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"Ti sta un incanto" mi dice Vanessa.
"Non mi ingrassa?" chiedo.
"No ti sta benissimo" dice sorridendo.
"Allora anche questa è fatta" sorrido soddisfatta.

Siamo in giro dalle nove di questa mattina, siamo andate a fare l'ultima prova per gli abiti da damigella, ho pianto come non mai quando ho rivisto Kylie in abito da sposa e la piccola Margot vestita da "posina" come dice lei.

Ora io e Vanessa abbiamo scelto i nostri abiti per il ricevimento, io ho scelto un abito lungo a sirena nero brillantinato e Vane uno uguale al mio ma rosso.

"Andiamo a pranzo?" chiede.
"Si ho una fame da lupi" dico massaggiandomi la pancia.
Entriamo in un fast food anche se non dovremmo mangiare fino a domani, ma la fame è troppa.

Ci accomodiamo ad un tavolo dopo aver ordinato.
"Hai preparato la valigia?" chiedo.
"No" dice esasperata "tu?".
"No" dico per poi gioire quando il cameriere arriva con le nostre portate.

"Dio Margot, da quanto non mangi?" chiede Vanessa sconcertata dal fatto che mi sto letteralmente ingozzando.
"Ultimamente ho sempre fame" dico.
"Ti starà venendo il ciclo"'dice Vane.
Annuisco e mi concentro sul mio piatto unto e gustoso.

"Ahhh ci voleva"sospiro a pancia piena.
"Si ci voleva" ridacchia Vanessa.
"A che ora partiamo?" chiede.
"Per le sei" dico "passiamo a prendervi noi".
Vane annuisce.

Kylie si sposerà in una mega villa in stile antico che affaccia sull'oceano, con un giardino immenso dove si terrà la cerimonia.

Noi ragazzi andremo stasera per festeggiare insieme l'ultima notte da fidanzati per i quasi sposi e dormiremo lì.Le ragazze in un'ala della villa e i maschietti nell'altra. La piccola Margot verrà poi domani mattina con i genitori di Kylie.

Dopo pranzo abbiamo appuntamento al salone di bellezza, dobbiamo fare manicure, pedicure, ceretta completa e poi lo shampoo. Non vedo l'ora di rilassarmi in queste poche ore, anche se conoscendo Vanessa inizierà a parlare senza mai fermarsi per tutto il tempo.

Arrivate al salone ci accoglie Miguel, un parrucchiere latino americano molto eccentrico.
"Tesori benvenute nel mio impero" dice plateale come sempre.
"Adoro la tua Dior" sussurra al mio orecchio.
Sorrido imbarazzata.
"Accomodatevi e fate come se foste a casa vostra" dice per poi fare cenno ad una delle ragazze che viene verso di noi per prendere le nostre giacche e borse.

Ci accomodiamo nel salottino aspettando il nostro turno. Appena sono entrata il profumo che c'è nell'aria mi ha dato fastidio allo stomaco. Ho mangiato tanto e troppo in fretta.
"Non dovevo mangiare così tanto" dico.
"Perchè?" chiede Vane.
"Ho dolore allo stomaco" piagnucolo.
Lei apre la sua borsa e mi passa una compressina.
"Scioglila in bocca" dice e obbedisco.

"Ragazze" seguitemi dice una delle ragazze che lavora lì. Entriamo in una sala illuminata da led azzurri, solo a guardarli mi sento rilassata e in pace con il mondo.
"Sedetevi lì" dice indicando delle poltroncine che hanno alla base una vasca per i piedi e alla fine dei braccioli delle ciotole per le mani.
Mi tolgo le scarpe e i calzini e mi accomodo.
La poltroncina è morbidissima, se non ci fosse la musica e Vanessa che chiacchiera ininterrottamente con le ragazze avrei già preso sonno.

"Che colore vuoi?" mi chiede Marta, ho letto il suo nome sul cartellino che ha in petto.
"Avevo pensato un nude" dico.
"Ti prendo le tonalità" dice per poi uscire dalla stanza.
"Tu Vane?" chiedo girandomi verso di lei.
"Io rosso baby" dice facendomi ridere.

Dopo un'ora abbiamo finito, salutiamo le ragazze e ci spostiamo nella zona ceretta. Ognuna entra nell'apposita stanzetta.

Mi spoglio del tutto e mi accomodo sul lettino.
"Ciao" dice la ragazza.
"Ciao" la saluto gentile.
"Cera completa?" chiede.
Annuisco, non deve esserci nemmeno un pelo sul mio corpo, ho intenzione di porre fine all'insensato voto di castità di Giulio e giocheró ogni mezzo a mia disposizione. Lo faró impazzire, partendo da ora.
Prendo il cellulare e scatto una foto delle mie gambe, inquadro anche la mutandina usa e getta trasparente.

THE QUIET AFTER THE STORM (2* parte di THE STORM)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora