È lunedì sera, sto per uscire per andare a camminare. Squilla il telefono. Risponde mia madre.
“ Giorgia, ti vogliono!” Mi chiedo chi è. Prendo la chiamata in camera mia.
“ Pronto?”
“ Ciao Giorgia sono Betty.” Betty? Cosa vuole da me?
“ Ciao! Che sorpresa!”
“ Scusami se ti disturbo.”
“ Nessun disturbo.”
“ Come stai?” Queste sono domande di circostanza. Mi chiedo cosa cerchi da me…
“ Bene. E tu come stai?”
“ Bene, grazie. Ti starai chiedendo perché ti ho chiamato…” effettivamente è così. Il numero deve averglielo dato Marco, chi altri sennò?…
“ Ho saputo che sei uscita con Cosimo…” le notizie corrono velocemente…
“ Siamo andati a ballare insieme.”
“ Scusa se te lo chiedo… ma si è comportato bene?” Sono interdetta.
“ Sì, benissimo…” non capisco dove vuole andare a parare.
“ Tu forse non ti ricordi, ma io ti ho già parlato di lui. Quello che mi ha fatto soffrire...” Come? È lo stronzo che si è preso gioco di lei???
“ Ti ho solo chiamato per avvertirti di stare attenta. Non vorrei che si comportasse da bastardo come ha fatto con me.”
“ Ci ho parlato per telefono...” Mi interrompe.
“ Ti ha dato lui il suo numero?” Sembra molto sorpresa.
“ Sì!”
“ E ti ha chiamato lui?” È sempre più allibita. Lo sento dalla sua voce.
“ Sì. Mi ha chiamato lui. Senti Betty, se ti interessa ancora, io mi posso fare da parte. Non è successo niente tra noi. Siamo solo amici.”
“ No, assolutamente. È solo che trovo strano che ti abbia chiamato lui, con me non l’ha mai fatto… è sempre stato uno stronzo! Ma, sta attenta. Non vorrei che ti facesse del male…” un sorriso amaro mi si stampa in faccia. C’è solo un ragazzo che mi fa soffrire ed è il tuo amico…
“ Grazie. Terrò gli occhi aperti. Comunque, Betty, veramente se ti piace ancora e vuoi provarci di nuovo, io smetto immediatamente di sentirmi con lui.”
“ No, probabilmente l’ho incontrato nel momento sbagliato…” o forse non eri abbastanza stronza con lui, come lo sono io…
Quando riattacco le parole di Betty continuano a rimbombarmi in testa. Se ci sarà un l’occasione indagherò, voglio proprio sapere la versione di Cosimo. Mia madre che mi chiama mi distrae dalle sue parole.
“ Giorgia ti muovi?"Mi precipitò giù per le scale.
“ Chi è la ragazza che ti ha chiamato?” Sa che non fa parte della mia cerchia di amiche.
“ Una che ho conosciuto a ballare quest’inverno. Voleva chiedermi una cosa personale.” Non mi va di raccontare a mia madre i fatti miei, tanto meno dirgli che è un amica di Marco.
“ Invece, questo Cosimo che chiama?” mi guarda sottecchi. Sorrido.
“ L’ho conosciuto al Green. È di Orvieto. È un bel ragazzo, alto, con occhi grandi! Mi piace molto…” la vedo contenta.
In tutti questi mesi non mi ha mai chiesto cosa c’è tra me e Marco. Credo che preferisca ignorare la possibilità che io possa uscire con uno impegnato… per lei è meglio pensare che sono una brava ragazza, che non oserebbe mai scegliere di agire in modo sbagliato… in fondo fino ad un anno fa lo ero.
Mi guardo indietro… ero molto timida, insicura, preferivo passare inosservata... ma Marco mi ha cambiato. A lei non piace. Lo vedo. Non approva che mi chiami a casa, perché sa che è fidanzato con un'altra… E ora che vede che qualcun altro sta attirando la mia attenzione si sente sollevata. Se sapesse che io lo sceglierei a occhi chiusi se lui mi volesse… ma purtroppo questo succede solo nei miei sogni, la realtà è ben diversa.
Mentre stiamo percorrendo il viale che torna verso casa, un puntino giallo in lontananza attira la mia attenzione. Non posso crederci è l’auto che mi piace tanto. Mentre lentamente si avvicina a noi, il mio cuore comincia a battere più forte, fino a quando si ferma davanti a noi. Al volante c’è Marco e seduto accanto a lui Lucky. Non credo ai miei occhi. Lui mi sorride. I suoi occhi brillano. Sento la gola asciutta. Ferma l’auto. Lucky scende e io mi siedo su un muretto che si trova proprio in quel punto. Non posso credere che abbia comprato l’auto che volevo io… sono emozionata e confusa.
“ Allora, cosa dici?” Lucky mi dice guardandomi con un gran sorriso. Sono senza parole e non è facile lasciarmici…
Anche Marco scende. Entrambi si siedono accanto a me. Sono uno a destra e l’altro a sinistra. Non mi sono nemmeno accorta che mia madre se ne è andata. Sono ipnotizzata da quell’auto. Vorrei chiedere a Marco se l’ha acquistata di quel colore perché piace a me… Mi dà una spallata.
“ Stai bene? Non è da te stare così zitta! Forse non ti piace la MIA auto nuova?” Mi chiede sottolineando che è sua… Perché deve essere sempre così irritante? Lo fisso. Non so se ho più voglia di picchiarlo per quanto è stronzo o baciarlo perché spero che l’abbia fatto per me…
“ Sei un bastardo!” Dico continuando a guardarlo.
“ Ecco! Ora che ho fatto?” Il tono che usa per fingersi offeso non è credibile.
“ Sapevi che piaceva a me e l’hai comprata tu!” Mi alzo dal muretto, mi pulisco il sedere con una mano, poi giro intorno a quella bellissima auto. Apro lo sportello dalla parte del guidatore. Mi siedo. Il sedile è posizionato per l’altezza di Marco. Odora di nuovo. Mi chiedo quando avrà quel profumo di pulito che aveva la uno… non che non mi piaccia questo, ma l’altro mi fa pensare a lui… la punto GT gialla che adoro e profuma dell’uomo che amo… mi mordo il labbro inferiore facendo questo pensiero. Accarezzo il volante e mi guardo intorno. Quando mi volto vedo entrambi i miei amici che mi guardano in silenzio. Devo sembrare una bambina che scarta un regalo… vedo che ridono di me!
“ Come mi ci vedete?” Chiedo sorridendo. Marco non risponde. Ride e basta. Poi si alza, apre lo sportello e si siede accanto a me.
“ Ti piace?” Continua a fissarmi.
“ Se mi piace? Lo sai che è l’auto dei miei sogni!...” come lo sei tu, il ragazzo che amo e mi confonde di continuo. Non resisto, gli getto le braccia al collo e lo stringo a me. Affondo il mio viso sul suo collo. Posso sentire il suo calore e inspiro il suo profumo. Mi abbraccia anche lui e mi posa un bacio tra i capelli. Alzo la testa per guardarlo. Siamo così vicini. Mi accarezza una guancia. I miei occhi scendono sulle sue labbra… Caxxo! quanto vorrei baciarlo e sentire di nuovo il suo sapore… invece mi dà un bacio sulla punta del naso e torna a stringermi forte. Starei lì tutta la sera…
“ Vieni con noi a fare un giro?” Mi chiede.
“ Sì, certo.” Usciamo entrambi e io mi posiziono dietro come al solito, quando sono con loro. Siamo proprio un bel trio! Ho nostalgia di quei tempi, sembrano passati secoli da quando ridevamo a crepapelle delle stronzate che mi raccontavano…
Ogni tanto incontro gli occhi di Marco sullo specchietto retrovisore. Ho una domanda che mi frulla in testa… è qualche settimana che ci penso… ma non so se fargliela o meno. Stasera non la farò, siamo in troppi qui dentro. Mentre faccio questo pensiero vedo che mi guarda. Ha capito che ho qualcosa da chiedere… mi legge come un libro aperto. Quando mi riportano a casa, Marco mi fa scendere dalla sua parte. So che è curioso di sapere cosa mi passa per la testa. Vorrebbe chiederlo…
“ Ciao! Ti chiamo…” non è una frase buttata lì. So che mi telefonerà per sapere. Annuisco e accenno un sorriso per confermare che sono consapevole che lo farà!
“ Ciao Lucky!” Mi sporgo a salutarlo. Mi giro per tornare verso casa. Mi blocco, lo guardo di nuovo:
“ Ah! Comunque io ti odio!” Gli dico con la bocca ma i miei occhi dicono tutt’altro. Lui allarga un sorriso.
“ Lo so, Piccola!” Sale e riparte.
Io mi avvio lungo la strada e quando mi passa accanto mi suona il clacson, alza la sua mano per salutarmi e io faccio lo stesso, continuando a guardare le cose che mi piacciono di più allontanarsi.
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Cieli dentro
RomanceGiorgia è una ragazza timida, insicura e quando come un fulmine a ciel sereno irrompe Marco tutte le sue certezze vengono messe in discussione. Non dirò che è una storia di pura fantasia, ma non dirò nemmeno che è vera... ma qualcuno nel leggere que...