Capitolo 81 - Semplici amici

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Sto rifacendo il mio letto. La serata è andata bene. Sono convinta che Cosimo mi trovi interessante. Squilla il telefono.
" Pronto?"
" Buongiorno!" Sono stupita. È Marco.
" Ciao." Non so cosa dire. Non mi aspettavo una sua chiamata dopo il veleno che gli ho gettato addosso.
" Ti sei già alzata?" mi pare più calmo.
" Sì. Sto sistemando la mia camera." Ci vado piano anch'io.
" Facciamo colazione insieme?" Mi propone. Sono un attimo spiazzata. Dovrei rifiutare ma non riesco a dirgli di no.
" Ok. Dove ci vediamo?"
" Alla stazione di Chiusi tra mezz'ora."
" Va bene." Riaggancio e mi preparo. All'ora stabilità sono lì. Lo vedo arrivare. Scendo e gli vado incontro. Salgo sulla sua auto. Chiudo lo sportello e mi volto per salutarlo ma non me ne dà il tempo perché mi prende il viso e le sue labbra sono sopra le mie in un attimo. Nonostante la sorpresa il suo sapore scioglie tutta la mia rabbia e il mio dissapore. Ha messo radici in profondità dentro di me. Non so se riuscirò mai a liberarmi dalla sua influenza. Esercita un grande potere sulla mia volontà. Ricambio il suo bacio. Mi sono mancate le sue labbra, le sue mani e i suoi occhi scuri... quando si stacca da me, continua a restare vicino. Ci fissiamo. Non servono parole. Sappiamo entrambi che abbiamo bisogno l'uno dell'altra. Siamo legati da un filo invisibile. Nei suoi occhi io mi specchio e credo che succeda anche a lui. Abbiamo la stessa anima. Siamo uguali.
" Hai fame?" Solo di te, vorrei dire.
" No!"
" Ok!" ingrana la marcia e parte. Mi siedo nel sedile. Non mi importa dove mi porta. Voglio stare con lui.
" Esci con lui stasera?" Mi lancia occhiate fugaci.
" Sì. Viene anche Mara." Non so perché continuo a giustificarmi.
" Ti ha baciato?" Mi volto a guardarlo.
" No. Siamo solo amici."
" Vorresti che lo facesse?" Eccoci! Siamo di nuovo in questo circolo vizioso senza fine, in cui io vorrei solo lui, che mi fà provare felicità, desiderio, un amore travolgente e sofferenza. Ultimamente la sofferenza vince sempre e io non ho più la forza di lottare. Cerco di guardarlo indifferente. Perché non vedo altro che lui? Stamattina mi sono alzata pronta ad andare avanti senza Marco ed è bastato un bacio per ritrovarmi punto a capo.
" Non lo so. Mi piace. Non ne sono innamorata ma mi piace. È molto dolce e mi fa stare bene..." Lo guardo. Odio il potere che esercita su di me. Mi fa ridere, piangere e mi fa provare emozioni vere. Mi ha insegnato a brillare, ma tutto questo non cambia la realtà. Non possiamo stare insieme come vorrei. Non posso permettermi di sperare di nuovo per poi crollare quando mi metterà di nuovo in un angolo. Mi guarda ma non dice una parola. Perché è così difficile amarmi? Perché non vuoi lottare per me? Dovrei urlarglielo in faccia, ma la colpa è solo mia perché sono debole....
" Pensi di riuscire a non fare paragoni?" Conosco questo giochetto.
È sicuro di se. Non voglio più nascondermi. Non ho niente da perdere.
" Ci proverò. Non ce la faccio più ad andare avanti così Marco... ho bisogno di vivere una storia normale..." Sappiamo entrambi che lui non può darmela. Lo sento sospirare. Proseguo: " Senti, io e te possiamo continuare ad essere amici. Lo saremo sempre. Mi piace la tua compagnia..." Sorrido per allentare la tensione. Gli accarezzo una guancia. Mi guarda dritto negli occhi. Mi prende la mano e la intreccia con la sua. Sappiamo entrambi che essere semplici amici sarà difficile, quasi impossibile, ma è sicuramente meglio che smettere di frequentarci. Non lo vedo convinto, forse spera che Cosimo sia solo di passaggio...
" Va bene, amica!" Sorridiamo insieme. Lo abbraccio. Mi mancherà il suo odore...








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