67.

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Stiamo ritornando a casa, in macchina con Mike.
Giulio ha lasciato la sua auto a Diego in modo che lui e Vanessa possano chiarirsi o avere la propria privacy durante il viaggio.

"Margot, se non te lo chiedeva Giulio, un giorno ti avrei chiesto io di sposarmi" dice Mike.
Giulio contrae la mascella e l'osserva impassibile.
"Avrei sicuramente accettato" ridacchio accarezzando la spalla di Giulio che ride divertito.
"Piuttosto, tu quando hai intenzione di sistemarti?" chiede Giulio a Mike.
"Ho qualcosa tra le mani in Oakland, mi sta facendo andare fuori di testa" dice passandosi una mano tra i capelli.
"Allora è quella giusta" dice Giulio guardandomi dallo specchietto retrovisore.
Sorrido.

Una volta arrivati a casa Giulio e Mike si attaccano alla playstation.
"Ma non siete stanchi?" chiedo.
"Naa" dicono in coro.
Alzo gli occhi al cielo ed entro in camera, inizio a disfare le valige, ma sono così stanca che mi stendo sul letto e mi addormento.

"Margot" dice qualcuno scuotendomi dolcemente "svegliati" aggiunge.
Apro gli occhi e sorrido, appoggio una mano dietro al suo collo e lo spingo verso le mie labbra.
Si sistema sopra di me e ci baciamo con foga, sento la sua erezione premere contro il mio punto sensibile.
"C'è Mike di là" sospira sulle mie labbra.
"Sono venuto per sapere se volevi la pizza" dice.
"Ah solo per questo?" chiedo mettendo un finto broncio.
"Anche perchè mi mancavi" aggiunge baciandomi.
"Allora?" chiede.
Annuisco.

Mi alzo e ho un capogiro, mi siedo di nuovo sul letto e sbuffo. Prendo un bel respiro e poi mi rialzo.
Finisco di sistemare i bagagli, mi faccio una doccia veloce, indosso il pigiama e raggiungo gli altri in salotto.

"Sei una visione" dice Mike.
"Vuoi dormire in giardino?" chiede Giulio scocciato.
"Non è cambiato di una virgola" ridacchia Mike.
"No per niente" aggiungo divertita per poi prendere posto affianco a Giulio.

Siamo intenti a guardare un film quando bussano alla porta. "Ecco la pizza" dice Mike " vado io" aggiunge.
"Stai fermo lì" dice Giulio alzandosi e avviandosi verso la porta.
Ci alziamo per andare in cucina e di nuovo vedo tutto nero.
"Margot stai bene?" chiede Mike.
"Che succede?"
"Ho avuto un capogiro" dico.
"Di nuovo?" chiede Giulio allarmato avvicinandosi a me.
"Sarà lo stress" dico e Giulio mi osserva preoccupato.
"Andiamo a mangiare" dico e mi incammino verso la cucina.

I ragazzi continuano a giocare alla play e anche oggi la serata di passione con Giulio sfuma nel nulla.
Mi metto a letto rassegnata e mi addormento, domani si lavora.

A svegliarmi è il suono infernale della sveglia, apro gli occhi e mi guardo intorno. La parte del letto di Giulio è intatta, mi alzo piano e vado in cucina.
Sorrido quando li trovo addormentati sul divano, sembrano due bambini.

Preparo il caffè e la colazione.
"Buongiorno" dice avvolgendomi i fianchi con le braccia mentre sono intenta a preparare i pancake.
"Buongiorno" dico voltando la testa e baciando la sua guancia.
"Come ti senti?" chiede.
"Bene, tu come hai dormito sul divano?" chiedo.
"Bene" dice sorridendo "stasera ti prometto..." sta per dire ma lo blocco.
"Non programmiamo nulla. Quando accadrà, accadrà così non ci facciamo pensieri o illusioni" dico stringendomi nelle spalle.

"Io ci sto pensando anche adesso" sussurra tra i miei capelli per poi schiacciarsi contro di me, sento la sua erezione premermi contro il sedere.
"Io per niente" dico.
"Bugiarda" dice e fa scivolare la sua mano sotto alla camicia da notte, sposta la stoffa delle mie mutandine con le dita e sfiora piano la mia intimità facendomi fremere " come pensavo" dice.

"Che odorino" dice Mike sedendosi sullo sgabello.
"Pancake" dico felice cercando di distogliere lo sguardo da Giulio che mi osserva con fare provocatorio.
"I pancake hanno un altro sapore quando sono caldi"'dice e io l'osservo mentre fa scivolare la forchetta sulle sue labbra. Lo sta facendo apposta, prendo il piatto e lo ripongo nel lavello.
"Dove vai?" chiede divertito.
"È tardi, devo prepararmi" dico e scappo in camera.

Dio sono eccitatissima.
Entro in bagno e mi spoglio.
Aspetto che l'acqua della doccia si riscaldi prima di entrarvi,  ma due mani forti mi arrenno per i fianchi.

"Smettila di provocarmi" dico nervosa.
"Shhh" dice mordendomi il labbro per poi baciarmi con foga, con la lingua scende sul mio collo e una scia di brividi percorre la mia pelle.
Mi solleva per le gambe e mi appoggia sul marmo del lavandino. Con la bocca si accanisce sui miei seni duri e sensibili, facendomi ansimare e gemere rumorosamente, menomale che l'acqua della doccia copre i miei versi.
Si piega e poi si posiziona con il viso tra le mie cosce, inizia a leccare e succhiare la mia intimità.
"Ahhh" gemo incontrollata ad ogni suo tocco.

Si alza e incolla le sue labbra alle mie, si spoglia per poi risollevarmi per le gambe e dirigersi sotto al getto della doccia.Mi appoggia con le spalle al muro e si infila deciso dentro di me.

"Ahh Giulio" gemo in preda al piacere più profondo.
Sentirlo dentro di me, muoversi con forza e passione mi eccita ancora di più.
"Più forte" ansimo. Dio quanto lo desideravo.
Mi fa scendere e mi gira di spalle, appoggio le mani alla parete umida mentre mi penetra con forza. Sento che sto per raggiungere il mio limite.

"Giulio" ansimo e lui aumenta il ritmo.
"Ahhh" gemo appoggiandomi alla prete in preda al piacere più totale. Due spinte secche ed esce da me riversando tutto nella doccia.

Mi gira e mi bacia. " Finalmente" sussurro sulle sue labbra " ma non mi basta" dico mordendogli il labbro.
"Insaziabile" dice passandomi la boccetta del bagnoschiuma.

Arrivo a lavoro in anticipo e felice.
Chissà come mai, penso tra me e me. Tutto merito di Giulio, Dio quanto lo amo.
"Buongiorno" dico a Miriam.
"Buongiorno amica" dice avvicinandosi e dandomi un bacio sulla guancia.
È di buon umore chissà se ha scopato anche lei prima di venire a lavoro, scaccio questo pensiero indegno per evitare di ridere.

"Ragazzina" urla Cole dal suo ufficio. Ecco qua, fine della felicità.
Alzo gli occhi al cielo.
"Buongiorno" dico entrano nel suo ufficio.
"Torni e non mi saluti?"
"Sono appena arrivata" dico stringendomi nelle spalle.
"Ok, prendi questi e prepara delle relazioni,giovedì verrà Marcus e lavorerete nel mio ufficio" dice.
Prendo i fascicoli e ritorno nella mia stanza, il telefono vibra sulla scrivania di legno. Lo sblocco e ci sono tre messaggi da parti di Giulio.

da Giulio👻
Margot io

TI

AMOOOOOOOOOOO....

Sorrido come un ebete e mi metto a lavorare...

THE QUIET AFTER THE STORM (2* parte di THE STORM)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora