Capitolo 56.

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In questo periodo,sembra andare tutto per il meglio.
Sono in ansia ad aspettare che Carmine torni dal permesso che gli hanno dato ieri,per la nascita della bambina.

Sono passati già due mesi,da quando ho ricevuto come regalo di compleanno,il bavaglino della piccola con il mio nome scritto sopra,eppure,sembra passato solo un giorno.

Fortunatamente,da quando sto con Edoardo,il tempo passa in fretta e ormai,non mi pesa neanche più stare qui dentro,dato che quegli stronzi non mi danno neanche più tanto fastidio,ma non vorrei cantare vittoria.

Edoardo è ancora così carino con me ed io mi reputo una ragazza fortunata per averlo conosciuto.
In questo periodo mi sta più attaccato del solito,mi ripete più volte che vuole passare questi ultimi momenti il più vicino possibile a me,nonostante manchino ancora quattro mesi alla fine della mia pena.

Siamo riusciti,o meglio,sono riuscita contro la volontà di Edoardo,a fargli diminuire la pena,dato che lui ha collaborato con me e con la direttrice,quindi fortunatamente sarà fuori tra circa dieci mesi,sperando non si cacci nei guai.

Ha già passato fin troppo tempo qui dento e nonostante io sappia che lui vuole portare le sue cose a termine,ha bisogno di uscire,di respirare aria pulita.
Ed io,ho bisogno di lui.

"La smetti di fare avanti e indietro per la stanza?Mi fai girare la testa" mi ammonisce Edoardo.

"Sono in ansia" lo guardo male e poi riprendo di nuovo il mio via vai,per tutta la cella.

"Ma cosa te ne frega,è solo una bambina" sbuffa lui,insensibile.

"È la figlia del mio migliore amico"lui al suono di queste parole,mi fulmina con lo sguardo ed io ridacchio.
Non c'è stato verso di fargli cambiare idea su Carmine.

"Vieni a sederti vicino a me?" fa un faccino dolce e il mio cuore non ci mette molto a sciogliersi,per cui annuisco e gli vado accanto.

Mi siedo sul letto vicino a lui e mi cinge le spalle col suo grande braccio,guardandomi in faccia.

"Ho qualcosa in viso?" chiedo corrucciando la fronte.

"Troppa bellezza" al suono di queste parole,sento la faccia prendermi a fuoco e lui ridacchia.

"Ti ho vista nuda e ancora ti imbarazzi di me?" io al suono di questa frase,gli do un piccolo schiaffo dietro la nuca e lui ride,è un suono bellissimo la sua risata.

"Secondo te somiglia a Carmine o Nina?" chiedo di punto in bianco e lui sbuffa.

"Ancora?Smettila" dice lui esausto,gli faccio domande simili da questa mattina,quando ho ricevuto la notizia.

"Dicono che il figlio maschio somigli alla madre,mentre la figlia femmina al padre,quindi dovrebbe somigliare a Carmine" ipotizzo e lui ride alla vista della mia faccia buffa.

"Allora voglio una femmina" dice lui.

"Io voglio un maschio" faccio le spallucce.

"Nel dubbio li facciamo entrambi" mi dice con un sorriso pervertito ed io ridacchio,quanto è stupido!

"Perché ridi?Guarda che sono serio" risponde lui.

"Sì ehm,possiamo rimandare questa conversazione a qualche anno?" gli dico scherzando.

"Mi farai diventare padre quando avrò i capelli bianchi?" mi chiede ironico.

"Ma ce li hai già" scherzo,guardando un punto fisso dei suoi capelli,facendogli credere che c'è un capello bianco la in mezzo.

Lui fa una faccia scioccata e scatta all'impiedi,andandosi a guardare allo specchio,cercando fra i capelli il famoso capello bianco.

Io rido,facendogli capire che non ero seria e lui mi guarda male,ma non riesce a rimanere del tutto serio.

Piccoli delinquenti//E.C.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora