Il weekend è volato, Giulio è stato dolcissimo anche se non mi ha sfiorata neanche con un dito.
Ho provato in tutti i modi a fargli capire che mi fido di lui, ma non c'è stato verso.Sono fuori al vialetto di casa aspettando che Marcus passi a prendermi per iniziare questa settimana di lavoro insieme. Inutile dire quante storie ha fatto Giulio, ma poi ci ha ragionato sopra e dopo tre giorni ha accettato che andassi a lavoro con Marcus.
È un testone, ma a volte è ragionevole.Ad interrompere i miei pensieri è proprio l'auto di Marcus, lo saluto con la mano e poi entro in auto.
"Buongiorno" dico sorridente.
"Che allegria quasi quasi ti porto da Cole" dice ridendo.
"No ti prego" dico allarmata.
"Spero per te che tu non abbia fatto colazione" dice immettendosi nel traffico.
"Non ho avuto il tempo" dico.
"Bene" dice.
"Non avevi detto che non dovevo abituarmi?" dico sarcastica.
"Voglio rendere questa settimana piacevole" dice.
"Così non avró troppa nostalgia di Cole" dico e ridiamo entrambi.Dopo aver fatto un' abbondante colazione giriamo per le varie aule del tribunale, oggi assisteró ad alcuni processi insieme a Marcus.
Mi siedo su una delle poltroncine e prendo appunti, ogni tanto mi guardo intorno e intercetto sempre gli occhi di Marcus che mi sorride gentile.
Deve proprio piaciergli il suo lavoro, lo fa con passione e per di più noto che tutti hanno stima di lui nonostante la sua giovane età.
Dev'essere una bella soddisfazione.A fine processo ritorniamo nel suo studio, è quasi ora di pranzo e la mia pancia brontola.
Ho una fame incredibile."Margot, ti ho ordinato il pranzo. Io non posso farti compagnia perchè ho un impegno" dice sorridendomi.
La sua gentilezza mi lascia senza parole, si è preoccupato di ordinarmi il pranzo, devo sdebitarmi.Prima di andare via si è assicurato che mi arrivasse il pranzo, lavorare così è un sogno. Cole non mi offrirebbe nemmeno un bicchiere d'acqua, storco il naso al pensiero.
Finito di pranzare mi concentro sui fascicoli con i casi che Marcus mi ha affidato, ha tanta fiducia in me eppure non ci conosciamo poi così bene, ma gliene sono grata con il suo atteggiamento mi spinge a mostrare il meglio di me.
A distrarmi dal lavoro è il mio cellulare, sblocco lo schermo e sorrido.
"Devi esserne proprio innamorata" dice Marcus facendomi sbandare.
Mi porto una mano al petto per lo spavento, lui si sofferma ad osservare la mia mano. Tossisco per riportare la sua attenzione sui miei occhi.
"Scusami non volevo spaventarti, rispondi pure" dice per poi sparire nel bagno del suo ufficio.da Giulio👻
Passo a prenderti alle 18!♥️a Giulio👻
Non vedo l'ora ♥️Questa sera Giulio farà l'amore con me, che lo voglia o no penso decisa.
Marcus ritorna e si siede di fronte a me.
"Com'è andato il pranzo?" chiedo cercando di fare una conversazione amichevole.
"Abbastanza bene" dice " avrei preferito restare qui" dice alzando le spalle.
"Era così terribile il cliente?" chiedo.
"Era la mia ex" dice osservandomi.
Non so cosa rispondere, vorrei chiedergli come
mai si sono lasciati ma non abbiamo quella confidenza tale da confidarci.
"Avanti chiedimelo" dice come si mi avesse letto nel pensiero.Mi mordo il labbro " Come mai vi siete lasciati?" chiedo.
"Com'è vero il detto che la curiosità è donna" dice ridendo.
"Dovevamo sposarci ma a pochi mesi dal matrimonio mi sono accorto che non era quello che volevo" dice.
"Meglio prima che poi" dico non esprimendo giudizi.
"Dai dimmi ció che pensi" dice fissandomi.
"Penso che non vorrei essere nei panni della tua ex" dico sincera.
Lui mi osserva divertito " fidati non ti avrei fatta scappare" dice serio.
Rido imbarazzata " tanto saresti scappato tu" dico facendolo ridere.
"Ora basta chiacchiere, a lavoro" dice serio e io mi metto all'opera.A fine giornata sistemo le mie cose, Marcus mi osserva sembra pensieroso.
"Ti accompagno?" chiede.
"No c'è il mio ragazzo" dico.
"Da quanto state insieme?" chiede curioso, mi piace il rapporto amichevole che si è creato tra noi.
"Quasi sei anni" dico sorridente.
"Wow" dice passandosi una mano tra i capelli.
Sorrido.
"Allora vai non farlo aspettare" dice.
"Si, ma non prendere impegni per domani. Devo sdebitarmi e ho un pranzo da offrirti" dico guardandolo dritto negli occhi.
Lui sorride " non ho scampo" aggiunge.
"No" ribatto " a domani".
"A domani dolce Margot" dice e io esco dal suo ufficio.Esco dal tribunale e quando vedo Giulio, dentro di me si innesca un fuoco, è appoggiato alla sua auto.
Ha i pantaloni della tuta e una maglia aderente che mette in mostra i suoi muscoli perfetti.
Ha le mani nelle tasche, vorrei essere una delle sue tasche per averle su di me e dentro di me penso maliziosa.
Mi sorride, un sorriso sexy e invitante.
Mi avvicino a lui e quando lo bacio e lui mi avvolge con le sue braccia è la mia fine.
"Portami a casa ora" dico decisa.
Lui sembra stupito, mi osserva divertito ma poi mi apre la portiera e subito dopo entra e mette in moto.Quando arriviamo nel vialetto di casa, al sicuro dagli occhi indiscreti e lui spegne l'auto gli salto letteralmente addosso.
Lo bacio per evitare che lui protesti, con le mani percorre i fianchi per poi fermarsi sul mio sedere e spingermi con forza verso di lui.
Ecco il mio Giulio.
"Non avrai ció che vuoi" dice serio.
"Non importa, mi basta avere le tue mani su di me" dico.
"Tu mi fai impazzire" dice aprendo la portiera e uscendo con me in braccio. A fatica apriamo la porta di casa ridendo perchè mi sta facendo sbattere ovunque. Quando riusciamo ad entrare Giulio va dritto nella nostra camera da letto.Mi poggia dolcemente sul letto e io osservo stupita l'enorme erezione che spunta dalla tuta, questo non fa altro che alimentare l'incendio nel mio basso ventre e il mio corpo è percorso da scariche di piacere.
Mi mordo il labbro di riflesso mentre si libera della sua maglia, poi della tuta e poi dei boxer.
Lo desidero da impazzire, mi alzo e vado verso di lui.Mi attira a se e mi bacia per poi sfilarmi la maglia e la gonna, mi libero della biancheria e arretriamo in direzione del letto.
Continuiamo a baciarci mentre le sue mani percorrono il mio corpo per poi fermarsi li giù dove risiede tutto il mio piacere.
Inizia a sfiorarmi lentamente, inarco il bacino per andare incontro alla sua mano, ma lui continua a torturarmi con gesti lenti e delicati.
"Ti prego" ansimo e lui mi zittisce con un bacio.
Muove le dita in modo circolare aumentendo sempre di più il ritmo, gli mordo il braccio e mi lascio andare al piacere piú totale.
"Ahh" gemo incontrollata e lui mi bacia la punta del naso.Mi posiziono a cavalcioni sopra di lui.
"No" dice bloccandomi i fianchi.
"Dai" dico muovendomi piano sulla sua erezione.
"No" dice capovolgendo la situazione.
"Sei cattivo" dico.
"Non la pensavi così poco fa" ammicca.Si alza per andare in bagno, ma lo afferro per un braccio.
"Dove credi di andare?" dico sensuale.
"Dio che maniaca" ridacchia.
Si gira verso di me e io lo attiro a me per i fianchi, bacio la punta e poi lo prendo piano tra le mie labbra.
Lui infila una mano tra i miei capelli."Non me lo merito" ansima.
Marcus
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THE QUIET AFTER THE STORM (2* parte di THE STORM)
RomanceTrilogia: THE QUIET AFTER THE STORM 2 Continua la storia d'amore tra Giulio e Margot. Margot si è trasferira in Oakland per frequentare la facoltà di legge al college di Berkley. Giulio riuscirà a reggere il peso della lontananza? Il pensiero di Mar...