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Mi sistemo il vestito e cerco di rendermi presentabile, non posso tornare dagli altri conciata in questo modo.

"Sono un disastro" sbuffo guardandomi allo specchio.
Giulio mi osserva divertito.
"Sei bellissima, soprattutto dopo che ti ho fatto venire diverse volte" dice mordendosi il labbro.
"Smettila" dico fingendomi arrabbiata e sistemandomi i capelli con le dita.
Ma una fitta mi colpisce lo stomaco quando ripenso a quello che abbiamo fatto poco fa.
Quella fiamma si riaccende dentro di me, non ne avró mai abbastanza di quest'uomo.

Mi sfilo il vestito.
Lui mi guarda incuriosito.
Mi avvicino a passo felpato verso di lui.
"Mi vuoi?" dice.
Non rispondo. Lo afferro e gli dimostro con un bacio quanto lo desidero in questo momento.
Lo amo da impazzire, lo desidero da impazzire.
Mi ripete spesso che io lo faccio impazzire, ma non sa che lui mi ha letteralmente fottuto il cervello.
"Cazzo Margot" ansima sulle mie labbra per poi prendermi e sbattermi sulla sua scrivania.

"Margot ti vedo sconvolta" dice Kylie ridendo sotto ai baffi.
'Brutta stronza' penso, ma mi limito a fulminarla con lo sguardo.

"Ordiniamo ho sete" dico rivolgendomi a Giulio ed evitando di essere al centro dell'attenzione.
"Si" dice e va al bancone del bar.

"Allora Vane" incalza Kylie.
"Un pó di pazienza" dice bevendo il suo cocktail e guardando alle nostre spalle.
Ogni volta che tento di voltarmi Giulio mi blocca con qualche scusa. Sto iniziando a pensare che sappia qualcosa.

"Tu sai chi è" mormoro al suo orecchio.
"Non so di cosa parli " dice trattenendo una risata.
"Stronzo" dico e lui mi stringe forte a se.

Passiamo il tempo a ridere e scherzare quando una delle stronze con cui parlava Giulio quando sono arrivata al locale si avvicina al nostro tavolo.
"Monroe" dice sorridente.
"Monica" risponde lui.
"È stato un piacere rivederti alla prossima" dice per poi salutarlo con due baci e andare via rivolgendo un sorriso finto al resto del tavolo.

"Alla prossima" dico imitando il tono di voce della stronza.
"Quanto sei gelosa" dice alzando gli occhi al cielo.
"Io" sbuffo.
"Si tu" dice per poi incollare le sue labbra alle mie.

"Basta voi due" ridacchia Ronnie.
In risposta gli mostro il mio dito medio.
Giulio ride divertito, Dio quanto amo sentirlo ridere.

A fine serata quando il locale sta per chiudere decidiamo di andare tutti insieme al molo.
"Vanessa dov'è?" chiedo.
"Eccola" ridacchia Ronnie indicando alle nostre spalle. Ci giriamo di botto e apriamo la bocca per lo stupore, Vanessa mano nella mano con Diego, il barman del locale.
"Ma quando..." dico ma Giulio mi interrompe prendendomi per mano e portandomi in macchina.
"Lasciali stare" dice per poi mettere in moto e accellerare.
"Volevo sapere come si erano conosciuti" protesto.
"Non credi che te lo dirà lei quando sarà il momento?" dice.
"Si" sospiro. In effetti ha ragione, devo aspettare che Vanessa me ne parli, senza pretendere di sapere a tutti i costi.
"Non ti facevo così" dico osservandolo.
"Così come?" chiede.
"Rispettoso dei sentimenti altrui" dico.
"Sono un uomo dalle mille sorprese" dice ammiccando con lo sguardo.
"Pfff" sbuffo appoggiandomi con la testa sul suo braccio.

Arriviamo al molo, Giulio parcheggia l'auto e scendiamo.
Quanto mi era mancato venire qui la sera.
"Fa freddino" dico incrociando le braccia attorno ai fianchi.
"Grazie sei mezza nuda" borbotta Giulio.
"Non è vero, Brontolo" dico.
"Come mi hai chiamato?" ridacchia.
"Brontolo" dico con voce sensuale.
Lui ridacchia felice.
"Tieni Bincaneve" dice passandomi la sua felpa.
La indosso, mi va più lunga del mio vestito.
"Questi sono vestiti" dice.
Mi avvicino a lui e lo bacio.
"Grazie Brontolo" sussurro sulle sue labbra.

Arriviamo alle panchine dove si riuniscono sempre tutti i ragazzi. Lasciamo i ragazzi a fare le loro cose e ci sediamo su una delle panchine un pó più distante.

"Allora?" dico.
Vanessa ci osserva, prende un bel respiro e inizia.
"Allora, ti ricordi quella sera che andai al locale di Giulio?" chiede.
"Si, come dimenticare" dico storcendo il naso.
"Comunque io ero lì con Adam. Una serata noiosissima con i suoi noiosissimi amici" dice.
"Ho passato tutta la serata al bancone del bar e Adam non se n'è nemmeno accorto.
Alla fine abbiamo litigato e lui mi ha lasciata lì" dice.
"Che stronzo" diciamo all'unisono io e Kylie.
"Alla fine Diego mi ha riportata a casa e siamo stati nella sua auto a parlare per ore" dice.
"Poi ho fatto pace con Adam, ma io pensavo a quella serata in auto con Diego. E sono andata una sera al locale e l'ho aspettato e da cosa e nata cosa" dice stringendosi nelle spalle.

"È un figo pazzesco" dico e Kylie annuisce.
Vanessa ridacchia.
"Tu sei felice?" chiedo.
"Si" dice.
"Questo è quello che conta" dico per poi abbracciarla forte.

"Quanto cazzo mi era mancato tutto questo" esordisce all'improvviso Kylie facendoci scoppiare a ridere.

È quasi l'alba e siamo ancora qui.
Mi avvicino alla ringhiera del molo e subito due grandi braccia mi avvolgono e delle labbra morbide mi baciano il collo.
Chiudo gli occhi, sono grata alla vita per questo istante di felicità.
"Non c'è altro posto in cui vorrei essere" dico osservando il cielo.

"Ti svelo un segreto" sussurra lui al mio orecchio.
Mi giro di poco per guardarlo.
"Quale?" chiedo.
"Sono felice, non lo ero mai stato prima di te" dice.

E io mi sciolgo, mi giro completamente verso di lui, gli afferro il viso con le mani e lo bacio.
"Tu sei il mio per sempre" dico stringendo mi a lui.

E no, non c'è altro posto in cui vorrei essere ora.
Il mio posto è tra le sue braccia.

THE QUIET AFTER THE STORM (2* parte di THE STORM)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora