16.

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Ottobre è volato, lasciando spazio a novembre, il mio mese preferito.
Quasi un anno fa il pensiero di Giulio iniziava a farsi spazio nella mia mente, per poi impossessarsi totalmente del mio corpo, del mio cuore e dell'anima.

Eppure mi sembra non sia passato un solo giorno da quella sera fuori dal suo locale.

'Appena sono fuori faccio un bel respiro, mi siedo su una delle panchine che sono all'ingresso del locale. Fa freddino, ho la pelle d'oca.
Ripenso al bacio di prima, a tutto il trasporto che c'è stato. Nemmeno con Bryan avevo tutto questo desiderio. Poi mi bacia e mi lascia la da sola. Che modi del cazzo. Mi metto la testa tra le mani e mi appoggio sulle ginocchia.
"Che hai?" dice una voce, quella voce.
"Niente" dico alzando la testa.
Si siede affianco a me.
"Ci ho provato" dice.
Mi giro a guardarlo "a fare?" chiedo.
"A fare finta che tu non esista" dice serio.
"Perchè io?" chiedo.
"Non lo so" dice.
"Vuoi scoprirlo?" chiedo.
"Si" dice mi prende per mano e mi riporta dentro con lui.

Passiamo vicino ai miei amici che mi guardano sorpresi. Li sorrido timidamente.
Brayan mi fissa a bocca aperta.
Saliamo al privè, ci avviciniamo agli altri.
"Noi ce ne andiamo" dice lui vicino a Ronnie.
"Ma noi dormiamo da lei" interviene Kylie.
"Ok, allora Ronnie chiamami quando andate via" dice mi prende per mano ed usciamo dal locale.

"Dove andiamo?" chiedo.
"È una sorpresa".
Mi sento in ansia e felice allo stesso tempo.
Saliamo in macchina mette in moto e accellera.
Mentre guida metta una mano sulla mia coscia nuda, il contatto della sua pelle con la mia mi fa venire i brividi.
Arriviamo in quel posto, il mio posto che ora è anche un pó nostro,scendiamo dalla macchina.
Cammino verso il muretto e mi perdo ad osservare le luci della cittá.
"Tra poco ci sarà l'alba" dice avvolgendomi tra le sue braccia.
Chiudo gli occhi e mi godo la sensazione di calore che emana il suo corpo.
"Che stiamo facendo?" chiedo.
"Aspettiamo l'alba" ridacchia.

Restiamo così non so per quanto tempo.
"È bellissima" dico guardando l'alba, a poco a poco il cielo si tinge di un rosa chiaro con qualche macchiolina arancione.
"Tu sei bellissima" dice.
Mi giro a guardarlo, avvolgo le braccia intorno al suo collo e lo bacio.
Ci stacchiamo solo quando il suo telefono squilla.
"È Ronnie, andiamo" dice.
Salgo in macchina e partiamo.

Non so cosa accadrà tra noi, ma quando stiamo insieme sto bene, mi godo il momento e poi si vedrà'.

E invece domani sarà passato già un anno da quel momento che mi ha cambiato la vita.

L'aria è ancora più gelida e le piogge non accennano a calmarsi. Mi manca sempre di più il sole e il calore di Los Angeles, anche se mi sono ambientata abbastanza bene grazie soprattutto alla presenza di Kylie e Mike, senza di loro non so se ce l'avrei mai fatta.Sarei sicuramente corsa a Los Angeles a gambe levate.

Mi alzo dal letto seguendo l'invitante profumino che proviene dalla cucina.

"Buongiorno" dico avvicinandomi all'isola della cucina.
"Ho fatto i biscotti" afferma Kylie compiaciuta.
"Dal profumo sembrano buoni" dico.
"Lo sono" ribatte seria.
Alzo le mani e vado a preparare il caffè.
Oggi non ho voglia de far nulla, se non di starmene in pigiama sul divano e Kylie sembra avere le mie stesse intenzioni.

Alla mezzanotte di questa infinita giornata chiamo Giulio.
Dopo uno squillo risponde.
"Stavo per scriverti" dice.
"Ti ho battuto sul tempo" ridacchio.
"Già un anno... eh" sospira "pensavo di passarlo nel migliore dei modi e invece" aggiunge con una voce così triste che mi strazia l'anima.
"Ehi amore, ci rifaremo nel weekend promesso" dico cercando di nascondere la mia malinconia per evitare di aggiungere ulteriore tristezza alla sua.
"Non vedo l'ora" dice.
"Ricordo ogni dettaglio di quella sera, anche il tuo vestito" sospira frustrato.
Dio quanto lo amo, mi fa male il doppio sapere che lui stia male e che in parte la colpa è mia che sono qui lontana da lui.
"Anch'io Giulio" affermo "il cuore mi batte esattamente come un anno fa al pensiero" aggiungo imbarazzandomi.
"Sapessi il mio" dice.
"Ti amo" dico.
"Ti amo anch'io" dice e stacca.

Appoggio la testa sul cuscino cercando di dormire, ma non ci riesco. Mi giro e mi rigiro senza riuscire a trovare una posizione confortevole. Se Giulio fosse qui mi accoccolerei sul suo petto caldo, il letto è freddo senza il calore del suo corpo.
Mi sembra di impazzire.
Vorrei averlo qui, vorrei dirgli che lo amo e dimostrargli quanto è profondo il mio amore.
E non fargli gli auguri per telefono e rimanere impotente di fronte alla nostalgia.

Devo fare qualcosa.

Prendo il telefono e cerco un numero in rubrica e faccio partire la chiamata.
"Che sorpresa" risponde dall'altro capo del telefono.
"Mi aiuti?" dico.
"Ci puoi giurare" dice e ci accordiamo sul da farsi.

"Kylie muoviti o ti lascio qui" sbraito aspettandola in salotto. Sono in ansia e agitata il perchè non lo so nemmeno io.
"Eccomi" sbuffa arrivando in salotto con il suo borsone.

Saliamo in auto, cinque fottute ore mi separano da te amore. Per non fargli capire nulla gli ho detto che oggi avevo un esame e che non sapevo a che ora mi sarei liberata e di non preoccuparsi che mi sarei fatta sentire io appena finito.

"Ronnie che dice?" chiede immettendomi sull'autostrada.
"Che tutto va secondo i piani" ridacchia felice.
"Poi mi ha detto che ieri notte Giulio sembrava un cucciolo bastonato" aggiunge trattenendo una risata.
"Povero il mio piccolo" ridacchio premendo con forza il piede sul pedale dell'accelleratore.

"Ho fame, ci fermiamo a mangiare qualcosa?" chiede Kylie quando vede l'insegna di un Mcdonald's lungo la strada.
"Si" dico per poi entrare nel parcheggio.
Siamo ad un ora da Los Angeles, sono così emozionata all'idea di rivederlo.
È la prima volta che faccio una sorpresa a qualcuno, speriamo non ci siano spiacevoli sorprese.
Mi schiaffeggio mentalmente per l'idiozia che ho appena pensato e ordino il mio menù preferito.

"Ho appena sentito Ronnie, in questo momento sono al locale. Ritorneranno a casa per cambiarsi e alle nove ritorneranno lì" dice.
"Ok" dico e sorrido quando l'enorme insegna 'WELCOM TO LOS ANGELES' entra nel mio campo visivo.

In fretta arriviamo a casa di Ronnie, parcheggiando l'auto nel retro della casa non si sa mai, meglio essere prudenti e poi ci tengo a far si che questa sorpresa vada a buon fine e che Giulio resti senza parole.

"Come sto?" chiedo a Kylie che sbuffa esasperata.
"Sei bellissima, come un secondo fa" ridacchia.
Sono in ansia, ho il cuore che mi batte a mille.
Stiamo aspettando Ronnie, ci porterà lui al locale.
Cammino nervosamente avanti e dietro per tutto il salotto.

"Eccolo" dice Kylie aprendo la porta e precipitandosi tra le sue braccia.
"Andiamo su" dice Ronnie "a casa vostra è tutto pronto" dice facendo un sorrisetto malizioso.
In risposta gli do un piccolo schiaffetto sul braccio.
Entriamo in auto e ci dirigiamo al The Storm.
Più ci avviciniamo al locale e più l'ansia cresce dentro di me, non sento più quello che dicono i miei amici, il mio corpo si muove da solo.
Esco dall'auto ed entro al locale.
Ci sono già dei tavoli occupati, ma la mia attenzione è attirata da una schiena muscolosa.
Lui è lì a pochi metri da me, seduto di spalle sullo sgabello con i gomiti appoggiati al bancone del bar.
La musica è assordante.
Il mio cuore è a mille.

Cammino lentamente fino al bancone.
Diego mi vede e sorride, alzo il dito indece portandolo al naso per indicargli di fare silenzio e lui in risposta con la mano fa segno di avere la bocca cucita.

Arrivo al bancone e mi siedo sullo sgabello affianco a quello di Giulio. Lo osservo ha la testa piegata sul suo drink, è così preso dai suoi pensieri che non si accorge della mia presenza.

"Cosa le porto signorina?" chiede Diego.
"Lo stesso del ragazzo" dico.
Giulio solleva la testa, poi la scuote e ritorna a guardare il suo drink.
Diego arriva con il mio drink.
"Lo segni sul conto del proprietario della barracca" dico agitando il dito in aria.
Giulio alza la testa e finalmente i nostri sguardi si incrociano.

Sgrana gli occhi incredulo, poi di scatto si alza facendo cadere lo sgabello che provoca un tonfo sul pavimento. Nessuno si accorge di nulla a causa del volume troppo alto della musica.
Si avvicina a me, mi afferra il viso tra le mani, mi guarda intensamente come per capacitarsi che io sia davvero lì.

"Amore mio" dice prima di incollare le sue labbra alle mie "hai riportato il sole".

THE QUIET AFTER THE STORM (2* parte di THE STORM)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora