18.

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Svegliarmi  con i raggi del sole che mi accarezzano il viso, mi fa bene all'anima.
Finalmente penso.
Mi era mancato tutto questo, mi era mancata casa.

Sorrido felice ancor prima di aprire gli occhi.

Quando li apro piano piano e mi rendo conto che veramente sono qui, nella stanza da letto di Giulio, mi capacito che non era solo un bellissimo sogno, ma una meravigliosa realtà.

Mi stiracchio e mi alzo dal letto.
Apro la portafinestra ed esco in terrazza, respiro a pieni polmoni l'aria dolce di Los Angeles, siamo a novembre ma si sta benissimo, niente di paragonabile con il freddo e la pioggia dell'Oakland.
Entro in casa e vado alla ricerca di Giulio.

"Sto sognando" dico sorpresa nel vederlo armeggiare di spalle ai fornelli. Dio, quanto è sexy mi mordo il labbro di riflesso e lotto contro me stessa per scacciare via i pensieri peccaminosi che attraversano la mia mente in questo momento.

"Ti stupiró" ridacchia facendomi segno di raggiungerlo.
"Com'è?" dice prendendo il mestolo del sugo e avvicinandolo alle mie labbra.
Lo assaggio, è buonissimo.

"Non male" dico sorridendo.
Posa il mestolo e sia avvicina al mio viso, punta i suoi occhi sulle mie labbra per poi poggiare le sue labbra calde e umide.
Mi bacia con passione.
Non ne avró mai abbastanza di questi baci penso assecondando i movimenti impetuosi della sua lingua.

"Mmmm ora è perfetto" dice leccandosi le labbra.
Mi aggrappo al suo braccio mentre lui continua a cucinare per il pranzo con la mia famiglia.

Il rapporto con mia mamma non è migliorato, anzi.
Mi dispiace, ma il dolore che mi ha provocato il suo abbandono e i suoi continui rifiuti mi hanno devastata. Non posso perdonarla, non si è comportata da madre.
Ha seguito l'amore e per carità sia io che mio fratello non avremmo mai ostacolato la sua felicità, ma abbandonarci così,come se non fossimo sangue del suo sangue.
Io non riesco a superarlo.
È come se si fosse spezzata quella fedeltà e quell'amore incondizionato che ci unisce, mi ha tradita, mi ha fatto male e io non me la sento di perdonarla, almeno non adesso.
Saró disposta a perdonarla quando non la  guarderó più con occhi diversi, occhi che  non sono più di ammirazione e devozione ma di delusione, pura e semplice.

Mio padre mi ha capita e mi ha compresa, mi è stato vicino  accettando la mia decisione di non volere mia madre qui con noi oggi.
Il rapporto che abbiamo instaurato mi ha dato la forza di andare avanti e la consapevolezza che non sono sola e mi ha riconfermato il fatto che lui non ci ha mai voluto lasciare, non per sua volontà.
Il pensiero che mia mamma per anni ci ha tenuti separati da lui, non ha fatto altro che alimentare l'odio che provo per lei e quindi no.
Non la posso perdonare, ne ora, ne mai.

"Sorellona" la voce gioiosa di Vittorio riempie il salotto cancellando l'amarezza dei miei pensieri.
"Ciao bellissimo" dico abbracciandolo "ti sei fatto ancora più alto"aggiungo squadrandolo da capo a piedi.
"E ancora più sexy" dice ammiccando con lo sguardo.
Alzo gli occhi al cielo.

"Dov'è Giulio?" chiede.
"In cucina" dico e lo vedo allontanarsi felice verso la cucina.
Adoro il fatto che i miei fratelli vadano d'accordo con Giulio, quasi lo considerano un fratello.

"Papà" dico correndogli incontro. Ci sentiamo tutti i giorni, ma a causa della mamma non ci siamo visti spesso dato che lei si è piazzata in casa sua.
"Principessa" dice stringendomi forte a lui "come stai?" aggiunge.
"Sto bene, tu?" chiedo.
"Bene" risponde felice.
Ci guardiamo negli occhi per un istante che sembra lunghissimo, uno sguardo carico d'amore, uno sguardo che esprime al posto nostro tutto quello che a parole non siamo mai stati capaci di dirci.

"A me nessuno mi abbraccia".
Mi sposto incredula da mio padre e guardo alle sue spalle.
"Lucasss" urlo felice buttandomi tra le sue braccia.
"Che ci fai quii?" chiedo.
Avevamo in programma di vederci direttamente a Natale. Lui è tornato a Boston per il college e ha trovato la sua dolce metà, finalmente.
Non vedo l'ora di conoscere la ragazza che è riuscita a rubargli il cuore, dopo me ovviamente.
"Merito di Giulio" dice sorridendo.

"Margottt" quelle vocine birbanti risuonano nelle mie orecchie.
"Che ci fate qui voi ?" dico ai piccoli sorpresa nel vedere dietro di loro Joy e Albert i genitori di Giulio.
Non mi aspettavo ci fossero anche loro.

"Ciao cara" dice Joy baciandomi dolcemente sulla guancia.
"Resti per sempre?" urlano i piccoli aggrappandosi alle mie gambe. Li guardo con dolcezza, quella frase mi scuote l'anima e la tristezza si impossessa del mio cuore, mi faccio forza per non piangere. Vorrei restare qui per sempre, mandare all'aria il mio futuro, sto per rispondere ma una voce, quella voce mi precede.
"Tornerà presto, ma io posso sempre portarvi da lei" dice amorevole per poi raggiungermi e avvolgere il mio fianco con il suo braccio.
Il calore della sua pelle è come una medicina per la mia anima, mi appoggio con la testa sulla sua spalla.
"Ti è piaciuta questa sorpresa?" sussurra tra i miei capelli.
"Mi sento a casa" dico chiudendo gli occhi per godermi appieno questa sensazione di pace tra le braccia di Giulio.
"Sei a casa" sussurra baciandomi la fronte.

"Davvero hai cucinato tu?" chiede Albert a suo figlio.
"Si, vero Margot?" dice rivolgendomi il suo bellissimo sguardo.
Annuisco felice.

"Allora Margot come sta andando?" chiede Joy.
"Tutto bene, sto seguendo tre corsi e a breve dovró dare i primi esami e questo mi mette un pó di agitazione" dico.
"È normale" dice premurosa "io il giorno prima di ogni esame vomitavo anche l'anima" dice storcendo il naso.

"Giulio non sei geloso?" chiede Vittorio.
Dio lo strozzo.
"Di cosa?" chiede Giulio.
"Di tutti i ragazzi che ci sono lì" ridacchia, ovviamente lo sta prendendo in giro.
"Ah, no ho trovato la giusta soluzione" afferma.

Mi giro a guardarlo incuriosita.

"Anzi colgo l'occasione per darvi una notizia" dice.

Aggrotto la fronte non capisco di cosa sta parlando.
Si alza in piedi, mi rivolge un lungo sguardo, come a cercare di scovare ció che sto pensando attraverso i miei occhi.
Prende un bel respiro.

"Allora" dice sfregando le sue mani tra loro con forza "ho riunito la famiglia per darvi una notizia" dice.

Noto Albert che lo osserva con un sorriso di ammirazione.
"Come sappiamo mio padre tra un mese va in pensione e allora gli ho fatto una proposta" dice per poi rivolgersi al padre " vuoi dirla tu?".
Albert si alza in piedi.
Dio ma cosa sta succedendo?
"Bene da gennaio saró il socio di mio figlio e gestiró il The Storm qui a Los Angeles" dice tutto d'un fiato.
Resto spiazzata, rivolgo un'occhiata perplessa a Giulio mentre gli altri si complimentano con Albert.
"Usciremo di più" ridacchia Joy rivolgendo al marito uno sguardo orgoglioso.

"Io invece" dice rivolgendosi a me " gestiró insieme a Ronnie e Mike".
Mike? cosa centra lui ora.
"Gestiró un nuovo locale in Oakland" dice guardandomi.
Sgrano gli occhi, il cuore batte all'impazzata.
"Ho sentito bene?" dico alzando il tono di voce.
Lui annuisce vistosamente.
"Sei serio?" dico alzandomi in piedi e buttandomi tra le sue braccia.
"Si" dice e io scoppio a piangere, lacrime di gioia.
"Giulio" dico tra i singhiozzi " cosa ho fatto per meritarti" piagnucolo stringendomi al suo petto.
Sento il suo cuore martellare nel  petto.
"Cosa ho fatto io" dice alzandomi il viso e baciandomi.

"Ah saremo vicini di casa" dice.
"Come?" tiro su con il naso e lo osservo sconcertata.
"Si io e Ronnie abbiamo fittato l'appartamento vicino al vostro" dice sorridendo.

"E perchè non vivremo insieme?" chiedo delusa.

"Perchè voglio che tu viva la tua vita sapendomi sempre ad un passo da te" dice e questa volta sono io a prendere il suo viso tra le mani e a baciarlo con tutto l'amore che ho.

***Spazio Autrice***
Buongiorno e buona domenica bellezze😘
Piaciuta la Sorpresa di Giulio???

THE QUIET AFTER THE STORM (2* parte di THE STORM)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora