15.

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"Vanee" strillo sorridente ancora incredula che sia qui.
Mi abbraccia forte, un abbraccio dolce e sincero, così come lo è da sempre la nostra amicizia.

"Sediamoci vieni" dice Giulio spostando la sedia dal tavolo e facendomi accomodare.
"Che gentiluomo" ridacchio.
"Per lei tutto, mia principessa" ridacchia.

Mi siedo tra lui e Vanessa.
"Dobbiamo raccontarci tantissime cose" dice.
Annuisco felice, non vedo l'ora di passare del tempo da sola con tutte e due le mie amiche.
"Domani mattina colazione tra girls" annuncia Kylie.
"E io?" protesta Ronnie facendo un finto broncio.
"E tu a casa" ridacchio facendogli una linguaccia.
"Giulio tieni a bada la tua donna"dice ricambiando la mia linguaccia.
Giulio alza gli occhi al cielo e scuote la testa divertito.

"Questo locale è stupendo" afferma Kylie.
"Anch'io l'ho detto a Giulio, se si mangia bene diventerà il mio locale preferito" dico felice.

Noto che Giulio e Ronnie si scambiano delle occhiate d'intesa, chissà cosa stanno tramando. Decido di lasciar correre, stasera ho solo voglia di godermi le mie amiche. Non passavamo una serata tutti insieme da mesi.

"Mmm il cibo qui è fenomenale" dico leccando la forchetta. Non ho mai mangiato un dolce più buono di questo, potrei quasi sostenere di essermi eccitata per quel contrasto di sapori a dir poco eccezionale.

Giulio mi osserva con uno sguardo estasiato e a tratti divertito.
"Che c'è?" sussurro al suo orecchio.
"Sei bella" dice sfiorando le mie labbra con le sue.
"Mmm sai di buono" affermo per poi appoggiare di nuovo le mie labbra alle sue.

"Qualcuno vuole fumare?" chiede Kylie.
"Io" risponde Giulio.
Noi altri rimaniamo seduti al tavolo mentre loro si allontano uscendo sulla terrazza.

Non so perchè, ma vederli uscire insieme da lì provoca in me un senso di inquietudine.

Giulio

"Hai d'accendere?" le chiedo.
Annuisce e avvicina la fiamma del suo accendino alla mia sigaretta.
Aspiro e butto fuori il fumo.
"Allora com'è andata la settimana?" chiedo per avviare la conversazione.
"Bene fatta eccezione per i corsi e per le faccende domestiche" ridacchia alzando gli occhi al cielo.
"Tu?" chiede.
"Tutto normale" dico facendo un altro tiro dalla mia sigaretta.

"Senti Kylie" dico e lei mi guarda icuriosita.
"Ho notato una cosa" dico puntando i miei occhi nei suoi, per cercare di cogliere qualche tipo di emozione.
"Cosa?" dice balbettando.
"Una certa freddezza tra Margot e Nathan" dico.
A sentire il nome di Nathan, Kylie storce il naso.

Bingo i miei sospetti allora sono fondati, è successo qualcosa e devo scoprire cosa.

"Anzi ho notato anche una certa tensione da parte di Margot quando l'abbiamo incrociato prima" aggiungo rincarando la dose.
Lei sgrana gli occhi.
"In effetti, non ci parliamo più con lui" ribatte seccata. C'è una punta di disprezzo nelle sue parole, questo mi fa allarmare ma mi da anche un immenso piacere.

Dio solo sa quanto non sopporto quel coglione.

Un senso d'ansia mi opprime, sono sicuro che ció che sta per dire non mi piacerà.
"Kylie?" la richiamo per incintarla a parlare.
Porto la sigaretta alla bocca, ma il fumo adesso mi da fastidio, quasi mi disgusta. Ho un nodo alla gola che mi impedisce anche di deglutire, la spengo e la butto via.

"Senti Giulio, Nathan non mi piace" dice sospirando.
"Tutto qua?" chiedo.
"Si" dice per cercare di chiudere qui la conversazione.
Ma non ha via di scampo, devo assolutamente sapere.

"Vi ha fatto qualcosa?" chiedo con tono di voce serio, quasi minaccioso.
Lei mi osserva e non dice nulla.
"Kylie" la ammonisco.
"Ha preso troppa confidenza, con me e con Margot" dice seccata.

Troppa confidenza?
Cosa significa?
Perchè non dice semplicemente cosa è accaduto invece di depistarmi e dire mezze parole.
Le donne e il loro giri di parole.
Mi sto innervosendo ma prendo un bel respiro e cerco di calmarmi, per non rischiare di spaventarla e perdermi l'occasione di capire qualcosa in più.

"Vi ha toccate?" dico e serro la mascella al solo pensiero che le sue mani abbiano toccato la mia Margot.
"No" dice guardandomi negli occhi.
"Ne sei certa?" insisto.
"Si" sospira distogliendo lo sguardo.
'Bugia' penso.

"Ci ha provato con lei?" chiedo ma me ne pento, sapere la risposta mi devasterebbe.
Annuisce silenziosa.
"Cazzo" sbotto serrando i pugni "lo ammazzo" ringhio.
Sono furioso, sento la rabbia scorrermi nelle vene e pulsarmi nel cervello, ho bisogno di colpire qualcosa, sto per abbattere il mio pugno sulla ringhiera della terrazza ma Kylie appoggia la sua mano sul mio polso.

Mi blocco e la osservo.

"Ci ho pensato io" ridacchia soddisfatta.

La osservo inarcando un sopracciglio " che intendi?".
"L'ho messo al posto suo con una semplice minaccia" dice.
Non riesco a trattenere una risata, mi immagino questa nanetta mentre minaccia quel bestione.
"Gli ho detto che gli stacco le palle" ridacchia.
Rido anche io , ma dentro di me c'è una tempesta.

Non vedo l'ora di spaccargli la faccia, sto già pregustando il momento in cui i miei pugni si abbatteranno su quella faccia da cazzo.

"Perchè Margot non me l'ha detto?" chiedo passandomi la mano tra i capelli.
"Sei serio?" dice sbuffando "saresti corso qua a picchiarlo" aggiunge con una smorfia di disappunto.

"Tu cosa avresti fatto?" le chiedo ovvio.
"Se fossi in te, mi impegnerei a far in modo che lei possa parlare con te senza temere le tue reazioni" dice " perchè diciamocela tutta tu sei troppo impulsivo" aggiunge.

Effettivamente è vero, è colpa mia se non me ne parla, perchè sa che sono impulsivo. Mi ricordo ancora il disgusto con cui mi guardava quando feci picchiare quel Mat, rabbrividisco al solo pensiero.

"Ho una rabbia in corpo" ringhio furioso.
"Lo so, ma pensa che Margot è tua" dice.
"Guardala" dice indicando la vetrata "non vedi com'è felice stasera?" aggiunge.
Mi giro a guardarla attraverso la vetrata, anzi ad ammirarla mentre ride felice.
Annuisco sorridendo.
"E secondo te il merito di chi è?"
"Mio?" domando.
"Esatto" afferma decisa.
"Io la amo da impazzire" sospiro.
"Anche lei".

"E se si accorge che lui vale più di me e mi lascia?" chiedo schiaffeggiandomi mentalmente.
Non ho mai espresso a nessuno questo mio timore, anzi mi imbarazza, mi fa sembrare debole.

"Giulio tu sei fuori" ridacchia " veramente pensi una cosa del genere?" chide alzando gli occhi al cielo.
"Lei ti ha scelto, ti ha voluto nonostante il tuo passato. E tu ancora pensi che qualcuno possa valere più di te per lei?" afferma divertita.
"Ho paura" ammetto sconfitto.
"È normale quando si ama" dice.
"Giá" sospiro.

"Hei voi due" dice quella voce alle mie spalle.
"Di cosa parlate?" chiede avvolgendo le sue braccia alla mia vita e appoggiando il suo viso sulla mia schiena.Il suo profumo mi invade le narici, il calore del suo corpo mi rilassa placando la tempesta che ho dentro.

"Del tempo" dice Kylie per poi girarsi e rientrare.

Mi giro verso di lei, la stringo forte a me e la bacio.

Vorrei scatenare un putiferio, vorrei correre a casa di quello stronzo e farlo fuori. Quel bastardo che si è preso la briga di mettere la mia donna al centro dei suoi infimi pensieri.
Mi disgusta solo a pensarci.

"Ti amo" sussurra sulle mie labbra.
Prendo un bel respiro e la stringo ancora più forte a me.
"Grazie per la serata "aggiunge baciandomi.

Al suono di quelle parole il mio cuore si scioglie come burro, prendo un bel respiro e mi prometto di non rovinare questi giorni con Margot.
Ci sarà tempo per spaccare la faccia a quel coglione, mi ripeto come un mantra.
Ma non sarà Nathan a sottrarmi questi momenti unici con la ragazza dei miei sogni.
La prendo per mano e rientriamo.

Felici ritorniamo al nostro posto.
Kylie mi osserva compiaciuta e mima con le labbra
'Ottima scelta'.

*** Spazio autrice***
Com'è vero che l'amore cambia le persone,
Giulio ha messo da parte la rabbia per amore di Margot.
Ma quanto durerà?
A voi i pronostici......

THE QUIET AFTER THE STORM (2* parte di THE STORM)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora