"Cavolo che noia" sbuffa Mike mentre la professoressa di Storia del Diritto romano spiega."Già" bisbiglio.
Anche se non sto ascoltando per niente la lezione, la mia attenzione è altrove. Il fatto che Giulio sia solo a casa mi fa stare in apprensione. Non lo sento da stamattina e non so se è uscito nel pianerottolo e ha preso a pugni Nathan, posso immaginarmi di tutto.Dio che ansia, io quattro anni così non li reggo, andró al manicomio. Mi viene quasi voglia di cercarmi un posto libero al dormitorio del campus.
"Finalmente" sbadiglia Kylie quando la lezione finisce.
"Andiamo a pranzo?" chiede Mike.
"Io credo che andró a casa" dico.
"Non segui dopo?" chiede Connor.
"No, mi passate gli appunti?" dico sorridente.
"Certo" rispondono.
"Ci vediamo a casa" dice Kylie accarezzandomi un braccio per darmi conforto.Cammino verso casa, pensando a tutti gli scenari possibili e immaginabili.
Non so cosa troveró al mio arrivo.
Sono così assorta nei miei pensieri da non accorgermi dell'auto che cammina dal mio lato della strada a passo d'uomo fino a che non accosta e qualcuno mi si affianca."Margot".
"Giulio" dico fermandomi e sorridendo "stavo tornando a casa da te" aggiungo.
"Non hai lezione?" chiede.
"Si, ma mi passano gli appunti i ragazzi"dico."Hai mangiato?" chiede.
"No" dico.
"Allora andiamo" dice ritornando verso l'auto.
Lo seguo e mi sistemo al lato passeggero.
Mette in moto l'auto e appoggia la sua mano sulla mia coscia.
Il contatto della sua mano con la mia coscia, mi provoca una serie di brividi incontrollabili.
Il calore che emana il suo corpo lo sento sulla pelle e una fitta di piacere mi percorre tutto il corpo fino alla spina dorsale e concentrando il massimo della sua potenza nel mio punto sensibile.È sempre così, basta un solo suo contatto per mandarmi in tilt il mio cervello e al diavolo ogni tipo di pensiero.
"Dove vuoi andare?" chiede.
"A casa" affermo strongendo fra le cosce la sua mano in preda all'eccitazione."Cazzo Margot" dice e accellera.
Scendiamo in fretta dall'auto, Giulio si precipita a chiamare l'ascensore. Le porte si aprono e io lo spingo dentro, premo il pulsante del sesto piano per poi ritrovarmi schiacciata alla parete dell'ascensore.
"Tu mi fai impazzire" ansima sulla mia bocca portandosi il mio labbro inferiore tra i denti prima di infilare la sua lingua calda e vogliosa nella mia bocca. Con le mani afferra i miei glutei stringendoli con forza tanto da farmi gemere per poi avvicinarmi alla sua erezione che sembra sul punto di stracciare i pantaloni della tuta.
Le porte si aprono e ci stacchiamo entrambi senza fiato quando qualcuno tossisce per attirare la nostra attenzione.
Mi volto di scatto e mi ritrovo Nathan palesemente sconvolto e divertito al tempo stesso.
Cazzo, sento il viso andarmi a fuoco, mi giro a guardare Giulio che a differenza mia ha un sorrisetto malizioso stampato sul viso, è bellissimo."Buongiorno" dico distogliendo lo sguardo imbarazzata, vorrei scomparire.
Lui mi risponde con un sorriso tirato ignorando Giulio che mi prendere per mano e mi trascina fuori dall'ascensore.Apre la porta dell'appartamento e mi trascina dentro.
"Voglio scoparti in ogni angolo di questa casa" ansima sulla mia bocca mentre afferra il mio labbro inferiore tra i denti per poi succhiarlo.
Mi solleva per i fianchi e mi appoggia sull'isola della cucina. La sua erezione preme sul cavallo dei miei jeans, sto andando a fuoco, sento un liquido caldo e familiare scendermi tra le mutandine.
Afferra l'orlo della mia maglietta senza mai staccare le sua bocca famelica dalla mia, con un movimento rapido me ne libera lasciandomi in reggiseno di fronte a lui.
Porta le sue mani tra i miei capelli per poi scendere lungo la schiena e sganciarmi il reggiseno che lascio cadere lungo le mie braccia e poi a terra.Afferra i miei polsi e li bacia per poi portare entrambe le mie braccia dietro la schiena tenendo fermi i polsi con una delle sue mani.
Con la bocca percorre il mio collo per poi fermarsi sui seni che lecca e succhia stuzzicandomi i capezzoli."Giulio" gemo impotente , vorrei liberare le mani e afferrare i suoi capelli, ma lui rafforza la presa. Inarco il bacino desiderosa della sua erezione.
"Mi fai impazzire" dice continuando a stuzzicare i miei seni e alimentando quel fuoco che brucia indomabile tra i miei pantaloni.
Con la lingua percorre la mia pancia fino ad arrivare al cavallo dei miei jeans.
Mi libera le mani lasciando la presa sulle mie per poi sbottonarmi i jeans. Sollevo il bacino per facilitargli il lavoro, sfila i miei jeans e li lascia cadere per terra."Cazzo Margot" dice osservando la stoffa delle mie mutandine ormai umida.
"Sei tutta bagnata" dice mordendosi un labbro.
"Scopami Giulio" dico ansimando.Oddio ma che cosa ho appena detto, lui mi osserva compiaciuto abbassandosi i pantaloni della tuta e i boxer liberando la sua grossa erezione.
Mi solleva per i fianchi e io allaccio le gambe intorno ai suoi fianchi, cammina piano verso il divano per poi mettermi giù.
"Mettiti in ginocchio" dice indicandomi il divano.
Faccio come dice, posizionandomi a quattro zampe. Con le sue mani forti e ruvide afferra i mie glutei aprendoli fino al limite, Dio come mi eccita sentirmi così esposta.
Con la sua erezione struscia contro il mio punto sensibile, gemo a quel tocco che manda scosse di piacere per tutto il mio corpo."Ti prego" gemo.
"Oh piccola" dice infilandosi senza preavviso dentro di me nella sua interezza.
"Ahhh" urlo per il piacere che mi da averlo e sentirlo dentro di me.
Si sfila di nuovo da me lasciando un vuoto che poi ricolma con un'altra spinta selvaggia.
"Ahhh Giulio" gemo urlando dal piacere.
"Ne vuoi di più?" ansima eccitato.
"Si" dico e inizia a muoversi furioso dentro di me.
"Sei mia" dice spingendosi sempre più forte dentro di me, senza sosta e senza pietà.
Il rumore dei nostri corpi che sbattono violentemente l'uno contro all'altro riempie la stanza insieme ai nostri gemiti.
"Cazzo Margot" dice afferrando i miei fianchi e muovendosi sempre più forte, indomabile.
"Oh Giulio, sto per venire" gemo e mi lascio andare appoggiandomi esausta alla spalliera del divano.
Lui continua a spingersi dentro di me per poi ansimare e abbandonarsi sulla mia schiena nuda.
"Sei mia" geme baciando la mia schiena.Si sfila da dentro di me e si stende sul divano, trascinandomi con se.
Mi accoccolo sul suo petto.
"Fidati di me" dico.
"Io mi fido di te, è degli altri che non posso" dice.
"Metti me in primo piano"
"Ci sei già" dice.
"Allora pensa che ogni cosa che faccio è senza malizia, io amo te e così sarà per sempre" dico."Me lo prometti?" chiede.
Mi appoggio con un braccio sul suo petto per guardare in quei bellissimi occhi.
"Te lo prometto" dico per poi baciarlo.
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THE QUIET AFTER THE STORM (2* parte di THE STORM)
RomanceTrilogia: THE QUIET AFTER THE STORM 2 Continua la storia d'amore tra Giulio e Margot. Margot si è trasferira in Oakland per frequentare la facoltà di legge al college di Berkley. Giulio riuscirà a reggere il peso della lontananza? Il pensiero di Mar...