Capitolo 63.

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Dopo troppo tempo,sono davanti alla porta di casa.
Non ho il coraggio di bussare,vorrei solo che tra me e mamma non fosse successo nulla,vorrei entrare a casa come se fossi tornata dal supermercato,non da un carcere.

Questa però,è la realtà dei fatti e non posso cambiarla,ma forse in fondo,non voglio farlo.

Sospiro profondamente e prendo coraggio.
La mia mano trema ma riesco comunque premere il dito sul campanello.

Sento dei passi all'interno della casa e il cuore,comincia a battermi all'impazzata.
Sono nervosa per la reazione che potrebbe avere mia madre,vorrei solo recuperare il tempo perso e salvare il nostro bellissimo rapporto.

La porta di casa viene aperta e la figura di mia madre mi si presenta di fronte.
Appena mi vede la sua espressione cambia totalmente.
Non si aspettava del mio ritorno.

"Alida.." sussurra lei.

"Mamma" la abbraccio forte,mi è mancata così tanto.

"Alida,devi andartene da qui" sembra preoccupata.

"Perché?Che succede?" le chiedo sperando di avere una risposta.

"Niente,io sto bene però tu devi andare.
Fatti ospitare da qualche amica" ma cosa sta dicendo.

"Mamma ma di che parli?" corrugo la fronte,non capendo.

"Devi lasciare questa casa" mi dice decisa,con gli occhi lucidi.

"No,se devo andare via allora andrai via anche tu con me" dico,non ho intenzione di lasciarla sola di nuovo,per giunta in pericolo.

"Non possiamo permetterci di comprare una nuova casa.Io me la caverò,tu vai da Nina" guarda mille volte verso il salotto con fare preoccupato ed io cerco di vedere qualcosa ma lei si mette davanti per impedirmelo.

"No,ce ne andiamo insieme da qua" dico con fare deciso,non mi convincerà.

"No Alida,io sto bene. Tu hai bisogno di cambiare aria" mente lei.

"Mamma non dire cazzate,so benissimo che sei in pericolo" non le ho mai parlato così,ma sto seriamente perdendo la pazienza.

"Cosa?" sgrana gli occhi.

"Ti ho tenuta d'occhio in carcere. Pensi che io non sappia i movimenti che ci sono in questa casa?" dico e lei rimane in silenzio abbassando lo sguardo.

"Matthew si è fatto vedere?" chiedo fredda e lei scuote la testa.
Non si è nemmeno preoccupato di prendersi cura di sua madre,come immaginavo..

Cerco di entrare in casa ma lei me lo impedisce.

"Fammi entrare" dico e lei scuote la testa.

"Torna sta sera tardi,va a fare un giro" mi dice e poi mi chiude la porta in faccia,non posso crederci.

Cosa c'è dentro quella casa?Chi c'è?

Busso nuovamente e lei torna ad aprirmi velocemente la porta.

"Alida ti ho detto di andartene" dice con tono severo.

"Hai l'indirizzo di Nina?" le chiedo e lei me lo comunica velocemente,prima di chiudere di nuovo la porta di fronte a me.

Cammino verso quell'indirizzo con google maps.
Fortunatamente,il telefono all'IPM era spento,quindi l'ho trovato carico.

Arrivo avanti a quella che credo sia la casa di Nina e busso timidamente,sperando di non aver sbagliato casa.

La porta viene aperta in meno di un minuto,rivelando la ricciolina che mi è mancata tanto.

"Oddio.." dice lei appena mi vede e non perde tempo ad abbracciarmi.

Piccoli delinquenti//E.C.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora