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"Buongiorno" dico sorridente.
"Buongiorno a te, sei di buon umore?" chiede.
"Si" sorrido.
"Chissà come mai" dice ammicando con lo sguardo.

Mi siedo vicino a lui e mi appoggio con il viso sulla sua spalla.
"Siamo sposati, quasi genitori e ancora ti imbarazzi?" chiede trattenendo una risata.
Annuisco nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.

"Ok allora non parleremo della tua grandiosa prestazione di questa notte in quella piscina, ne nel nostro letto" dice ridendo.
"Smettila" dico pizzicandogli il fianco.
"Dovrei metterti incinta più spesso, sei sempre così eccitata" dice ridendo sguaiatamente.
"Non è vero, sei tu insaziabile" dico.
"Chi è voluta tornare qui prima?" chiede ridendo
"non hai nemmeno voluto il dolce".
"L'ho avuto il dolce" dico mordendomi la lingua e aggrappandomi forte a lui.
Inspiro il profumo della sua pelle, spero di amarlo per tutta la vita come lo amo in questo preciso istante.

"Ti amo Giulio" dico sollevando il viso e incrociando i suoi occhi.
"Ti amo anche io Margot" dice guardandomi profondamente.

"Cosa ti va di fare come ultimo giorno?" chiede.
"Giá l'ultimo, come vola il tempo" sospiro.
"Posso essere sincero?" chiede.
Lo osservo inarcando un sopracciglio " devi esserlo sempre" ribatto stizzita.
Lui solleva gli occhi al cielo.
"Sono stato benissimo, ma non sono dispiaciuto di tornare a casa, anzi non vedo l'ora di conoscere il sesso dei piccoli" dice sorridendo dolcemente.
"Chissà se ce lo permetteranno" dico.
"Che vuoi dire?" chiede.
"All'ultima visita erano girati di fianco ed è stato impossibile" dico.
"Ah" afferma deluso.
"Ma domani sicuramente lo scopriremo" dico accarezzandogli il braccio.
Lui mi sorride.

"Ci fermiamo di nuovo a San Diego?" chiedo riconoscendo la costa illuminata.
"Ti è piaciuta tanto" dice.
"No, ma avevo visto un negozio con delle tutine carine e volevo passarci di giorno" dico stringendomi nelle spalle.
"Va bene, vado a chiederlo a Jordan" dice.

Mi stendo al sole godendomi queste ultime ore di relax. La nostra luna di miele è stata semplicemente fantastica e all'insegna dell'amore, quello vero e passionale, quello nostro.

"Affare fatto" dice storcendo il naso.
"Perchè quella faccia?" chiedo.
"Perchè mi aveva detto no" dice " poi ha saputo che eri tu che volevi scendere e ha detto si" aggiunge sospirando.
Rido e lui mi fulmina con lo sguardo.
"Che posso farci io, se sono così bella che conquisto anche da incinta" dico ridendo e lui sorride divertito lanciandomi un cuscino addosso.

È ora di pranzo quando arriviamo a San Diego.
"A cosa servono questi pantaloncini?" chiede.
Sbuffo sonoramente.
"Facevi prima ad uscire in mutande" dice.
"Ti accontento" dico portando le mani a bottone dei jeans.
"Ferma" dice afferrando le mie mani e portandole dietro la mia schiena.
"Sei diventata una vera ribelle" sussurra sulle mie labbra.
"Tu non sei cambiato di una virgola" dico osservando le sue labbra.
"E mai lo faró" dice per poi premerle sulle mie.
Mi prende per mano e scendiamo a terra.

Entriamo nel negozietto che avevo visto la prima sera, ci sono tutine e scarpine di ogni genere. Di misure super piccole, fanno tenerezza solo a guardarle, le immagino addosso alle piccole.
Secondo me saranno due femmine che vestiró come bamboline, giá le immagino.
"Queste mi piacciono" dice mostrandomi due tutine identiche bianche una con un'orsetto e l'altra con un leoncino. Sono adorabili.
"Le prendiamo" dico sorridendogli.
Scegliamo qualche altra tutina,delle scarpette e abbiamo comprato anche dei pupazzetti adorabili.

"Andiamo a pranzo?" chiede.
Annuisco.

Ci sediamo in un ristorantino sulla spiaggia, mi guardo intorno stupita, sono tutti così allegri qui.
"Margot" mi richiama Giulio.
"Dobbiamo iniziare a cercare casa" dice osservandomi.
"Cos'ha la tua che non va?" chiedo.
"Non è adatta a dei bambini e poi voglio una casa nostra" dice stringendosi nelle spalle.
"Ok, allora la inseriremo tra le cose da fare" dico.
"Io sono compreso tra le cose da fare?" chiede malizioso.
"Sempre" dico mimando un bacio con le labbra.
Lui ride divertito.
Se qualcuno mi avesse chiesto sei anni fa cosa mi aspettavo dal futuro, sicuramente non avrei pensato a tutto questo. Ma più passa il tempo e più mi rendo conto che quello di cui Giulio aveva bisogno era qualcuno che lo amasse incondizionatamente, per ció che stato, per ció che è e per ció che sarà.
E quella fortuna è toccata proprio a me, l'unica persona al mondo che conosce quanta dolcezza  si nasconde dietro quell'uomo duro e tatuato.
Sorrido istintivamente.
"Che c'è?" chiede.
"Niente, andiamo?" dico e lui mi segue.

E tardo pomeriggio quando attracchiamo a Santa Barbara, ora ci aspetta un'oretta d'auto e poi finalmente saremo a casa, questa volta da marito e moglie.

Domani sarà il gran giorno, Giulio è tutto impaziente ed eccitato, sembra un bambino in attesa dell'uscita del videogioco preferito.
Ha addirittura prenotato un tavolo al ristorante per festeggiare l'evento e si è preso un altro giorno libero a lavoro. Non oso immaginare la sua espressione quando saprà che sono bambine, o almeno spero che lo siano.

Entriamo in auto e come sempre, mi addormento.

Spazio autrice
Capitolo di passaggio, breve ed intenso.
Partiamo con i pronostici, secondo voi saranno gemelline o gemellini??
♥️

THE QUIET AFTER THE STORM (2* parte di THE STORM)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora