Due mesi dopo.
Non pensavo passassero così velocemente questi due mesi.
Devo dire sinceramente che un po',lasciare questo posto mi dispiace.L'IPM mi ha fatta crescere,mi ha aiutata a maturare e a capire chi sono le vere persone che possono definirsi amiche.
Mi ha fatto incontrare la persona che penso di volere al mio fianco per tutta la vita.È stata dura,è normale.
Ci sono stati parecchi giorni in cui non pensavo di farcela,di riuscire ad andare avanti così a lungo,giorni in cui invece,ringraziavo mentalmente il destino per avermi fatta entrare qui dentro.La cosa più tragica oltre Ciro e Viola,è stato abbandonare mia madre.
Non è mai stata lontana da me per così tanto tempo e il fatto che lei fosse sola,senza un aiuto,mi tormentava giorno dopo giorno.Chiudo la piccola valigia con dentro i miei vestiti,prima di dare un'ultima occhiata alla mia cella.
Non me la dimenticherò mai,è qui dentro che ho passato la mia prima volta con Edoardo e al pensiero,sorrido ancora.Do un'occhiata ad Edoardo seduto sul mio letto che mi guarda triste,è così da tutta la settimana e mi fa così male vederlo perso.
So cosa pensa,so che pensa che io fuori possa farmi un'altra vita,ma senza di lui,non riuscirei ad andare avanti.
È con lui che voglio stare.Mi mancherà da morire,mi mancheranno i suoi baci giornalieri,le sue lievi scenate di gelosia,il modo in cui mi guarda,fare l'amore con lui.
Edoardo è sempre stato dolce con me,ma ieri sera,mentre facevamo l'amore,mi toccava in un modo indescrivibile,come se lo stesse facendo per l'ultima volta ed io odio quando pensa che non ci sarà più niente tra noi due dopo oggi.
"Hey" mi siedo sul letto al suo fianco.
"Sono felice che tu esca ma il lato egoista di me vorrebbe che tu stessi qua con me sempre" dice con gli occhi lucidi.
"Non sei egoista,anche io vorrei restare con te e ti giuro che l'avrei fatto se mia madre non fosse da sola a casa e stesse bene" dico accarezzandogli la guancia e lui scuote la testa in segno di negazione.
"No,io non ti avrei mai privato la libertà,tu saresti uscita lo stesso" continuo ad accarezzargli il viso,non so cos'altro fare o cos'altro dirgli.
"Edoardo,io sono lì ad aspettarti,sempre" dico indicando fuori dalla cella.
"Io non voglio che tu ti opprima per me,pensa solo alla tua libertà" c'è dolore in questa frase,lo sento benissimo.
"No,non sarei felice senza di te,lo sai.
Verrò ogni settimana a trovarti,te lo prometto" dico avvicinando il suo viso al mio."Mi mancherai tanto" dice poggiando la sua fronte sulla mia.
Chiude gli occhi ed io lo bacio insistentemente.Mi stringe forte,come non ha mai fatto prima,come se avesse appena realizzato che sta per perdermi,ma no,non mi perderà.
"Nella tasca della valigia ti ho lasciato un foglietto con un numero di telefono. Se hai bisogno di me chiamami senza pensarci due volte,va bene?" mi guarda serio ed io annuisco.
Lui si sporge verso il comodino e prende un pezzo di carta con una penna.
"Adesso lasciami il tuo" dice lui ed io faccio come da richiesta.
"Così potrai darmi la buonanotte ogni sera" dico passandogli il biglietto con il mio numero di telefono scritto sopra.
Lui mi guarda e poi di scatto preme le sue labbra sulle mie dando vita ad un bacio focoso e passionale.