"Papà?" chiedo scioccata all'uomo posto avanti a me.
"Bambina mia" dice con le lacrime agli occhi,cercando di avvicinarsi a me.
'Bambina mia'? è questo che dice dopo aver picchiato i suoi figli e sua moglie ed essere finito in carcere per questo?
Non ci posso credere è sempre stato un vigliacco ed io ero troppo piccola per capirlo,ma adesso la bambina è cresciuta più di quanto questo stronzo immagina.
"Lasciami stare!" dico allontanandomi sempre più da lui.
Mi mette paura quest'uomo.
"Perché non andiamo a casa e ne parliamo tutti e quattro come una famiglia normale?Io,tu mamma e Matthew" dice sul serio?
"Perché non siamo una famiglia normale,non lo siamo mai stata. Adesso io ho una nuova vita così come mia madre e mio fratello,tu non ne farai parte" dico cercando di andarmene,con le lacrime agli occhi,ma lui mi blocca prendendomi dalla spalla.
"Voglio cercare di rimediare" dice piangendo come uno stupido.
"Per poi fare cosa?Continuare a picchiare me e violentare la mamma?" ogni volta che ripeto questa frase,i miei occhi si appannano,ma non gli darò la soddisfazione di vedermi piangere.
"Devo andare.Non cercarci mai più" dico fulminandolo con lo sguardo,prima di dirigermi velocemente verso casa di Nina.
Spero solo non si sia perso troppo tempo,con quest'inutile conversazione.
Il fatto che lui sia fuori dal carcere,mi fa stare meno tranquilla del solito.
È un pericolo per mia madre,quello che potrebbe fare a me,è meno importante di quello che potrebbe fare a lei.
Appena arrivo avanti alla porta di casa di Nina,busso insistentemente,aspettando una lunga ramanzina sia da parte sua,che da parte di Silvia.
"Alla buon ora,principessa sul pisello!" mi guarda male Silvia,aprendomi alla porta ed io scoppio a ridere per quel nomignolo.
Le do un bacio sulla guancia per farmi perdonare e la prima cosa che faccio,appena entro in casa,è posizionarmi di fronte alla mia piccolina,abbassandomi ed aprendo le braccia,in modo che lei si ci fiondi dentro.
Mi alzo con lei in braccio e le do tanti bacini sulla tempia,mentre lei mi stringe forte.
Amo il rapporto che abbiamo instaurato,questa bambina mi ricorda tantissimo Carmine e a me manca tanto.
"Zia" mi sorride lei.
Mi sciolgo ogni volta che mi chiama in quel modo,è così piccola e tenera che fa pure difficoltà a pronunciare quelle lettere.
"Ciao amore di zia" le sorrido io.
"Uffa non è giusto,anch'io voglio essere chiamata zia!" sbuffa Silvia,facendomi ridacchiare.
Le faccio una pernacchia e dopo svariati secondi,Nina fa il suo ingresso nel salone di casa sua,intenta ad abbottonarsi il cappotto.
"Ah sei viva quindi?"mi chiede ironicamente ed io ridacchio.
Mi porge il giubbotto di Alida ed io glielo metto velocemente,prima di avvolgerla nella coperta e uscire di casa tutte e tre con lei in braccio.
"Alida,metti mia figlia nel seggiolino!" continua a rimproverarmi Nina mentre guida.
"No,voglio tenerla in braccio" metto il broncio come una bambina.
Non la vedo da tre giorni e devo pure posarla nel seggiolino?!
"Se mi fanno una multa la paghi tu" mi guarda male dallo specchietto ed io ridacchio,mettendo Alida nel seggiolino.
Dove li prendo i soldi di una multa.
"Silvia,farai mai finire una canzone?" mi lamento io.
Cambia canzone da più di dieci minuti,senza farne concludere mai una.
"Ma non me ne piace nessuna!" mette il broncio.
