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"Dove siamo?" chiedo quando parcheggiamo l'auto alle di fronte ad un enorme cancello elettrico.
Non mi risponde, preme un codice sul muro e il cancello si apre, lo seguo all'interno e mi ritrovo in una specie di cortile, mi guardo intorno, ma c'è solo un muro altro e una porta in ferro.
Dio mio, ma dove mi sta portando.
"Giulio" lo richiamo ma mi ignora.
Apre la porta e una volta entrata mi guardo intorno stupita, ci sono delle imbarcazioni enormi, è un cantiere.
Cosa ci facciamo in un cantiere navale.
Giulio si volta e mi guarda dritto negli occhi, gli rivolgo un'espressione confusa, sorride e mi tende la mano. Sono tentata di non afferrarla, ma la mia curiosità vince sull'orgoglio, l'afferro e lo seguo.

Passiamo tra dei veli di plastica, sento il rumore e il profumo del mare. Ci ritroviamo su di un molo, mi porto la mano sugli occhi per coprirli dai raggi del sole. Giriamo l'angolo e attraccato c'è un yacth enorme.
Giulio si gira verso di me e sorride "sorpresa" dice.
Apro la bocca per lo stupore, non sapevo avesse un yacth.
"È tuo?" chiedo stupita.
"No, l'ho affittato per la nostra luna di miele" dice attirandomi a se e baciandomi con dolcezza.
"Sei serio?" chiedo osservando il palazzo sull'acqua che si presenta ai miei occhi, ha tre piani e intravedo anche una piscina.
"Si" dice trascinandomi verso la passerella che ci porterà su di esso.
La percorro senza mai lasciare la mano di Giulio.

Ad accoglierci c'è un ragazzo in divisa, credo sia il capitano.
"Benvenuti sul Marilyn, io sono Jordan,
il capitano" dice sorridente.
"Giulio" dice stringendo la sua mano.
"Margot" dico ripetendo il gesto con un sorriso.

"Anna" dice e dopo poco spunta un'anziana signora dai capelli neri.
"Lei è Anna, la cuoca dell'imbarcazione, disponibile per voi dalle 8 del mattino alle 23 della sera" dice.
Le sorrido dolcemente e lei ricambia.
"Io sono Margot" dico sorridente.
"Piacere signorina io sono Anna" dice dolcemente.
"Giulio" dice impassibile.
"Se volete seguirmi, vi ho preparato la colazione prima di sistemarvi nella stanza" dice e io sorrido ho lo stomaco che brontola.
"Arriveremo a San Diego nel tardo pomeriggio" dice Jordan per poi salutarci e ritornare dentro.

Seguiamo Anna salendo la scaletta in ferro, resto senza parole quando raggiungo il secondo piano dello yacth.

 Seguiamo Anna salendo la scaletta in ferro, resto senza parole quando raggiungo il secondo piano dello yacth

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"Ma è fantastico!" esclamo come una bambina.
Giulio si volta e mi osserva divertito, lo stesso fa Anna per poi salutarci e sparire.
Mi siedo sulla panca in legno con i cuscini bianchi e blu e mi fiondo sul piatto con la colazione.
Giulio mi osserva con una luce diversa negli occhi.
"Che c'è?" chiedo a bocca piena.
"Non mi stancheró mai di te" dice per poi distogliere lo sguardo e iniziare a mangiare.
Sorrido come un'ebete.

"Che giro faremo?" chiedo appoggiandomi con la schiena sui cuscini e massaggiandomi la pancia.
"San Diego, Tijuana e tutta la costa del sud" dice.
"Tijuana" esclamo felice " volevo andarci da una vita" dico sorridendo.
"Andiamo a metterci il costume" dice alzandosi.

Entriamo nella camera da letto.
"Oh mio Dio" dico portandomi le mani alla bocca.
Giulio mi osserva soddisfatto all'idea di avermi stupita al cento per cento.
Mi guardo intorno senza parole.

THE QUIET AFTER THE STORM (2* parte di THE STORM)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora