Sono trascorse tre settimane da quando Marco mi ha rivelato quelle informazioni su Paolo. Sono molto preoccupata per lui. L'ho chiamato in continuazione supplicando sua madre che mi faccia richiamare, ma non lo ha mai fatto. Ho aspettato ore davanti al telefono sperando che mi chiamasse. Comincio ad essere stufa e stanca, soprattutto perché i miei incubi sono sempre più frequenti. Non voglio arrendermi. Lui mi ha aiutato nel mio momento più buio e non voglio fregarmene se ha bisogno di me. Il problema è che non lo vuole. È martedì, ma non ho voglia di starmene chiusa in casa, quindi prendo l'auto e come sempre mi ritrovo davanti a casa di Teresa. Penserà che voglio prenderci la residenza, ma lei è sempre gentile con me ed è un ottima ascoltatrice. Quando arrivo, è in giardino con sua madre:
" Ciao, che bello vederti!"
" Scusami se sono venuta senza chiamare ma a casa mi stavo annoiando" ribatto.
" Hai fatto bene" mi sorride: " Andiamo al parco?"
" Certo." Ultimamente passiamo più tempo in quel muretto che altrove.
" Novità?" Mi chiede. Anche se non me lo ha detto apertamente, so che si riferisce a Paolo.
" No" taglio corto e abbasso lo sguardo. In quel momento, arriva un auto con musica a tutto volume, si ferma ed escono quattro ragazzi tra cui c'è anche lui. Si dirigono verso i bagni del parco. Mi sale una rabbia... ma davvero? So che lui mi ha vista, ma continua comunque ad ignorarmi. A sì, la mettiamo in questo modo? Ok allora. Non voglio che pensi che passo tutto il giorno a struggermi per lui, anche se è la verità. Penso a come poter fargliela pagare e alla fine mi viene un idea. Mi alzo dal muretto e dico a Teresa:
" Vieni con me." Vado alla cabina telefonica che non si trova lontano dai bagni dove si trova Paolo e chiedo a Teresa di tenermi aperte le porte perché voglio che quello stronzo senta che non chiamo solo lui. Tiro fuori il biglietto che mi ha dato Marco e digito il suo numero. Al secondo squillo risponde:
" Pronto?"
" Ciao." Capisco che non ha capito chi sono:
" Con chi parlo?" Cerco di flertare con lui e con tono civettuolo:
" Prova ad indovinare!" Resta un attimo in silenzio, probabilmente non solo l' unica ragazza che lo chiama, oltre la sua fidanzata. Ribatte:
" Dammi qualche indizio."
" Mmhh, sono castana/rossiccia, non troppo alta..." sento che urla giocoso:
" Giorgia, tesoro!!!" Tesoro?? Ma davvero??!! Mi conosci a malapena, ma non m'importa anzi rido sghignazzando sperando che quello stupido dentro ai cessi mi senta.
" Dove sei?"
" Al giardino pubblico" rispondo.
" Aspettami, arrivo." Sono molto soddisfatta della piega che sta prendendo la situazione. Ci rimettiamo sedute sul muretto e Teresa a bassa voce mi chiede:
" Che vuoi fare?"
" Non lo so, improvviserò." Dopo pochi minuti vedo arrivare la sua auto super luccicante. Quando scende non è solo ma insieme ad un ragazzo moro, alto come lui ma più magro. Marco si avvicina con un sorriso soddisfatto e mi saluta:
" Tesoro, che gioia che mi hai chiamato. Come mai?"
rispondo cercando di lusingarlo:
" Ci stavamo annoiando e mi sei venuto in mente tu, spero che non ti sia dispiaciuto." Che bugiarda che sono, ma suona decisamente meglio di: volevo fare ingelosire quello stronzo di Paolo e sei il primo a cui ho pensato. Marco mi sorride e poi aggiunge:
" Ci facciamo un giro?"
In quel momento suona un telefono, ma non è di Marco. Il suo amico si allontana per rispondere, quindi per attirare la sua attenzione gli fa cenno:
" Lucky ti aspettiamo in macchina!"
L'altro muove la testa in modo affermativo. Chiedo subito a Marco:
" Lui di soprannome si chiama Lucky?"
" Sì" mi risponde. Mi volto a guardarlo meglio e vede che rimango in attimo perplessa.
" C'è qualche problema? Lo conosci?"
" Io no, ma lui decisamente sì." Si acciglia non capendo la risposta. Gli spiego:
" Vedi, quando stavo con Jason, gli andava sempre a dire dove mi aveva visto tipo " Ho visto Giorgia lì, o l'ho vista di là" ...mi spiava... e la cosa che non capisco è come facesse a sapere chi fossi, visto che io non ho la minima idea di chi sia lui."
Marco alza le spalle e aggiunge:
" Ti credo ma non mi sembra il tipo."
Chiudiamo lì il discorso perché sta tornando verso di noi. Saliamo in auto, ma questa volta salgo dietro con Teresa. Non voglio lasciarla nel sedile accanto a quel tipo. Non mi è assolutamente simpatico. Il giro in auto è breve ma mi è bastato per farmi passare la rabbia. Quando scendo Marco mi fa, con un sorriso sulle labbra:
" Chiamami, quando ti annoi, magari però non il lunedì, il mercoledì e il sabato, perché sono con Marta." Wow, hanno pure dei giorni prestabiliti per vedersi...non ci posso credere.
" Ok" Li saluto. Me ne sto andando quando mi chiama:
" Giorgia, dammi anche il tuo numero così magari ti posso chiamare anch'io." Che male c'è? Penso.
" Okay, hai un foglio dove scriverlo?"
" Sì, dimmi" lo scrive e poi parte con Lucky.
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Cieli dentro
RomanceGiorgia è una ragazza timida, insicura e quando come un fulmine a ciel sereno irrompe Marco tutte le sue certezze vengono messe in discussione. Non dirò che è una storia di pura fantasia, ma non dirò nemmeno che è vera... ma qualcuno nel leggere que...