Alle 16.00, sono in casa, aspettando che mi chiami Marco. Mi sto lisciando i capelli con la piastra. Finalmente squilla il telefono. Vado a rispondere:
“ Pronto?”
“ Ciao.” Mi dice.
“ Come va?” Voglio sondare di che umore è.
“ Bene e tu?” Cosa vuole sapere?
“ Tutto a posto. Stamattina non mi aspettavo di trovare qualcuno a farti compagnia. Spero di non averti creato problemi.”
“ No. Speravo, solo che tu mi chiamassi… invece poi ti trovo con Lucky...” sembra un po’ irritato.
“ Non so che idea ti sei fatto, ma sono passata di lì, l’ho visto e mi sono fermata a salutarlo. Tutto qui!”
“ Tutto qui?” Mi chiede di nuovo.
“ Assolutamente... non sono interessata a Lucky” Io voglio solo te! Ma questo non lo posso dire a voce alta.
“ Ci vediamo stasera?” Il suo tono di voce è di nuovo quello di sempre.
“ Se trovi un po’ di tempo per me!” Ribatto.
“ Sciocca!” Sorrido.La sera, come sempre la Capannina è piena di persone. Mi faccio larga tra la folla e mi imbatto su Paolo. So già che si volterà dall’altra parte ignorandomi completamente. Ormai mi ci sono abituata. Invece stranamente mi guarda e pronuncia:
“ Ciao!” Mi guardo alle spalle per capire se parla con qualcun altro. Capisce che sono confusa:
“ Sì, dico a te” sono così sorpresa che non riesco a parlare. “ Come stai?” Mi sforzo di mettere due parole insieme.
“ Bene. E tu?” Chiedo.
“ Anch’io sto bene.” Dal suo aspetto non si direbbe. Ha gli occhi arrossati e le pupille dilatate, ma per lo meno mi ha rivolto la parola dopo mesi di silenzi.
“ C'è anche lui?” So che si riferisce a Marco. Sa esattamente che ci vediamo. Scrollo la testa. Mi sorride, forse è contento che non ci sia.
“ Vieni...” Mi prende per mano e io non mi oppongo. Forse, finalmente, mi spiegherà perché si è comportato così da stronzo per tutto questo tempo. Sale le scale che portano al piano di sopra e mi fa sedere insieme a lui su di una poltroncina che si affaccia verso la pista.
Mi guarda un attimo, poi si avvicina velocemente e mi bacia. Mi ha preso alla sprovvista, non me l’aspettavo. Mi ha posato una mano sulla nuca e mi tiene stretta.
Cerco di allontanarlo ma non ci riesco subito. Capisce che non sto ricambiando il suo bacio. Mi lascia andare e comincia a disperarsi urlandomi contro:
“ Ti ha già avuta, non è così?” Sono sempre più allibita dalle sue parole. Come? “ Lui lo sa cosa provo per te, ma è uno stronzo, non gliene frega niente di averti portato via da me!” È sconvolto. Cerco di calmarlo:
“ Io e Marco, siamo solo amici e non ci sono finita a letto.” Ribatto a voce alta. Vorrei aggiungere che è stato lui ad avermi allontanato, ma non voglio farlo agitare ancora di più. Mi guarda, credo che non sappia se credermi o meno.
“ Davvero non ci sei stata?” Chiede di nuovo.
“ Certo che no” le mie parole lo hanno un po’ tranquillizzato. Si avvicina di nuovo e si stende sul divanetto e mi poggia la testa sulle gambe. Mi osserva poi aggiunge:
“ Mi sei mancata!” Dovrei dirgli che anche a me è mancato, ma ora non sento più quello che pensano di provare per lui. Decido di non rispondere. Gli sorrido e basta. Gli accarezzo i capelli e cerco di farlo star bene. Si alza, si avvicina e mi bacia di nuovo. Lo lascio fare.
Cerco di ricordarmi quello che provavo per lui, ma le sue labbra non mi trasmettono alcuna emozione. Non posso nemmeno fare un paragone. Figuriamoci, mi bastano solo gli occhi di Marco su di me, per accendere tutti i miei sensi. Poi mi chiede:
“ Mi puoi accompagnare tu a casa?” Caxxo, io devo vedere Marco, ma non me la sento di dirgli di no.
“ Sì certo." Sorrido. Devo assolutamente trovare una soluzione per il guaio in cui mi sono cacciata. “ Senti, vado un attimo dalle mie amiche. Ci vediamo dopo!” Sorrido. Mi fermo per le scale, per vedere di localizzarle. Appena adocchiate mi dirigo velocemente verso di loro. Mi rivolgo a Teresa:
“ Senti, devo uscire un attimo. Devo fare una cosa. Se dovesse venire Paolo a chiederti dove sono, non dirgli che sono andata via. Inventati una qualsiasi scusa. Ok?” Mi osserva perplessa ma so che farà esattamente come ho chiesto. Cercando di non farmi vedere, mi dirigo fuori, mi faccio fare un timbro sulla mano ed esco dal locale. Marco mi aspetta tra un quarto d’ora al solito posto. Prendo l' auto e lo raggiungo per comunicargli che stasera non starò con lui. So che potrei chiamarlo ed evitare un viaggio, ma non mi va di dirglielo per telefono. Quando arrivo, lui è già lì. Scendo dall’ auto, non so esattamente cosa raccontargli. Mi accosto al suo finestrino. Mi guarda e capisce che c'è qualcosa che non va.
“ Che succede?” Mi chiede subito.
“ Scusami ma stasera, non posso restare. Paolo, dopo tutti questi mesi mi ha rivolto la parola e mi ha chiesto di riportarlo a casa e io non me la sono sentita di rifiutarmi.” Non commenta. “ Inoltre ha detto che sei uno stronzo perché tu mi hai allontanato da lui.” Si sta incaxxando. Glielo leggo negli occhi. Il fatto che ci siamo baciati me lo tengo per me. Glielo dirò, ma non stasera.
“ Ti chiamo domani. Devo tornare là” Non me la sento di baciarlo.
Mi volto. Salgo in auto e ritorno da dove sono venuta. Sono una stronza, penso tra me. Avrei dovuto mandare Paolo a quel Paese per come mi ha trattato in tutti questi mesi, ma gli voglio comunque bene e se posso aiutarlo lo farò. Rientro nel locale e lo cerco. Lo vedo. Mi viene incontro:
“ Non ti trovavo più, pensavo che fossi con lui” mi dice.
“ No, sono andata in bagno, ma c'era una fila lunghissima.” Sorrido per nascondere la bugia appena detta. Mi riprende per mano:
“ Vogliamo andare?!”
“ Ok, avviso le mie amiche” mi avvicino a Teresa e le dico che porto Paolo a casa e che tutto è filato liscio.
“ Bene. Ci sentiamo domani” mi saluta.Lo guardo durante il tragitto. Mi sembra lo stesso ragazzo che era quest’estate. Ma so che domani potrebbe tornare quello che è stato per tutti questi mesi. Quindi non mi faccio illusioni.
“ Cosa c'è tra te e Marco?” mi chiede di nuovo.
“ Te l’ho già detto, siamo amici” mi osserva, so che non mi crede.
“ Ti ha baciato?”
“ Non sono affari tuoi” rispondo. Non devo certo giustificarmi con lui.
“ Lo prenderò per un sì.” Si volta e guarda fuori dal finestrino. “ Sai quante ne ha avute come te? Non farti illusioni, lui vuole solo divertirsi… forse adesso non te ne accorgi, ma ti farà soffrire…Tu sei troppo per lui. Potresti trovare di meglio!”
Mi sta facendo arrabbiare. Si crede meglio di Marco?? Non dico che sia perfetto, ha i suoi difetti e sicuramente mi farà soffrire, ma la colpa non è sua è solo mia, perché ho permesso che mi entrasse nel cuore, nell’anima e ora ne sono dipendente. Rispondo un po’ risentita:
“ Quindi saresti meglio tu?” Si gira a guardarmi e mi risponde amareggiato:
“ Certo che no, sono un tossico. Ma anche Marco non è giusto per te!” Apre lo sportello e scende.
“ Chiamami domani!” Gli propongo. Mi fa un cenno con la testa, ma ho la sensazione che non lo farà. Credo che mi abbia parlato solo per cercare di mettermi in guardia. Tenta di aiutarmi anche se quello che ha veramente bisogno di aiuto è lui.
Dovrei tornare a casa, ma sono in anticipo rispetto al mio coprifuoco. Ho bisogno di pensare. Vado al parco dove andiamo con Teresa. Posteggio e mi sistemo su un' altalena. L’aria fredda della notte mi pizzica la pelle del viso. Guardo la valle illuminata.
Sembra che tutti la pensino allo stesso modo: Monica, Paolo, Manuel… probabilmente hanno ragione, ma il legame che ho con Marco è speciale. Lui conosce la mia anima e io la sua. Non so spiegarlo, non esiste una parola precisa. So solo che non posso stare senza di lui. È il mio sole e io come un pianeta ruoto intorno a lui. Non sono pronta a rinunciarci. Non so, come l’abbia presa stasera, lo scoprirò domani e un brivido di paura mi attanaglia lo stomaco…
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Cieli dentro
RomanceGiorgia è una ragazza timida, insicura e quando come un fulmine a ciel sereno irrompe Marco tutte le sue certezze vengono messe in discussione. Non dirò che è una storia di pura fantasia, ma non dirò nemmeno che è vera... ma qualcuno nel leggere que...