26.

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Giulio e Ronnie ridono a crepapelle.
"Non ci credo" dice Ronnie spingendo Giulio.
Quest'ultimo ha le lacrime agli occhi, da quando ci conosciamo non l'ho mai visto ridere così di gusto.

"Cosa c'è cazzoni???" sbraita Kylie spazientita.
"Eppure la somiglianza è notevole" dice Giulio.
"Ma loro non la conoscono bene quanto noi" dice Ronnie ridacchiando.

"Giulio mi spieghi?" chiedo incrociando le braccia al petto.
"Come si chiama?" chiede Ronnie.
"Carol, perchè?" dice e poi ci penso un attimo.
"No" dico " non è possibile" aggiungo mentre mi avvicino alla bambina.
"Kylie" dico osservandola con la bocca aperta incapace di dire una parola.
"Ebbene si, cara Margot" dice appoggiando le sue mani sulle mie spalle e massaggiandole " siete le baby sitter della figlia di Diana" aggiunge ridendo.

Mi scosto bruscamente dalla sua presa e cammino nervosamente per il salotto.
"Quindi Nathan è fratello di Diana" affermo.
"A quanto pare" dice Giulio storcendo il naso.
Sono incredula.
"Quanto è piccolo il modo" sghignazza Ronnie beccandosi un cazzotto nello stomaco da Kylie.
"Sei impazzita?".
"Non la conoscono bene quanto noi" dice ripetendo il tono di voce di Ronnie.
"Dai piccola scherzavo" dice dispiaciuto.

"Povera bambina" affermo.
"Figlia di quella squilibrata"'ribatte Kylie.
"Dai che poteva essere vostra nipote" ridacchia Ronnie.
Lo fulmino con lo sguardo.

"Come ci comportiamo ora?" chiedo.
"Ora che viene glielo chiedo per togliermi ogni dubbio" afferma Kylie.
"Se proprio devi" ribatte Giulio "io e Margot andiamo a farci un giro" aggiunge.

Prendo la borsa e il giubotto e lo seguo fuori dall'appartamento.

"Hai cambiato macchina?" chiedo una volta arrivati in garage.
"Si ti piace?" chiede.
"Si sai che mi piacciono le Audi" dico "e l'altra?".
"A casa, in garage" dice.
Alzo le spalle e mi accomodo sul sedile dell'auto.
"Questa fa una magia" dice.
"Cioè?" chiedo.
"Aspetta e vedrai" dice felice.
Mi godo il suo bel sorriso, Dio solo sa quanto mi era mancato e quanto ho temuto che non venisse.

Dopo qualche minuto un calore confortevole si propaga dal fondoschiena fino alle cosce e al collo.
"Il sediolino si riscalda?" chiedo.
Lui annuisce compiaciuto.
"Noo fantastico" rido come una bambina.

Giulio prende la mia mano e se l'avvicina alle sue labbra per lasciarvi un bacio lieve.
Il mio cuore si scioglie per quel gesto insignificante ma carico d'amore.

"Ti porto in un posto" dice.
"Come fai a conoscere tutto?" chiedo.
È assurdo, da qualsiasi parte andiamo lui sa sempre come muoversi.
"Mi informo" dice con voce ovvia prima di parcheggiare in una strada che mi è familiare.

"Ci siamo giá stati qui?" dico.
"Si" dice mantenendo aperta la porta di un palazzo.
"Si questo è quel meraviglioso locale" dico.
"Si" risponde.

"Buonasera Giulio" dice un uomo sulla quarantina basso e calvo.
"Salve sono Tod" dice presentandosi.
"Margot" dico gentile.
Mi avvicino piano a Giulio : "come vi conoscete?" chiedo.
"L'ho conosciuto la volta scorsa" dice scrollandosi le spalle.
"Prego accomodatevi" dice.
"Dove vuoi sederti?" chiede Giulio.
"Lì " dico indicando i tavoli sulla terrazza.

"Lì " dico indicando i tavoli sulla terrazza

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THE QUIET AFTER THE STORM (2* parte di THE STORM)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora