Cieli dentro

Capitolo 68 - Bacio rubato

La sveglia sopra la mia testa suona imperterrita mentre con la mano cerco di spegnerla. A tastoni trovo il pulsante e tornato il silenzio mi getto di nuovo con il viso sul cuscino. Io e Lucky abbiamo appuntamento al parcheggio del centro commerciale alle 9.00.
Mi trascino in bagno per farmi la doccia e cercare di svegliarmi dopo una serata trascorsa insieme alle ragazze. Ho chiesto a Marco di venire con noi a vedere la cronoscalata dello Spino, ma aveva da fare con Marta. L'acqua calda ha lavato via la stanchezza e mi sento molto meglio dopo aver fatto colazione. Mi metto un paio di jeans una maglietta a maniche corte e una felpa con la zip, così se farà caldo, potrò toglierla.
È una bella giornata di primavera. Mi piace vedere la natura intorno a me rifiorire. Arrivo al luogo stabilito e parcheggio. Abbasso il finestrino e mi godo il sole che comincia finalmente a scaldare.
Vedo arrivare Lucky, mi affretto a scendere aspettandolo in piedi davanti alla mia auto. Si ferma e salgo sorridente.
" Buongiorno!"
" Vedo che siamo di buon umore stamattina." Esordisce.
" Sì. Adoro le belle giornate di sole. E oggi non c'è nemmeno una nuvola a rovinare questo bel cielo azzurro. Respiro la primavera e con lei mi sento rinascere. Anche se la mia stagione preferita è l'estate. Amo le giornate lunghe e calde."
" Hai gli occhi che ti brillano." Commenta.
" Mi sento bene." Sorrido. Durante il tragitto parliamo di Sofia, di Silvia.

La mattina insieme a Lucky è stata piacevole. Abbiamo riso, preso alcuni gadget per ricordo. Durante il viaggio di ritorno mi chiede di Marco.
" Allora, glielo hai detto cosa provi?" lo guardo scettica.
" No." Scuoto la testa.
" Ma perché? Io se fossi in lui lo vorrei sapere!"
" Lui ha una fidanzata. Se dovesse fare una scelta, quella che ne uscirebbe sconfitta sarebbe la sottoscritta..."
" Ne sei convinta?" Annuisco.
" Ci metterei la mano sul fuoco. Ha la ragazza perfetta. Carina, dolce, che si annienta completamente per lui." Io sono l'esatto contrario. Sempre pronta a sfidarlo, contraddirlo a mettermi in competizione con lui. " Marco con lei fa ciò che vuole, chi caxxo glielo fa fare di andare a cercare il buio... poi sono convinta che in fondo lui la ama davvero." Sospiro.
" Dovresti fargli capire cosa si perde..." ci penso un attimo:
" e cosa si perde..." non ho niente di così allettante per poterlo tentare a scegliere me.
" Ma scherzi? Sei allegra, simpatica, ironica. Hai un entusiasmo contagioso. Senza contare che..." mi fissa.
" Continua" lo esorto. Sono curiosa di sapere cosa pensa.
" Che se le tue labbra fossero mie, non sai quante cose ci farei..." Mi metto a ridere.
" Ancora con questa storia?" Continua a guardarmi con occhiate veloci tra me e la strada. Siamo quasi arrivati.
" Vorrei proprio sapere che sapore hai!... Ci ho fantasticato parecchio!" Parcheggia.
" Smettila Lucky, non avresti il coraggio di farlo!" Scendo prendendo tutta la mia roba e mi avvio verso la mia auto distante pochi metri. Apro lo sportello del passeggero e ce le poso sopra. Mi sollevo e mi giro per salutarlo, ma si trova proprio dietro di me. Non me ne ero accorta. Quasi mi ha spaventata. Mi prende per le braccia e mi posa un bacio sulle labbra. Mi ha preso talmente alla sprovvista che non riesco nemmeno a reagire. Si stacca un attimo dopo. Assaporando le sue per capire se sanno di me.
" Mmh!" Sono ancora stordita.
" Ma sei impazzito!" Lo sgrido. " Perché lo hai fatto?"
" Le tue labbra sono morbide e calde." Continua a fissarmi. Si riavvicina a me ma questa volta lo blocco.
" No, smettila! Caxxo Lucky, lo sai che ora glielo dirò che mi hai baciato!!" Sono furiosa. Non volevo che finisse così. Mi sorride. Non sembra minimamente preoccupato.
" Fa ciò che devi! Non mi pento di averlo fatto. Avrei voluto che fosse stato solo meglio!" Continua a ridere.
" Vai a casa, sparisci!" Lo caccio.
" D'accordo. Ci vediamo!" Mi saluta. Salgo in auto, riflettendo su come affrontare il discorso con Marco. Caxxo! Ma perché mi ficco sempre in mezzo ai casini!