Cieli dentro

Capitolo 64 - Peccato non esserci stata

All'ora di pranzo ogni cinque minuti fisso il telefono sperando che squilli. Quando finalmente lo sento, mi alzo velocemente:
" Rispondo da camera mia!" Grido a mia madre, come se fossi sicura che dall'altra parte ci sia Marco. Chiudo la porta e alzo la cornetta.
" Pronto?" Cerco di mantenere un tono neutro.
" Ciao!" Solo a sentire la sua voce mi viene da ridere.
" Che sorpresa! Come mai mi chiami a quest'ora?" Mi mordo il labbro inferiore per cercare di restare seria.
" Lo sai che stamattina ho trovato uno striscione attaccato alla ringhiera di casa?" Sono quasi al limite non so quanto riuscirò a reggere la commedia.
" Davvero? E cosa c'era scritto?" Domando come se ignorassi la risposta.
" Cucciolo ti amo! Tu ne sai niente?"
" Come mai hai pensato a me?" Sto facendo uno sforzo micidiale per trattenermi.
" Forse perché sei l'unica che mi ci chiama?"
" Magari è stata Marta?"
" No, so esattamente che sei stata tu!" Comincio a ridere.
" Perdonami, ma non ho resistito! Spero che tu non l'abbia presa male."
" Quando mi sono alzato, mio padre mi ha detto di affacciarmi dalla finestra. L'ho visto. Di per lì non ho subito realizzato che potevi avercelo messo tu, perché la sera precedente, lo avevamo appeso da un'altra parte. Ma poi ho capito. Mio padre che scrollava la testa, la mia vicina che mi guardava con gli occhi che le uscivano di fuori! Era esilarante."
" Avrei voluto esserci!"
" Ho voglia di vederti!" Sono contenta che senta la mia mancanza. Anch'io sento la sua.
" Effettivamente è da venerdì che non ci vediamo...è un mucchio di tempo!!"
" Esci stasera ti prego!"
" Va bene. Ci vediamo al solito posto." Sorrido.
Cosa farei se non ci fosse Marco nella mia vita! Mi fa ridere con la sua irriverenza, arrabbiare quando vuole che faccia come vuole lui, mi fa accelerare i battiti quando mi accarezza e si prende ogni volta un pezzo del mio cuore.