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"Sali" dice lasciandomi confusa.
Lo osservo ancora per un pó titubante.
"Sali ti prego" ripete e decido di mettere da parte l'orgoglio e la rabbia.

Entro in auto e mi sistemo sul sedile, il suo odore mi riempie le narici e posso dire che per la prima volta oggi mi sento meglio.

Mette in moto e accellera, in auto regna il silenzio. Dopo poco mi accorgo che non ha imboccato la strada di casa nostra, ma non dico nulla, ne faccio domande.

Un sorriso spontaneo nasce sul mio viso quando riconosco il posto, il nostro posto.

Spegne il motore e si volta verso di me.
L'unica cosa che voglio in questo momento è sentire il calore del suo corpo, mi sporgo in avanti e lo abbraccio, socchiudo gli occhi e mi lascio avvolgere da quel calore familiare. Lui mi stringe forte e con un gesto rapido mi ritrovo seduta sulle sue gambe.
Afferra il mio viso con entrambe le mani, ci ritroviamo occhi negli occhi.
"Mi dispiace per questa mattina" sussurra sulle mie labbra.
Chiudo gli occhi e appoggio la mia fronte alla sua, non so cosa rispondere, tutta la tensione accumulata nella giornata sembra sciogliersi e inizio a piangere incontrollata, singhiozzando.

"Shhh" dice accarezzandomi i capelli " ci sono io" aggiunge stringendomi forte a lui.
"Non facciamolo più" singhiozzo disperata " non ci distruggiamo più" aggiungo continuando a singhiozzare.
"Mi dispiace" ripete triste. Alzo il viso e noto che ha gli occhi arrossati, sta per piangere.
"Oh no" dico incollando le mie labbra alle sue, non posso permettere che lui pianga.
Lo amo così tanto e ogni litigio non fa che sbattermelo in faccia.
Sono follemente innamorata di lui.

"Non ti merito" dice asciugandosi gli occhi.
"No, non è solo colpa tua" dico accarezzandogli il viso, lui afferra la mia mano e se la porta vicino alle labbra.
"Non ti toccheró più fino a che tu non mi perdonerai" dice serio.

"Cosa siamo io e te?" dico e lui sorride finalmente.
"Noi siamo due pazzi innamorati" dice baciandomi con passione.
Lo abbraccio forte, non voglio staccarmi da lui, mi appoggio con la testa nell'incavo del suo collo.

"Devo andare a lavoro" dice dopo un pó rompendo il silenzio.
"Voglio venire con te" dico.
L'idea di separarmi da lui non mi piace.
"No, domani devi andare a lavoro e io non finiró prima delle quattro" dice categorico e io sbuffo.
Mi stringo ancora più forte a lui, mi bacia e poi mi riporta a casa.

Una volta a casa, mi fiondo sotto alla doccia.
Ho bisogno di rilassarmi,ma questo relax non dura molto, sento il mio telefono squillare e il citofono di casa suonare senza sosta.
Infilo l'accappatoio ed esco, quando apro la porta mi ritrovo Vane e Kylie addosso incazzate.
Buffo penso tra me e me, l'unica incazzata qui dovrei essere io.

"Finalmente" dicono sorprassandomi ed entrando in casa.
"Prego accomodatevi" dico sarcastica.
"Perchè non ci hai risposte?" chiede Kylie.
"Me lo chiedi?" chiedo spazientita.
"Margot ti giuro che non potevo" dice e Vanessa annuisce.
"Per farci perdonare ti ascolteremo e abbiamo ordinato la pizza" dice Kylie sorridente.
E non mi resta che sorridere a mia volta, le mie amiche sanno sempre come tirarmi su di morale.

Racconto loro tutto quello che è accaduto da quando Giulio è tornato a casa.
"Io ho perdonato subito Ronnie solo perchè abbiamo una figlia in comune" ridacchia Kylie.
"O perchè eri in astinenza" ribatte Vanessa.
"Stai zitta" dice divertita.

A fine serata, mi sento sollevata.
Mi appoggio sul letto e prendo subito sonno.

Esco dallo studio e sorrido. In un certo senso me lo immaginavo, ma vederlo lì appoggiato alla macchina ad aspettarmi mi fa tremare il cuore.

"Ciao amore" dice felice.
"Ciao" dico avanzando verso di lui che prontamente mi attira a se e mi bacia, un bacio dolce e pieno d'amore.
"Ti porto in un posto" dice per poi aprire lo sportello dell'auto e aiutarmi a salire.
"Dove mi porti?" chiedo non appena mette in moto.
"In un posto" dice sorridendo.
Dio quel sorriso, mi incanta ogni volta come se fosse la prima.

"Prego signorina" dice aprendomi la portiera.
"Oh Giulio, non ti facevo così romantico" dico uscendo dall'auto emozionata.
Lui sorride timidamente e mi prende per mano.
Entriamo nel locale, lo stesso in cui andammo anni prima, quello dove Giulio mi vide per la prima volta quando eravamo solo due ragazzini e lo stesso locale in cui andavo ogni sabato con Lucas e mamma.

Ci accomodiamo nello stesso posto.
"Stesso tavolo?" chiedo sorridente.
"Buona memoria" dice facendomi un occhiolino.
"Come farai con il lavoro?" chiedo dopo che abbiamo ordinato.
"Ci vado dopo" dice.
"Ah" rispondo delusa dall'idea di dormire ancora da sola.
"Non è vero , sono tutto tuo" dice sorridente.
E io mi mordo il labbro di riflesso.
Lui mi osserva intensamente, sembra quasi mi voglia mangiare con gli occhi. Ricambio il suo sguardo e lui si volta verso la vetrata.

"Che hai?" chiedo.
"Niente" dice continuando a guardare fuori.
Si sente in colpa per ieri e mi dispiace.
"Giulio" lo richiamo e lui si volta verso di me.
"Ho esagerato, non lo pensavo davvero quello che ti ho detto" dico puntando i miei occhi nei suoi.
"Ti prego Margot" dice con un espressione delusa.
"È la verità" ribatto cercando di farglielo capire.
Ma lui si limita ad osservarmi.
"Non mi convincerai. Non ti toccheró finchè non sapró di meritarlo" ribatte serrando la mascella.

Il cameriere con le nostre portate intorrompe questa piccola discussione, iniziamo a mangiare senza aggiungere altro e per ora va bene così.

"Ora dove mi porti?" chiedo guardandolo con dolcezza.
Si avvicina a me, appoggia il suo braccio sulla mia spalla "a fare una passeggiata, ti va?"
"Si" sorrido felice.Non avevamo un semplice momento tutto nostro da tempo.
Camminiamo fino ad arrivare al molo di Santa Monica.

Mi affaccio alla ringhiera e Giulio si posiziona dietro di me, mi appoggio con la testa al suo petto è osservo la luna che riflette nel mare.
"Pensavo che questo" dico indicando la luna " fosse lo scenario più bello del mondo" aggiungo.
"E invece" dico girandomi verso di lui " questo é lo scenario più bello che io potessi desiderare nel mio mondo" aggiungo guardandolo dritto negli occhi.
Il suo sguardo si addolcisce e negli occhi rivedo il solito luccichio, mi stringe forte a se.
"La mia vita non avrebbe più un senso se tu non ci fossi" dice per poi afferrarmi il mento e baciarmi con dolcezza.
"Ti amo Giulio" sussurro sulle sue labbra.

***Spazio autrice***

Eh l'amore 😍

THE QUIET AFTER THE STORM (2* parte di THE STORM)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora