55.

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"Che cazzo vuoi?" dice Giulio furioso.
"Giulio" dico con voce amorevole sperando che si calmi.
E invece no aumenta a passo svelto e minaccioso verso di lui. Ti prego fa che non lo colpisca.
"Ti ho detto di stare alla larga da lei" ringhia furioso.
"Giulio" urlo aumentando il passo per affiancarlo.

"Vengo in pace" dice alzando le mani in aria.
"Perchè cazzo sei venuto qui ?" chiede Giulio incrociando le braccia al petto e fermandosi a pochi passi da lui.

"Ciao Margot" dice sorridente.
Giulio serra la mascella palesemente infuriato, mi avvicino a lui appoggiandomi al suo braccio.

"Ciao Bryan" dico "possiamo esserti d'aiuto?" chiedo gentile.
"Si" sorride.

"Entriamo" dice Giulio con tono glaciale.
Mi prende per un fianco e mi trascina verso la porta di casa. Dopo essersi assicurato che io sia dentro, fa entrare Bryan e poi entra lui.

"Siediti" gli ordina e Bryan si accomoda sul divano.
Si guarda un pó intorno.
"Bella casa" dice gentile.

"Veniamo al punto" borbotta Giulio nervoso.
"Ok" dice guardandosi le mani " Miriam ti adora" dice rivolgendosi a me.
Sorrido, anche io la adoro.
"Mi parla sempre di te" dice divertito.

"Non sa che siete stati insieme?" chiede Giulio con una punta di fastidio.
"No" dico  " non ho voluto dirglielo per evitare mi vedesse come un nemico, è la mia ancora di salvezza allo studio. Abbiamo legato tanto in questi giorni.
E poi eravamo ragazzini, nulla di importante" aggiungo rivolgendo un sorriso a Bryan.

Giulio sorride felice alla mia affermazione, Bryan sembra un pó meno felice.

"E quindi?" incalza Giulio "perchè sei qui?" richiede e questa volta sembra calmo.
"Volevo sistemare le cose tra noi, in modo da poter stare insieme pacificamente quando capita" dice stringendosi nelle spalle.
Giulio ride sguaiatamente.

"Bryan" dice Giulio prendendo un bel respiro
"noi non abbiamo avuto mai problemi con te, apparte i numerosi problemi che tu hai creato a noi" dice serio e impassibile.
"Per non dimenticare lo schiaffo che hai dato a Margot, credi l'abbia dimenticato?" dice stringendo i pugni. Poggio la mia mano sul suo pugno chiuso, lui si volta verso di me e mi sorride dolcemente.

"Lo so" dice abbassando la testa " per questo vi chiedo scusa. Amo tanto Miriam e la rende felice esserti amica" aggiunge guardandomi.

"Va bene" dico " per Miriam" aggiungo sorridendo.
Giulio sbuffa ma poi annuisce.

"Grazie ragazzi" dice Bryan alzandosi " ora devo proprio andare" aggiunge e Giulio lo accompagna alla porta.

Entro in camera da letto e inizio a spogliarmi, quando mi volto Giulio è appoggiato alla porta con le braccia conserte.
"Non dirmi che ora ce l'hai con me" dico alzando gli occhi al cielo.
"Mi sto solo godendo lo spettacolo" dice con un sorrisetto malizioso.
" Ah si?" chiedo sganciandomi il reggiseno e lanciandoglielo addosso.
Annuisce senza staccare i suoi occhi dai miei.
"Girati" dice.
E faccio come mi chiede.
"Dio mio" dice e in un attimo avverto la sua presenza alle mie spalle. Le sue mani esigenti si avvolgono attorno ai miei seni, inarco la schiena e appoggio la testa sul suo petto. Il suo respiro caldo mi batte sul viso e il suo profumo di menta mi invade le narici.
Mi piego di lato e le sue labbra si incollano avide alle mie. Una delle sue mani dal seno si sposta e scende lenta verso il bacino incendiando la mia pelle.
"Toccami" ansimo sulle sue labbra.
"Oh piccola" dice per poi intensificare il bacio e far scivolare la sua mano sotto alla stoffa delle mie mutandine, ormai impregnate dalla mia eccitazione.
"Cazzo" dice fregando le sue dita sulla mia intimità calda ed esigente.
"Non resisto" sussurra per poi voltarmi verso di lui.
Siamo viso a viso, occhi negli occhi.

Le sue labbra si incollano di nuovo alle mie in un bacio lento e passionale, ci stacchiamo solo il tempo necessario per far volare a terra la sua maglietta.
In fretta si libera dei pantaloni e dei boxer mentre io faccio lo stesso con le mutandine.

Si inginocchia e si posiziona con la faccia tra le mie gambe, succhiando e mordendo il mio clitoride.
Oh mio Dio, penso incendiandomi ad ogni tocco della sua lingua impetuosa.
Gli afferro i capelli con le mani e li tiro sperando che capisca si alzi e mi faccia sua sul nostro letto.
Si alza sorridente, quel sorriso malizioso e impertinente, mi solleva per i fianchi e mi posiziona con lui sopra nel nostro letto.
Mi stringo forte a lui e mi lascio travolgere dalla tempesta che è Giulio.

THE QUIET AFTER THE STORM (2* parte di THE STORM)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora