Oggi,non riesco ad essere felice come lo sono stata tutti gli altri anni.
Passare il mio primo compleanno senza mia madre è dura e so che in questo momento lei mi starà pensando,con le lacrime agli occhi.
La conosco benissimo ed ho la scena impressa in testa.Oggi sono diciassette anni,il tempo sembra volato e devo dire per fortuna.
Non ho avuto un'adolescenza felice,l'ho passata a vedere mamma piangere e papà ubriaco,ma so che il futuro mi riserva dell'altro,ecco perché cerco di andare avanti e non mi soffermo mai sul passato.Il primo regalo il destino,me l'ha già fatto:Edoardo.
Lui è sbucato nella mia vita inaspettatamente e me l'ha completamente stravolta.
Mi reputo una ragazza fortunata nonostante lì fuori,abbia mia mamma che non vuole vedermi,un fratello che non si è più fatto vedere e un padre in galera e spero marcirà lì per sempre.Dovrà morire con la sofferenza al ricordo di quello che faceva a me,a mio fratello e a mia madre.
Deve ricordare tutte le urla e ogni parola che gli usciva dalla bocca,senza un velo di compassione nei nostri confronti.Sembrava il papà migliore del mondo,quando ero bambina.
Ne parlavo sempre con i miei amici delle elementari,dicevo che lui era il mio eroe e che mi proteggeva da tutto e non mi sarei mai aspettata che dopo qualche anno avrei dovuto proteggere mia madre,da lui.È il quinto compleanno che passo senza una figura paterna accanto e devo ammettere che prima,ci stavo molto male,adesso però il dolore si è alleviato ma non è mai sparito.
Sono sicura però,che Edoardo riuscirà a colmare il suo vuoto.
So che sono die ruoli completamente diversi,Edo è il mio ragazzo,non mio padre,ma quando sono con lui tutto il resto sparisce e non riesco a pensare ad altro che noi insieme.
Lui riesce a non farmi pensare al passato e sono sicura che sarà così anche oggi,mi ha stregato il cuore."Buongiorno diciassettenne!" entrano in camera mia Nad e Silvia,mentre mi stavo truccando.
"Buongiorno ragazze" rido ridacchiando,mentre loro vengono ad abbracciarmi.
"Ti fai bella?" mi chiede Silvia guardandomi con un espressione pervertita.
"Scema" le rispondo io ridacchiando.
In realtà non mi trucco mai,ma oggi ho deciso di farlo,come faccio ad ogni mio compleanno.
Metto solo un po' di fondotinta,cipria e mascara,tanto per rendermi leggermente carina,non mi piace abbondare col trucco."Dai andiamo" mi dice Nad,tirandomi fuori dalla cella.
Mi trascina verso la sua cella ed io,non ne capisco il motivo,infatti ridacchia alla vista della mia espressione interrogativa.
"Questo è per te,da parte mia e di Silvia" mi porgono una scatola viola.
"Ragazze,non ce n'era di bisogno" dico sorridendo,cercando di strappare la carta.
"Non fare la rompi palle e apri,sbrigati" mi dice Silvia ed io ridacchio per il suo francesismo.
Una volta aperta la scatola,trovo dentro una lettera,che mi dicono di leggere quando sarò da sola e un vestitino semplice nero,molto bello.
"Grazie ragazze" le abbraccio,non ho molti vestiti,dato che mi vergogno ad indossarli,ma questo è davvero carino.
"Andiamo a fare colazione,ho una fame" dice Nad ed io le seguo,conservando la lettera,dentro la scatola che poso in cella,prima di andare a mensa.