Capitolo 84.

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"Hai ragione,forse è meglio finirla davvero qua,ma non dimenticare che ti amo e ti amerò per sempre" dice Edoardo,alzandosi dal letto,mentre il mio cuore si spezza ancora di più.

"Ti avevo chiesto solo un po' di tempo" dico con le lacrime agli occhi,guardando il vuoto.

"Ti faccio solo male. È inutile continuare così" dice,mentre i suoi occhi si bagnano.

"È inutile?Ma tu mi ami o no?!" dico alzandomi dal letto,aumentando il tono della voce.

Lui reputa inutile continuare questa relazione,l'ha esplicitamente detto.

"Ovvio che ti amo,ma secondo te come mi fa stare vederti piangere perché sono un coglione?" dice urlando.

"Ce la fai a fare un discorso civilmente?" lo fulmino con lo sguardo,facendolo sbuffare.

"Non cambiare discorso" mi riprende lui.

Esco da quella stanza e prendo a buttare nella spazzatura,i contenitori che abbiamo praticamente svuotato prima.
Voglio solo tornare a casa,ma non riuscirei mai a farlo se non prima levo questo casino dal tavolo.

"Che stai facendo?" dice lui.

"Sparecchio,non lo vedi?" gli rispondo male,involontariamente.

"Ferma,faccio io" dice ormai troppo tardi.
Ho già finito,so essere abbastanza veloce nelle faccende di casa,soprattutto quando sono nervosa e sento il bisogno di muovermi.

"Vado a casa" dico.

"Ti accompagno" prende le chiavi della macchina,da sopra un mobiletto.

"Non c'è bisogno" dico uscendo da quella piccola casetta.

Sento i suoi passi dietro di me ed una grande mano bloccarmi il polso.

"La smetti?" dico fulminandolo con lo sguardo.

"Smettila tu di fare la bambina" ah,sarei pure una bambina adesso?!.

"Ho bisogno di sapere una cosa" dice poi,col respiro affannato,mentre si avvicina ancora di più a me.

"Cosa?" gli chiedo.

"Sei stata con qualcuno in questi mesi?" dice guardandomi negli occhi,come se avesse paura della mia risposta.

"Fino a dieci minuti fa,hai detto che era inutile continuare così e che volevi finire una volta per tutte questa relazione,quindi questo non ti riguarda" dico cercando di andarmene,ma la sua mano mi blocca di nuovo.

"Dimmelo ti prego" dice poggiando la sua fronte sulla mia.

"Non ti capisco.." dico in sussurro.

Ci vorrebbe una laura per cercare di riordinare il casino che ha in testa.
Dice una cosa,ne pensa un'altra e ne fa un'altra ancora.

"Invece sei l'unica che mi capisce" dice accarezzando il mio viso.

"Voglio andare a casa" dico.

"Prima rispondimi" dice senza mai smettere di accarezzare la mia guancia.

Mi era mancato da morire quel tocco.

"Sono stata solo con te" non mi da nemmeno il tempo di finire questa frase,che si scaraventa sulle mie labbra,cogliendomi di sorpresa.

Con entrambe le sue mani,stringe il mio viso,avvicinandolo ancora di più al suo,mentre la sua lingua,cerca disperatamente di incontrare la mia,come ai vecchi tempi.

So che sto sbagliando,che non dovrei fare tutto questo e che me ne pentirò,ma mi è mancato da morire e alla fine,il mio cuore cede,facendomi schiudere le labbra,permettendo alla sua lingua di entrare.

Piccoli delinquenti//E.C.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora