Entro a casa dei miei come una furia.
"Ragazzo" dice mio padre.
"Dov'è?" chiedo.
"In cucina" dice " dobbiamo parlare" aggiunge.
Ma io vado diretto in cucina.
Non la odio, per niente, anzi vederla fare colazione con i miei fratelli mi fa sciogliere il cuore.
Ma è venuta qui a farsi compatire dai miei genitori solo perché non ho voluto portarla con me e questo mi manda in bestia."Giuliooo" urlano i miei fratellini.
Lei alza lo sguardo e mi sorride, ma io la fulmino con lo sguardo.
"Che ci fai qui?" chiedo impassibile "sei venuta qui per farmi passare come il cattivo della situazione?"
Lei mi osserva senza dire nulla.
"Che c'è non hai il coraggio di dirmelo in faccia?" sbraito.
"Giulio" mi richiama mia madre.
"Non la difendere" urlo.
"In realtà sono stata io a chiamarla e lei mi ha chiesto se poteva venire da noi perchè i suoi erano partiti per la Svezia" dice mia mamma e io mi volto a guardare Margot.
Lei mi osserva ma non dice nulla, ma ci pensano i suoi occhi a parlare per lei e trasmettono tutta la delusione che prova in questo istante."Giulio" mi richiama mio padre " vieni nel mio studio".
Prima di andare da mio padre mi volto a guardare Margot, ma lei non mi guarda più è intenta a giocare con Emily.
Sono stato uno stronzo."Papà" dico entrando.
"Chiudi la porta" dice. La chiudo e mi accomodo.
"Giulio, arriveró dritto al punto. Non credi che certe cose vadano messe avanti agli affari?" chiede.
"Papà io ho un impegno da rispettare"dico.
"Tu hai un solo grande impegno ed è la tua compagna che è incinta di tuo figlio e che ha bisogno di te" dice.
"Lo faccio per loro" dico.
"E ti fa onore, ma questo fine settimana potevi non andare o quanto meno assicurarti che lei non fosse sola" dice.
"Avevo un incasso importante da portare qui" dico.
"Hai dei soci" ribatte.
"Ronnie ha moglie e figli" dico.
"E tu?" ribatte.
"Ho portato avanti il mio lavoro con impegno e dedizione eppure non sono mai stato assente nella tua vita ne in quella di tua sorella e dei tuoi fratelli" dice " sono sempre stato vicino alla mamma rinunciando ad incarichi molto importanti pur di non lasciarla sola qui quando era incinta. Eppure non vi è mancato nulla e i miei appuntamenti erano inderogabili al tribunale, i tuoi no" dice severo.
"Se la mamma non l'avesse chiamata, l'avresti lasciata due notti a casa da sola!" dice.
E io resto spiazzato, non ci avevo pensato.Papà ha ragione, sono stato uno stupido. Lei è svenuta lunedì e io l'ho lasciata sola a casa. Sarei potuto andare più in la o mandare Diego.
Non ho scuse.
Ma la cosa più grave è averla accusata per niente.
Avrei dovuto chiamarla e chiederle come stava e cosa faceva e invece questo orgoglio del cavolo non sono ancora riuscito a metterlo da parte."Ora vai da lei e chiedile scusa, sei stato un vero stronzo" dice.
Mi alzo e ritorno in cucina con la coda tra le gambe.In cucina ci sono solo i miei fratelli, che mi lanciano delle occhiatacce, me le merito.
"È in camera tua" dice mia mamma "Giulio non azzardarti mai più a trattarla in quel modo e soprattutto non farlo mai più avanti agli altri" aggiunge osservandomi con le braccia incrociate al petto.
Bestemmio mentalmente ed esco in giardino per raggiungere camera mia.Dovrei contare fino a dieci e invece quando mi fa incazzare è sempre l'istinto che prevale, quando si tratta di lei io non ho mezze misure, è tutto amplificato.
Apro la porta, sorrido quando noto che non l'ha chiusa a chiave.
Entro in camera e lei è a letto di spalle.
Mi tolgo le scarpe e i pantaloni e mi infilo nel letto accanto a lei, l'avvolgo tra le mie braccia.
In un primo monento protesta e cerca di liberarsi, ma io rafforzo la presa e lei si calma lasciandosi andare.
Inspiro affondo il suo profumo, mi era mancata."Mi dispiace" sussuro tra i suoi capelli.
"Ti dispiace sempre, ma non ti trattieni mai dal dirmi cattiverie" dice seria.
"Guardami" dico.
Scuote la testa, ma io me la giro tra le braccia con il suo viso a un centimetro dal mio. Il mio sguardo è rapito come sempre dalle sue labbra, gonfie e morbide desidero baciarle e morderle mentre degli ansimo di piacere le abbandonano.
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THE QUIET AFTER THE STORM (2* parte di THE STORM)
RomanceTrilogia: THE QUIET AFTER THE STORM 2 Continua la storia d'amore tra Giulio e Margot. Margot si è trasferira in Oakland per frequentare la facoltà di legge al college di Berkley. Giulio riuscirà a reggere il peso della lontananza? Il pensiero di Mar...