Capitolo 75.

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Per tutto il tragitto,ho ricevuto occhiate divertite da Edoardo,per tutte le canzoni che passavano per la radio,che cantavo a squarciagola.

Mi sento me stessa con lui e questa,è la cosa più bella della nostra relazione.

Una volta arrivati,scendiamo dalla macchina e tenendoci per mano,andiamo verso il mare.
L'odore mi è sempre piaciuto,odore di aria pura,spensieratezza.

Appena arriviamo,insieme,quasi vicino alla riva,ci mettiamo seduti ed Edoardo,si posiziona dietro di me,facendomi poggiare la mia schiena sul suo petto.

Comincia a lasciare piccoli baci sul mio collo e questo,mi fa venire la pelle d'oca.

"Hai freddo?" chiede stringendomi ancora più forte,per darmi calore.

Non è da tutti,andare al mare a gennaio.

"No" rispondo sincera.

"Allora sono io che ti faccio quest'effetto" dice sorridendo maliziosamente,riferendosi alla pelle d'oca che mi ha provocato.

"Scontato" ridacchio e lui,mi lascia un bacio sulla tempia.

Lui intreccia le nostre mani,continuando a lasciare una scia di baci sulla mia guancia destra,fino a scendere sul mio collo,di nuovo.

"Dopo vorrei andare a trovare Nina" dico.

"Va bene,ti accompagno dopo" mi accontenta.

"Perché non rimani anche tu?" chiedo.

"No grazie" si limita a rispondere,facendomi sbuffare.

"Dovresti socializzare un po' di più" lo rimprovero.
Odia il mondo intero,non credo sia normale.

"Sto bene così,non mi serve conoscere altre persone" dice,poggiando il suo mento sulla mia testa.

"Però con Alice c'hai fatto amicizia" dico infastidita e al suono di queste parole,il suo corpo si irrigidisce.

"Non rispondi?" insisto.

"È sola con un bambino. Mi faceva tenerezza"
dice,ma stento a crederci.

Conoscendolo so per certo che nessuno gli fa tenerezza.

"Non devi parlare con una persona solo per compassione,lo sai vero?" chiedo e lui fa le spallucce.

Non cambierà mai.

"Senti,hai notizie di Nad e Silvia?" gli chiedo.

Non ho loro notizie e vorrei sentirle,sperando siano già fuori.

"La mora è uscita,alla zingara manca poco" dice con nonchalance e io giro di scatto la testa verso di lui,guardandolo male per il nomignolo che ha usato per Naditza.

"La smetti?" gli chiedo.

"Cosa me ne frega" sbuffa,stronzo.

"Se qualcuno chiamasse me zingara,cosa faresti?" lo provoco.
Deve capire che la gente non si tratta coi piedi,anzi.

"Gli faccio scavare la fossa con le loro mani" risponde.

Piccoli delinquenti//E.C.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora