"Stai bene?" mi viene in contro Nad.
"Sì,è tutto apposto" lei fa un sospiro di sollievo e annuisce.
"Menomale che c'era quel coglione" si riferisce ad Edoardo e m'infastidisce molto il nomignolo che ha usato per identificarlo,ma non le dico niente,non sono in vena
"Sicura che vada tutto bene?" si accerta meglio.
"Sì Nad,è tutto ok" non è vero,in realtà.
"Vabbè" finalmente si arrende.
Torna a giocare a palla ma ogni tanto mi lancia sguardi per assicurarsi che io stia bene e ogni volta,cerco di farle un sorriso per tranquillizzarla.
"Carmine!" lo chiamo appena esce in campo.
Lui viene verso di me,accompagnato da una guardia che stranamente glielo permette,senza fare obiezioni.
"Che ti ha detto la direttrice?" chiedo.
"Se faccio un'altra cazzata non mi darà il permesso di uscire,quando Nina partorirà" ha lo sguardo perso nel vuoto ed io perdo un battito.
"Cazzo..mi dispiace" lo abbraccio e lui guarda la guardia come per chiedergli di lasciargli il braccio e una volta fatto,ricambia il mio abbraccio.
"Andrà tutto bene,non fare più cazzate" lui annuisce ed io gli sorrido rassicurandolo.
La guardia,lo prende nuovamente sotto braccio e lo porta nel campo maschile,dov'è c'è Edoardo che non ci ha tolto gli occhi di dosso per un solo istante.
Ma cosa ha da guardare?"Altri dieci minuti e poi andiamo nel laboratorio di arte!" urla il comandante per farsi sentire.
"Ma non ce l'avevamo dopodomani?" mi chiede Nad,come se io potessi saperne qualcosa e dato che ne so quanto lei,quindi zero,le faccio le spallucce.
"Che palle quell'argilla. Odio quando quando mi entra nelle unghia" mette il broncio Silvia ed io ridacchio.
"A me rilassa modellarla" devo ammettere di essere molto brava a disegnare,l'arte è una passione che fin da piccola,ma mio padre non mi ha mai permesso di metterla in atto e quindi disegno ogni tanto su qualche foglio libero che butto alla fine di ogni disegno.
"Beata te, a me puzza di feci" rido per l'affermazione di Silvia,sa essere buffa quando vuole.
"Dai ragazze,mettetevi in fila e andiamo" facciamo come ci ordina Litz e fortunatamente,dato che ancora i ragazzi non sono arrivati,possiamo occupare i posti migliori.
"Mi tocca stare nella stessa stanza con Totò" sbuffa la mora.
"Che è successo tra voi due?" chiede Nad,a quanto pare non sono l'unica a non sapere nulla di loro due,ormai da mesi.
"Abbiamo litigato,è sempre solito a fare scenate di gelosia" prendiamo posto e noi tre,ci sediamo ovviamente vicine.
"Tanto adesso fate pace" fa le spallucce Nad.
Il laboratorio si riempie sempre di più,dando ingresso anche ai ragazzi e loro prendono posto di fronte a noi.
Il destino tanto mi vuole male,da far riempire tutti i posti tranne quello di fronte al mio e l'unico ragazzo che rimane alzato,ovviamente è Edoardo.Lui guarda il posto vuoto e poi guarda me.
Starà pensando se venirsi a sedere o meno,ma alla fine sbuffa e prende posto.Ci guardiamo per una frazione di secondo,prima che il professore,prenda parola.
"Bene ragazzi,continuate il lavoro della volta scorsa.
Voglio che lo finiate entro oggi" bene,non ci arriverò mai e la presenza di Edoardo posta di fronte a me,non aiuta affatto,anzi il contrario.