È il secondo giorno che sono qui dentro,la mia prima notte è stata pessima.
Non sono abituata a dormire senza il mio cuscino,il letto era tutt'altro che comodo ma non è questo il problema,invece di arrivare il sonno,arrivavano pensieri,paura.
Voglio proprio sapere come l'avrà presa mia madre,come l'avrà presa mio fratello,saranno delusi da me,ne sono sicura,ma non mi pento di quello che ho fatto,ho dovuto farlo.Le altre stanno ancora dormendo,fra poco verrà Liz a svegliare tutte ma io nel frattempo mi sono già lavata,vestita e ho rifatto il letto.
Viola russa e non posso negare che questo per tutta la notte mi è stato d'aiuto. Non mi era mai capitato di dormire fuori casa con una sconosciuta e non ero del tutto tranquilla,soprattutto dopo le raccomandazioni di Silvia e Naditza.Sono qui da neanche due giorni e già mi manca la mia casa,mi manca la mia routine,svegliarmi la mattina e dare subito un bacio in fronte a mamma mentre dorme.
Invece qui è cupo,strano. Siamo in piena estate eppure questo posto mi mette i brividi,spero di farci l'abitudine perché dovrò starci ancora per tanto tempo.Liz ha appena svegliato tutte e dopo una serie di sbuffi e imprecazioni si sono tutte preparate e adesso stiamo andando a fare colazione.
Andiamo in mensa e porto il mio vassoio con latte e biscotti al tavolo,sono sola,non conosco nessuna e forse è meglio così.
Vedo la rossa avvicinarsi al mio tavolo con il suo vassoio in mano e si siede di fronte a me.
"Dormito bene cara?" dice con il suo solito ghigno inquietante stampato in faccia "Si si,una favola" mento ma non ho voglia di raccontare che la mia prima notte sia stata un incubo,spero sia anche l'ultima.
Cominciamo a mangiare in silenzio e a volte mi lancia degli strani sguardi "Devo chiederti un favore" spezza il silenzio e rabbrividisco cercando di capire che assurdo favore vuole da me "Spero sia fattibile" dico una volta buttato giù l'ultimo biscotto rimasto "Lo faresti lo stesso anche se non lo fosse e in effetti,non lo è" dice sorridendo "Allora mi dispiace per te ma non posso" mi sento osservata e in effetti mi accorgo che gli occhi di Naditza sono puntati su di me "Oh si che puoi,mi procurerai un cellulare e me lo darai sta sera una volta arrivate in cella. Dopo la colazione andremo in cortile e ti indicherò il ragazzo te lo darà" non ho la minima intenzione di rischiare la pelle per una stupida così e se pensa che sono un giocattolo che sta ai suoi giochetti,beh allora si sbaglia di grosso.
Naditza si alza e viene al nostro tavolo "Alida,come stai?" dice sorridendo,mi ha salvata "Oh bene,grazie" rispondo alla sua domanda,mentre Viola mi guarda per confermare il piano che mi ha spiegato prima e che io non eseguirò.Ci alziamo tutte posando i vassoi sotto ordine di Liz e ci incamminiamo verso il cortile.
È la prima volta che ci vado e sembra davvero enorme,nell'altro cortile,diviso dal nostro ci sono i ragazzi che a gruppi giocano a calcio o fumano. Troviamo una palla al centro del cortile e alcune ragazze si mettono a palleggiare,mentre io mi siedo in panchina con Naditza e Silvia. Viola viene verso di noi e sembra che non abbia intenzione di rassegnarsi "Il ragazzo è quello con la maglietta bianca,vai a prendere quello che mi serve" dice indicando il ragazzo che ci guardava dall'altro campo
"Lei non farà proprio niente,zoccola" urla Naditza "È appena arrivata e già non le dai tregua?vatti a prendere le tue stronzate da sola" continua lei prendendo le mie difese,Viola rimane impassibile alle parole di Naditza e lanciandomi un ultimo sguardo,va via.Non so come reagirà Viola dopo questa vicenda,ma sinceramente è l'ultima cosa che in questo momento mi interessa.Avrei tanto voluto evitare una cosa del genere,ma non ci do peso.L'unica cosa che penso è che in questo momento avrei bisogno di mia madre più di chiunque altro,non ho sue notizie da ieri mattina e non siamo mai state tutto questo tempo senza sentirci neanche per un minuto. Vorrei sapere tutto in questo momento,come ha preso la notizia del mio arresto,se sta bene e soprattutto cosa avrà pensato di me scoprendo che la figlia perfetta,come mi definisce lei,ha commesso un crimine.
Ho bisogno di un suo abbraccio più di qualunque altra cosa e invece mi trovo in questo carcere con dei ragazzi che non fanno altro che fissare me e le ragazze,come se non ne avessero mai vista una."Senti Nad,posso chiamarti così no?" chiedo alla riccia,mi sta tanto simpatica "Certo,mi piace Nad" dice facendo spuntare sul suo volto un sorriso a trentadue denti "Senti,vorrei chiederti come si chiama quel ragazzo che ha il cellulare che serve a Viola" chiedo solo a scopo informativo ovviamente,ho sempre saputo tutto di tutti ed essere qui in mezzo a tantissime persone e conoscerne mezza mi innervosisce "Ciro Ricci,ti conviene stargli lontana Alida,è pericoloso" mi mette una mano sulla spalla e mi raccomanda "Ovvio che gli sto lontano Nad,cosa dovrei farci io con quel ragazzo secondo te,tranquilla davvero" mi sorride e va a giocare con le altre.
Vedo Liz e Massimo avvicinarsi e ci dicono di spostarci nell'aula piano,non pensavo si suonasse qui dentro,mi piacerebbe imparare qualcosa ma purtroppo sono incapace e mi limiterò a guardare gli altri. Appena arrivati si avvicina subito un ragazzo che non ho notato in cortile "Ue,piacere sono Totò,tu come ti chiami?" dice porgendomi la mano che stringo con piacere,mi ispira simpatia "Alida,piacere" dico facendo un sorriso sincero "Rosso,non importunare la nuova arrivata" si intromette Ciro chiamandolo così per il colore dei suoi capelli "Quindi ti chiami Alida,bene" dice guardando quella psicopatica di Viola che gli mostra il suo solito sorriso inquietante "Vedo che non esegui gli ordini" nel frattempo un ragazzo si avvicina a lui e gli mette una mano sulla spalla "Ci tutto apposto?" gli chiede guardando attentamente i miei occhi nocciola "Tutto apposto,sto facendo solo una conversazione con la nuova arrivata" dice guardandomi "Non prendo ordini da voi" dico tutto d'un fiato "Perché non glielo dai tu il cellulare dato che siete nella stessa stanza,mh?O è la classica ragazza che lancia il sasso e tira indietro la mano?" continuo dato che non ha risposto alla prima affermazione "Non ti permettere" mi guarda in modo cagnesco,ma non m'importa,non sono il loro cagnolino "Poi vediamo chi comanda qui dento" va via,ma il ragazzo dagli occhi verdi che era un passo dietro di lui,rimane a guardarmi per qualche secondo prima di seguire il suo compagno.
Fortunatamente questa scenata finisce e cominciamo con l'ora di piano.
Angolo autrice
Ciao ragazzi,spero che il secondo capitolo vi piaccia,scusate l'orario.❤️