Con Marco ci vediamo il 23 sera, perché dopo saremo entrambi impegnati tra cene e pranzi in famiglia. Ho preso tutti i miei pacchi. Ci siamo dati appuntamento ad un parcheggio fuori Chiusi. Sono un po’ nervosa e non vedo l’ora di vedere la sua espressione, quando aprirà i miei regali.
Quando arrivo al parcheggio, lui è già lì. Salgo nella sua auto e lo bacio per salutarlo. Mi piace sempre di più il suo sapore di tabacco e menta. Assaporo la sua lingua che tocca la mia e i miei ormoni sono già alle stelle. Guarda la busta che ho con me.
“ Che cosa hai lì?” Mi chiede curioso.
“ Non lo immagini?” Rispondo con un grande sorriso.
“ Non mi avrai mica fatto un regalo per Natale?” Mi dice con un tono per prendermi in giro.
“ Può essere…” sto nel vago.
“ Ma io non ti ho fatto niente!” Continua con quel tono.
“ Non è che, se una persona ti fa un regalo, ti devi sentire in obbligo di ricambiare. Io faccio i regali alle persone a cui tengo e tra queste ci sei anche tu!” Sorride.
“ Vieni qua!” Mi prende e mi bacia di nuovo. A me basterebbe questo come regalo. Lui per me è come una droga, ne sono dipendente.
“ Vorrei prima darti questo.” Gli porgo la camicia. La apre.
“ Indossala, voglio vedere se ho preso la taglia giusta.” Gli sta alla perfezione.
“ Ora…” gli porgo il biglietto. “ Leggilo! Ad alta voce…” gli ordino.
Apre la busta, dispiega il foglio e vede che è lunghissimo. Leggo un attimo di smarrimento nei suoi occhi.
“ È una filastrocca” gli spiego. “ Dai, dammi qua! Te la leggo io, ci devi mettere anche l' interpretazione, altrimenti non rende…” Prendo il foglio dalle sue mani e comincio a leggere, parlando di capre tibetane, pellicce d' orso, sciccherie varie e Marco nel sedile accanto ride così tanto da avere i lacrimoni agli occhi e viene anche a me da sbellicarmi, per le espressioni buffe che fa. Quando finisco di leggere, mi guarda e dice:
“ Ma come hai fatto?” Sorrido:
“ Sono un artista, incompresa, ma lo sono. Canto, suono, scrivo…”
Tiro fuori il quadro, sono convinta che gli piacerà. Voglio osservarlo attentamente mentre lo scarterà, per imprimermi la sua reazione nella memoria. Glielo consegno.
“ E questo cos'è?” Comincia a tastarne i contorni per capire di cosa si tratta.
“ Forza, aprilo…” sono più emozionata di lui. Comincia a strappare la carta e si rende subito conto che è il ritratto della sua amata auto. Nello sfondo ho fatto disegnare Monument Valley.
Non ha parole e giuro che non è facile lasciarlo allibito. Non riesce a togliere lo sguardo dal disegno. Sembra ipnotizzato. Io sono felicissima della sua reazione. Quando finalmente si riprende mi dice:
“ È stupendo. Non so cosa dire.” È quasi emozionato. Sono così felice che gli butto le braccia al collo e gli sbaciucchio tutta la faccia. “ Ma l’hai disegnato tu?”
“ No, non so disegnare. L’ho commissionato a mia cugina che frequenta l’istituto d'arte” spiego. Sono sicura che il regalo che gli ho fatto questo Natale non sarà battuto da nessuno! Un punto per me.
Tira fuori un pacchetto e me lo porge un po’ titubante:
“ Non so, se ti piacerà, mi ha aiutato a sceglierlo Betty.” Mi viene da ridere. Già me lo immagino, confuso, aggirarsi tra negozi, che vendono articoli femminili di cui non capisce né il fascino, né l’utilità. Rompo la carta, e si tratta di un profumo, Red di Dolce e Gabbana. È una novità ed ha una fragranza molto fruttata. Mi piace molto. Vorrei dirgli che, comunque, tra innamorati il profumo non si regala, perché c’è il detto: finito il profumo, finito l’amore. Ma evito, visto che noi non siamo innamorati. Continua a tenere il ritratto sopra le sue gambe, parla con me e poi ogni tanto torna a fissarlo. Bene, ogni volta che lo guarderà penserà a me, anche tra vent’anni… era questo l’intento. Non voglio diventare una delle tante che ha conosciuto nella sua vita. Voglio che mi ricordi in modo diverso. Non mi piace pensare di essere per lui solo un gioco, un numero, un’avventura!
“ È ora che torni a casa. Ti auguro un buon Natale. Ci sentiamo per telefono!” Mi avvicino, faccio un respiro profondo per fissarmi il suo profumo nella mente. So già che mi mancherà, anche se sono solo pochi giorni. Premo le mie labbra sulle sue, schiudo la bocca e la sua lingua tocca la mia, dandomi una scossa fino alle punte dei capelli. Le sue mani mi cingono i fianchi. Mi costringo ad allontanarmi dalle sue dita, dalla sua bocca, prima che la mia mente smetta di funzionare razionalmente.
“ Buonanotte!” Gli sussurro guardandolo ancora fisso negli occhi, a pochi centimetri dal suo volto.
“ Buonanotte anche a te!” Pronuncia senza smettere di guardarmi. Mi accarezza una guancia.
Scendo velocemente prima di perdere quel minimo di buon senso rimasto. Sto aprendo lo sportello, ma sento la sua presenza dietro di me, mi giro per ribadirgli che devo andare, ma non me ne dà il tempo. Mi prende per la vita mi tira a sé e io mi alzo in punta di piedi e mi bacia con un impeto tale che mi manca l’aria, sento un fuoco dentro che mi consuma l'anima. Mi abbandono tra le sue braccia. Non vorrei essere altrove, in questo momento.
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Cieli dentro
RomanceGiorgia è una ragazza timida, insicura e quando come un fulmine a ciel sereno irrompe Marco tutte le sue certezze vengono messe in discussione. Non dirò che è una storia di pura fantasia, ma non dirò nemmeno che è vera... ma qualcuno nel leggere que...