Stamattina mi sono alzata con la gola in fiamme. Credo di aver preso freddo ieri. Ho il naso chiuso e non faccio altro che starnutire. Non posso ammalarmi. Tra quattro giorni è l'ultimo dell'anno e non voglio certo passarlo a letto. Dopo colazione prendo immediatamente una Tachipirina, sperando che allievi questo malessere che mi sento addosso. Mi infilo un paio di maglie per andare a lavorare, voglio evitare di sentire freddo. All'ora di pranzo i miei sintomi non sono per niente migliorati, mi fa pure male la testa, ma mi rifiuto di misurare la temperatura. Ammalarmi non è tra i miei progetti.
Nonostante non sia in piena forma, decido di uscire lo stesso. La neve, ormai si è sciolta, ne rimane un po' sui bordi delle strade e sui solchi dei terreni. Passo a prendere Teresa e Patty. Quando entriamo nel pub, è pieno di gente e fa caldo. C'è fumo di sigarette ovunque e per il mio naso chiuso non è il massimo. Ci saluta la proprietaria:
" Buonasera ragazze, volete un tavolo?"
" Sì, è possibile?" Chiede Patty.
" C'è al piano di sopra." Mi è sempre piaciuto questo pub in stile Irlandese. I tavoli sono di legno scuro e le sedute sono panche con schienale alto imbottito. Sono disposti in due file, con il passaggio centrale. Troviamo posto nel primo a sinistra. Ci mettiamo sedute. Da dove sono, posso vedere gli altri tavoli e seduto nella fila opposta, davanti a noi, c'è Marco con Marta e un'altra coppia. Che meraviglia! Io ho visto lui come lui ha visto me. Accenno un leggero sorriso ma cerco di non guardarlo. La cameriera viene a prendere le ordinazioni del loro tavolo e nonostante cerchi di non badare a quello che dicono, resto colpita dall'ordinazione di Marta
" Io voglio una camomilla. Mi raccomando che tinga!" Una camomilla che tinga! Rimango esterrefatta. Ma come si fa ad ordinare una cosa del genere ad un pub?!
Io ordino un Irish coffee, ho bisogno di qualcosa di caldo per la mia gola, e qualcosa di alcolico per superare questa serata.
Dopo l'uscita di quest'estate, dove non mi importava niente della storia di Marco e Marta, mi trovo di nuovo ad osservarli insieme, ma ora ho una prospettiva diversa. Nonostante cerchi di ignorarli, non ci riesco. Li osservo insieme, guardo Marco e non riesco a vedere un solo tratto della sua personalità. Non è la stessa persona che è quando è con me. Qualsiasi concetto lei esprime, lui non obbietta, nonostante sono convinta che non sia minimamente d'accordo. Se ci fossi stata io al suo posto, ci saremmo scontrati almeno un paio di volte.
È la prima volta che mi accorgo di quanto siamo diverse io e Marta, non mi stupisco che abbia cercato una come me!... O forse sono di nuovo in errore... a lui piace un tipo come lei, e io sono solo un passatempo, una distrazione con la quale confrontarsi! Effettivamente sono pochi gli argomenti su chi andiamo d'accordo. Abbiamo una visione diversa su ciò che è giusto o sbagliato. Ma con me ne discute, cerca di farmi cambiare idea, di mostrarmi il suo modo di vedere! Lo guardo con lei e non lo riconosco.
Mi viene da vomitare... non so se è perché sto male o perché vederlo con lei mi dà il voltastomaco. Il fatto è che è suo non mio e questa è l'unica vera certezza. Gli faccio un cenno, devo parlargli. Mi alzo:
" Vado un attimo in bagno!" Scendo la scale. Non entro nella toilette, aspetto che Marco mi raggiunga. Eccolo:
" Ciao" mi dice, tenendo naturalmente una distanza appropriata.
" Ciao" rispondo con un sorriso tirato. Si accorge che c'è qualcosa che non và:
" Ti senti bene?" chiede preoccupato.
" Non proprio. Credo di avere la febbre. Non ce la faccio ad aspettarti. Ho bisogno di mettermi a letto." Anche se siamo in pubblico mi mette una mano sulla fronte per sentire se sono calda.
" Effettivamente scotti!"
" Già, mi dispiace ma è meglio che torni a casa." Mi allontano da lui, non me la sento nemmeno di guardarlo. Ho troppi pensieri che mi frullano in testa e la febbre mi annebbia ancora di più.
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Cieli dentro
RomanceGiorgia è una ragazza timida, insicura e quando come un fulmine a ciel sereno irrompe Marco tutte le sue certezze vengono messe in discussione. Non dirò che è una storia di pura fantasia, ma non dirò nemmeno che è vera... ma qualcuno nel leggere que...