Mi osserva un secondo:
“ Sei diversa”
“ In che senso?” Indago.
“ Mi pari cambiata, nel modo di parlare, gesticolare, hai una luce nuova negli occhi…” lo guardo perplessa. Poi cambia espressione e fa un sorrisetto malizioso:
“ Cosa hai combinato quest’estate? Ti lascio sola per qualche mese e quando ti rincontro sei così...” Fa un gesto per indicare la mia persona. Vorrei dirgli che questo è l’effetto Marco, ma io non posso parlare di lui, di noi e non potrò mai farlo apertamente.
“ Ed è un male?” Mi informo.
“ Assolutamente no, anzi...” Monica mi viene a chiamare:
“ Giorgia andiamo?” Saluta Samuele: “ Ciao.” Ci alziamo, mi abbraccia di nuovo e mi dice vicino all’orecchio:
“ Cerca di farti vedere più spesso, non sparire per altri tre mesi.”
Gli dò un bacio sulla guancia, gli sorrido e mi allontano. Se mi avesse mostrato tutto questo interesse prima di incontrare Marco, ne sarei stata entusiasta. È bellissimo senza dubbio, ma quando mi ha abbracciato non ho sentito lo stesso brivido che ho quando lo fa Marco.
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Cieli dentro
RomanceGiorgia è una ragazza timida, insicura e quando come un fulmine a ciel sereno irrompe Marco tutte le sue certezze vengono messe in discussione. Non dirò che è una storia di pura fantasia, ma non dirò nemmeno che è vera... ma qualcuno nel leggere que...