Capitolo 65 - La pista di pattinaggio

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Finalmente l’inverno sta terminando. Le giornate si stanno facendo più lunghe ed è meno freddo. 
Al nostro gruppo si sono aggiunte delle nuove ragazze. Una è una vicina di casa di Patty. È molto riservata e timida. Potrebbe essere carina, ma è così magra che fa impressione. Si chiama Viola. Ha la nostra età, ma non credo abbia molte amiche. La prima sera che è uscita con noi, credo che sia rimasta un po’ interdetta. Ascoltava i nostri discorsi, a volte anche un po’ volgari, spalancava i suoi occhi blu, ma non ha fiatato. Non ha toccato nemmeno un goccio di alcol. È un po’ troppo rigida…
Anch’io ho portato due mie vicine di casa. Sono sorelle. Chiara e Alessia. Con una ho frequentato le scuole medie, l’altra ha due anni più di noi. Sono un po’ bacchettone e sempre pronte a giudicare. Non ero molto entusiasta all’idea di portarle con noi, ma mia madre, che conosce la loro, ha insistito perché non escono mai. Un motivo ci sarà se è così. Quindi abbiamo queste nuove new entri nel gruppo. Non ci dicono niente con noi… mi pare di fare beneficenza!

È lunedì e Marika ha insistito per andare ad una pista di pattinaggio che hanno aperto da poco, vicino a Chianciano. Ci siamo già state alcune volte. Ce la porto volentieri, ma mi rifiuto di indossare quegli aggeggi ai piedi.
Benché sia inizio settimana ci sono diverse persone. L’accompagno a noleggiare i pattini. Mentre ci avviciniamo all’uscita mi imbatto su Marta.
“ Ciao!” Mi viene quasi un infarto. Da quando sono stata a casa sua non l’ho più rivista. Mi abbraccia e mi bacia sulle guance. Io ricambio ma il mio è un bacio da Giuda.
“ Come stai?” Chiedo. Marika mi interrompe:
“ Io vado.” Annuisco e mi lascia sola con lei.
“ Stò bene.” Mi sorride.
“ Sei venuta a pattinare?”
“ Prendo i pattini a Marco!” Come? Lui pattina? Non c’è lo vedo proprio. Decido di farle compagnia, tanto Marika si è già buttata in pista. Usciamo insieme. Eccolo, seduto di fronte alla pista. Sta parlando con quel ragazzo che ho visto al deposito. È voltato di spalle quindi non sa che sono con la sua perfetta fidanzata!
“ Li ho presi!” Gli porge i pattini e solo in quel momento, si accorge che ci sono anch’io. Rimane un attimo spiazzato poi mi saluta:
“ Ciao!” Il suo tono è neutro, come se parlasse con una persona che conosce appena. Il suo amico ci guarda un secondo e anche la sua ragazza. Non mi piace come mi osserva. Quindi la fulmino con gli occhi finché si volta dall’altra parte. Sorrido tra me. Ma chi sono diventata?! Frequentare Marco mi ha veramente trasformato!! Qualche mese fa sarei arrossita dalla vergogna, oggi non me ne importa nulla dei giudizi altrui.
Mi siedo vicino a Marta mentre guardo Marco mettersi i pattini. Indossa una tuta azzurra e gialla. So che gliel'ha regalata lei. Mi piace molto. Sarà che ha lo stesso colore della mia punto! Sorrido a questo pensiero. Quando alzo lo sguardo lo vedo che mi guarda come per capire quali pensieri affollano la mia testa. Distolgo lo sguardo.
Si alza e in modo goffo raggiunge la ringhiera che costeggia tutto il perimetro della pista. Speriamo che non cada, mi dispiacerebbe che sciupasse quella bella tuta. Man mano che ci prende la mano và meglio e riesce a stare più eretto sopra quegli aggeggi con le ruote! Marta ad un certo punto si avvicina alla ringhiera dove lui si è un attimo appoggiato. Poi si sporge e gli posa un bacio leggero sulle labbra.
Li guardo, mi vorrei alzare, avvicinarmi a lei e dirle: Lo sai cosa mi piace fare al tuo Marco? Mordicchiargli le labbra, passarci la lingua e sentire il suo sapore di tabacco e menta che mi fa impazzire. Spostati, che ti mostro come faccio!  Comincio a sghignazzare e mi sento gli occhi addosso dei suoi amici. Mi alzo. Ho bisogno di bere. Almeno l’alcol bagnerà le mie labbra e spero che spenga il mio bisogno di sentirlo con ogni fibra del mio corpo.
Mentre aspetto di pagare la mia birra mi si avvicina un ragazzo che ho già visto altre volte ma che non conosco di persona.
“ Mi chiedo cosa tu stia pensando, con quell’aria così assorta!”
Alzo lo sguardo. Ma resto in silenzio. “ Ti ho visto altre volte quì, ma mai con i pattini ai piedi! Non ti piace pattinare?”
“ Ho un equilibrio precario!” Sorride.
“ E tu, non pattini?” chiedo.
“ Non è una buona idea! Sarebbe un brutto spettacolo! Mi chiamo Mauro!” Mi porge la mano. Sorrido e gliela stringo.
“ Giorgia.”
“ Molto meglio!”
“ Scusa?”
“ Hai un bel sorriso, qualunque cosa o qualsiasi persona ti rende triste non merita la tua attenzione!” È simpatico. Non è molto alto, ma ha degli occhi azzurri e una stretta decisa. Indossa il chiodo e gli anfibi. Ha l’aspetto da cattivo ragazzo, ma è invece molto gentile. Prende la sua birra e batte la sua bottiglia con la mia.
“ Salute!” Beviamo entrambi.
“ Ridi di più ok? Ci vediamo in giro!" Si allontana.
“ Contaci!” Esco un minuto dopo e vedo Marika che si diverte come una pazza. È molto brava pattinare. Marco, invece, sta più in piedi fermo vicino alla ringhiera a parlare con persone che conosce, che in pista. Mi metto di nuovo seduta e lo guardo mentre ascolto Marta che parla di cose di cui non mi importa niente. La birra non mi ha aiutato a placare la mia sete, faccio cenno a Marika che si avvicina.
“ Scusami ma vorrei andare…” le dico. Sono stanca di dover ignorare colui con il quale vorrei poter scherzare e prendere in giro. Forse ha ragione Mauro, non dovrei sprecare il mio tempo con qualcuno che mi vuole solo a metà!
“ Va bene vado a togliere i pattini!” Sparisce nel locale e dopo cinque minuti è pronta. Mi alzo dalla sedia.
“ Ciao a tutti. Buonanotte!” dico a tutta la compagnia.
Marco non è distante so che mi sta guardando. Sento i suoi occhi su di me, ma io non ho voglia di guardarlo. Non stasera.

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