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A svegliarmi è il bagliore di un lampo seguito da un tuono assordante, mi metto su un fianco e osservo Giulio che dorme completamente nudo se non fosse per i boxer. Mi chiedo come faccia a dormire sempre scoperto, soprattutto in inverno.
Se non fosse per me, non avrebbe nemmeno il piumone sul suo letto.

Cerco di riaddormentarmi, ma un altro tuono assordante rimbomba nel cielo e i miei occhi non ne vogliono più sapere di chiudersi.
Allungo una mano verso il corpo di Giulio e con un dito traccio dolcemente il contorno di uno dei suoi tatuaggi, vorrei tanto sapere cosa rappresenta per lui questa strana faccia sulla pancia, che significato ha e a quale momento della sua vita appartiene.

Mi ricordo la prima volta che gli chiesi cosa rappresentava quel tatuaggio sulla mano e alzo gli occhi al cielo mentalmente pensando alla sua rispostaccia.

"Come mai hai tutti questi tatuaggi?"
"Fatti miei" risponde duro.

È sempre stato restio a parlarne, mi ha sempre dato l'impressione che per lui fossero una vergogna, ma poi ho abbandonato questa stupida teoria.
Ha l'intero corpo tatuato non potrebbero mai essere una vergogna per lui.

"Cosa fai?" chiede lui facendomi spaventare.
"Non pensavo fossi sveglio" dico tirando via la mano.
"Continua" dice " mi piace" aggiunge e io allungo nuovamente la mano sul suo addome.

"Mi sono sempre chiesta che significato avesse" dico toccando quella faccia spaventosa che ha tatuata sulla pancia, per non parlare poi del teschio sulla schiena.
Lui non dice nulla, si limita ad osservarmi.

"Mi sono sempre chiesta come mai avessi tutti questi tatuaggi" continuo a dire scorrendo con il dito sul fiore tatuato alla base della gola.
"Fatti miei" ridacchia lui facendomi sorridere, se lo ricorda anche lui.
Ma continua a non dire nulla.

"Sai vorrei farmi un altro tatuaggio" dico.
Lui mi guarda negli occhi e poi dice " non farlo, non sporcare la tua bellissima pelle" dice mettendosi a pancia in su e guardando fuori dalla finestra.

"Perchè tu ti senti così?" chiedo.
"Più o meno, ma più che altro mi sono sentito inadeguato in varie situazioni" dice sospirando.
"Quali?" chiedo.
"Margot" sospira.
"Ti prego Giulio parla con me" dico accarezzandogli una guancia e girando il suo viso verso di me.

Lui si mette su un fianco, siamo uno di fronte all'altra, occhi negli occhi.
" Ho sempre pensato che non ti sarei mai piaciuto, che ti saresti vergognata di farti vedere in giro con me, conciato in questa maniera" dice.
"Non mi sono mai sentito alla tua altezza" aggiunge.
Una risata spontanea fuoriesce involontariamente dalle mie labbra.
"Non ridere di me" dice mettendo un finto broncio.

"Scusami, ma non ti ci vedo a porti simili problemi. Ho sempre pensato a te come uno bello e dannato"dico.
"Giulio io non ti ho mai giudicato per i tuoi tatuaggi, anzi li trovo sexy" dico mordendomi un labbro.
"Ma vorrei tanto sapere cosa c'è dietro questa tua scelta e cosa rappresentano" dico tutto d'un fiato.
"Non ho scampo" dice ridendo nervosamente per poi sollevarsi e appoggiarsi con le spalle alla spalliera del letto.
Mi tiro su anche io, mi sistemo con le gambe incrociate di fronte a lui e l'osservo aspettando che parli.

"Il primo tatuaggio l'ho fatto a 16 anni dice ed è questo che ho sul braccio sinistro" dice indicando il volto di Einstein.
"Come mai proprio lui?" chiedo.
"Perchè mi sono sempre considerato un tipo geniale" dice ridendo sotto ai baffi.
Sbuffo alzando gli occhi al cielo " modesto" dico.
"Alcuni sono solo un decoro, come i fiori e le figure geometriche" dice " e poi i due più grandi sono legati a momenti particolari della mia vita" aggiunge sospirando.
Non dico nulla, aspetto che lui trovi la forza di aprirsi con me.

"Il teschio tatuato sulla schiena non indica la morte come tutti credono. Ma la perdita, lo smarrimento. È legato ad un periodo particolare della mia vita. Per me è difficile raccontarlo, non vado fiero del mio passato" dice abbassando lo sguardo, quasi come se provasse vergogna per se stesso.

Mi sporgo in avanti e lo bacio, voglio che capisca che di me puó fidarsi.

"Sono stato arrestato un paio di volte, ma questo te l'avevo accennato" dice passandosi una mano tra i capelli " per spaccio d'erba, possesso illegale di armi da fuoco e rissa aggravata" sospira.
Oddio è terribile, ma non riesco a giudicarlo negativamente, lui è tanto altro.

"Ho pestato a sangue un ragazzo solo perchè era appoggiato alla mia auto. Avevo appena compiuto 18 anni e nonostante tutto mio padre mi aveva regalato un'auto, ero così felice. Avevo dato ai miei genitori mille motivi per essere delusi da me e invece loro hanno continuato ad amarmi e rendermi felice" dice sospirando " e io come li ho ripagati? Facendomi arrestare per la seconda volta nel giro di quattro mesi. Mi sono sentito uno schifo, ma non per quello che avevo fatto ma per la faccia di mio padre quando è venuto a riprendermi in centrale. Non la dimenticheró mai quella sua espressione, non era rabbia, non era delusione ma tristezza pura e semplice. Lui era triste a causa mia, lui soffriva, lui era deluso da se stesso per aver fallito in quanto padre. Lui si sentiva in difetto ad aver allevato una bestia come me" dice con la voce spezzata.

Non avrei mai immaginato che dietro quell'aspetto così forte in realtà si nascondesse un'anima così triste. Il mio piccolo Giulio dall'animo così sensibile non me l'ero mai immaginato.

"E quello sulla pancia?" chiedo.
"Quello è un demone, e simboleggia la rivincita e il successo, entrambi legati alla mia carriera professionale" dice con la soddisfazione nella voce.
"Devi essere fiero di te Giulio, hai investito tanto nei tuoi locali e ti hanno dato grande soddisfazione".
Lui sorride accarezzandomi il viso.

"Vuoi sapere il mio preferito qual'è?" chiede.
E io annuisco felice come se fossi una bambina a cui è stata appena data la sua caramella preferita.
Si mette in ginocchio sul letto e mi mostra il suo fianco, ho osservato ripetutamente il suo corpo eppure non l'avevo mai notato. Il tatuaggio rappresenta un profilo di una donna con una benda sugli occhi.
"Questa è la Dea bendata, simbolo della fortuna" dice " il profilo è il tuo Margot" dice arrosendo.
Sgrano gli occhi per lo stupore "sei serio?" dico.
"E quando l'hai fatto?" chiedo subito.
"Quando ho capito che ti amavo" dice imbarazzato.
Oddio il mio cuore va a mille.
"Per questo quando siamo andati a tatuarci il cuore, il mio amico ti guardava divertito. Quando andai da lui gli mostrai una tua foto, lui mi chiese se eri la mia ragazza e io risposi che non lo eri ma lo saresti diventata. Lui mi disse che non avevo speranze e che ero un pazzo e poi dopo qualche mese sono ritornato lì con te e lui non poteva crederci" dice felice.
Mi sto commuovendo, Giulio si sta aprendo a me con non aveva mai fatto fino ad ora e tutto questo mi sta lasciando senza parole.
Sono felicemente sorpresa.

"E perchè la fortuna?" chiedo.
"Perchè per me incontrarti è stata la mia piú grande fortuna, mi hai fatto scoprire lati di me che non sapevo di avere ancor prima di averti tutta per me" dice inchiodando i suoi occhi nei miei.
Il mio cuore va a mille e le lacrime calde bagnano il mio viso.
" Ti amo da impazzire Giulio" dico per poi mettermi a cavalcioni su di lui. Afferro il suo meraviglioso viso con le mani "sei perfetto così come sei" dico per poi baciarlo con tutto l'amore e con tutta la passione che provo per lui.
"Sei l'amore della mia vita" sussurro sulle sue labbra per poi ritrovarmi schiacciata sotto il peso del suo corpo.
E non c'è più spazio per le parole....

***Spazio autrice***
Ci è voluto tanto ma il nostro Giulio finalmente si confida con la nostra Margot....
A voi commenti♥️

THE QUIET AFTER THE STORM (2* parte di THE STORM)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora