"Litz,portami dalla direttrice" non sto più nella pelle,devo parlarle a tutti i costi.
"È successo qualcosa?Guarda che puoi dirlo anche a me,glielo riferirò poi" dice mettendomi una mano sulla spalla.
"Litz,ti ho detto di portarmi dalla direttrice" odio quando non mi ascolta.
"Va bene,non prendertela" dice guardandomi male,portandomi nell'ufficio della direttrice.
Lei bussa e appena sentiamo il permesso di entrare,mi catapulto all'interno della stanza.
Scruto attentamente la donna avanti a me,come se non l'avessi mai vista,devo solo cercare le parole giuste per parlarle.
Paola Vinci c'è scritto in un angolo della sua camicetta,non conoscevo il suo nome prima di oggi,ma non sono qua per perdere tempo."Devo parlarle" dico insistentemente.
"Questo l'avevo intuito,dimmi" mi incita a parlare ed io,prima di farlo,caccio fuori un sospiro.
"La scorsa settimana mia madre è venuta a trovarmi. Al colloquio,mi è sembrato di vedere Claudia Orefice,seduta al tavolo con Filippo Ferrari" non sono sicura fosse lei,ma coincidono vari particolari.
"Alida,la posizione del suo cellulare,fino a qualche settimana fa,risultava in un ospedale di Milano,come fa a trovarsi a Napoli adesso?" adesso torna tutto.
Filippo,mi aveva detto che sua sorella stesse male e doveva andare a tutti i costi in ospedale a trovarla.
È lei,ne sono sicura."Si sposta in continuazione,quindi è possibile che nel corso di questi giorni,lei sia venuta qui a trovare Filippo" non sembra convincersi.
"E da cosa avresti capito che fosse lei?" dice poggiandosi coi gomiti sulla scrivania.
"I suoi capelli sono rossi,così come la ragazza che c'era in sala colloqui" lei scuote la testa.
"Non è abbastanza,potrebbe essere solo una sciocca coincidenza" non capisce,quindi è il momento di dirlo.
"Filippo,giorni prima che rintracciaste la posizione di Claudia,mi aveva detto che sua sorella stesse male" lei alza un sopracciglio al suono delle mie parole.
"E con quale scopo?" non posso dirle che lui,è uscito di nascosto per andarla a trovare,non sono un'infame.
"Consolazione in un momento di debolezza" mento e sembra crederci.
"Bene,mettiamo che fosse davvero lei.
Cosa mi dici dei cognomi? Filippo è un Ferrari,mentre la ragazza,Claudia,porta il cognome 'Orefice'. Dovrebbe portare lo stesso cognome di suo fratello ma a quanto pare non è così" c'è qualcosa che non va in questa storia."Potrebbe avermi mentito sul suo cognome. Direttrice per favore,mi creda.
Provi almeno a prendere provvedimenti" spero di incastrarla il prima possibile,di fottere lei e quell'altra stronza."Va bene. Dirò al comandante di controllare tutti i nomi delle visite di queste settimane e verificheremo se almeno il nome coincide" mi da un minimo di speranza.
"E in caso contrario?" cerco di non essere sempre pessimista,ma fallisco sempre.
"Convocheremo la sorella di Ferrari e verificherai tu stessa" se avessi davanti quella stronza,la ucciderei con le mie mani.
"Grazie" faccio per alzarmi,ma la sua voce mi blocca.
"Mi puzza questa cosa però" la guardo interrogativa incitandola a continuare la frase.
"Una persona ricercata,andrebbe mai in un carcere a trovare il fratello?" sembra rifletterci su.
"Indossava il passamontagna. Non hanno visto il suo volto" lei annuisce confusa e mi lascia andare.
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