THE QUIET AFTER THE STORM (2* parte di THE STORM)

70.

"Ora dobbiamo rimettere la benda" dice divertito.
"Ancora sorprese?" chiedo stupita.

Si posiziona alle mie spalle e mi lega la benda sugli occhi. Mi prende per mano e mi porta con se.
"Siediti" dice.
"Aiutami" dico e lui mi aiuta a sedermi su una sedia, credo sia la sedia del salotto.

"Toglila" dice e io tolgo piano la benda.
"Ohhh" dico stupita " quando hai trovato il tempo di fare tutto questo?"
"In realtà volevo farti una sorpresa appena saresti rientrata dal lavoro" dice " ma oggi  la sorpresa l'hai fatta tu a me" aggiunge emozionato.

Mi guardo intorno e osservo il tavolo ben apparecchiato e cosparso di petali rossi e candele profumate.
"E questa sorpresa per cosa era?" chiedo.
"Volevo festeggiare il tuo si e fare l'amore finalmente in maniera decente" ammicca con lo sguardo.
"Bene mi piace già la piega che prenderà la cena" dico bevendo un pó d'acqua.
"Dio sei insaziabile" dice divertito.

Mangio in silenzio, ho una fame da lupi. Ogni tanto sorprendo Giulio a guardarmi divertito, poi mi viene in mente Marcus.
"Vanessa mi ha detto che Marcus è tuo cugino" dico.
"Si, non avevo collegato Marcus e procuratore" dice "ma solo Marcus" aggiunge facendo una smorfia.
"Per questo mi piaceva" dico.
Lui mi fulmina con lo sguardo.
"Il gene della bellezza l'ho ereditato tutto io" dice pavoneggiandosi.
"Avrei detto i gemelli" dico divertita.

"Tu sei l'unico che non ha intrapreso la carriera della legalitá" dico.
"In compenso ho trovato una moglie legale" ribatte divertito.
"Ripetilo" dico.
"Legale" dice sarcastico.
"Dai" piagnucolo.
"MOGLIE" dice scandendo bene le lettere.
Sorrido come una bambina.

"Spero che nostra figlia prenda da me la passione per la legalità" dico.
"Nostro figlio, sarà identico a me" dice "ci pensi uscirà tatuato" ride da solo per la sua battuta ebete.
"Spesso dubito sul fatto che tu abbia quasi 30 anni" dico per poi ridere anche io.

"Lo vuoi il dolce?" chiede con voce roca e sensuale.
"Dipende da che tipo di dolce" dico maliziosa e lui si alza in direzione del frigorifero.
Ritorna dopo poco con una ciotola piena di fragole e con un'altra piena di nutella.
Prende una fragola e la immerge nella nutella, se l'avvicina alla bocca e la morde. La sua bocca si chiude sulla fragola in un modo così sensuale da farmi vibrare il basso ventre.
Poi si avvicina alle mie labbra passandomi il pezzo di fragola che ha morso.
"Mmmm, che buon sapore" dico e i suoi occhi cambiano, sono scuri ed intensi, carichi di desiderio.

Prendo un pó di nutella con un dito e lo infilo nella sua bocca.
"Buona" dice leccandosi le labbra.
Quelle labbra stupende che ha, le desidero su ogni centimetro del mio corpo.

Prende un'altra fragola, la immerge nel cioccolato e l'avvicina alle mie labbra, lecco lo strato di nutella senza mai distogliere il mio sguardo dal suo e poi mordo la fragola.
"Fanculo"ansima per poi sollevarmi dalla sedia e portarmi in camera da letto.
Mi toglie l'accappatoio e poi si libera del suo.
Mi stende sul letto e si posiziona tra le mie gambe.
Mi bacia la fronte, la punta del naso e poi nel momento in cui infila la sua lingua nella mia bocca mi penetra senza esitazione.
Ansimiamo l'uno nella bocca dell'altro.
Con movimenti lenti e circolari si fa spazio dentro di me, lo sento completamente mio, i nostri corpi sono un tutt'uno.
"Ti amo" sussurra sulla mia bocca mentre si spinge più forte e incontrollato dentro di me.
"Oh Giulio" gemo per poi scoppiare in un piacere dilagante seguito da un pianto incontrollato.

"Hei" dice staccandosi da me " perchè piangi, ti ho fatto male?" chiede preoccupato.
Ma io sorrido con le lacrime agli occhi spossata dall'intensitá di questo amore che mi fa tremare l'anima.
"Ti amo profondamente Giulio"'dico baciandolo.
"Allora perchè piangi?" chiede perplesso.
"Perchè sono felice, dannatamente felice" dico e mi volto a guardarlo, è così bello che vorrei che il tempo si fermasse per catturare la sua bellezza in questo istante e conservarla per l'eternità.
Lui mi sorride, un sossiro dolce e mi bacia per poi posizionarsi di nuovo sopra di me e farmi sua, ancora e ancora...