Nessuno mi aveva mai fatto una promessa del genere,perché nessuno si è mai davvero preoccupato di come stessi.
Sono ancora stretta a lui e non ho intenzione di staccarmi. La mia faccia è appiccicata al suo petto e sentire i battiti del suo cuore mi rilassa.
Mi stringe forte a se come se aspettasse un abbraccio da una vita intera,proprio come me.
Tiene le sue braccia ferme avvolte alle mie spalle e ogni tanto lascia qualche bacio sulla mia testa.Non so dove voglia arrivare Edoardo con tutta questa protezione nei miei confronti.
Ho sempre pensato che le relazioni in questi casi siano impossibili da superare ed io non ho intenzione di soffrire ancora per la millesima persona. Ma io sento,dentro di me,che lui non è una persona qualunque.
È vero,credo sia una cosa fin troppo affrettata da dire per conoscerlo solo da un mese,non so niente di lui,della sua vita,non conosco perfettamente il suo carattere e la sua storia,come lui non conosce la mia,ma la pelle d'oca che spunta sul mio corpo quando mi dice certe frasi,fa effetto solo con lui.Ci sono stati tanti ragazzi che hanno provato a relazionarsi con me,ma non mi piaceva neanche quando mi guardavano,mentre il suo sguardo lo cerco in qualsiasi momento della giornata,anche quando so che non è presente.
Mi piace avere i suoi occhi addosso,mi fa sentire bella.Mi stacco da lui con dispiacere,ma credo sia ora di tornate dentro,gli altri si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto e,non che mi interessi dei loro pareri,ma penso sia meglio che gli altri non ci mettano parola.
Mi guarda negli occhi,lo fa sempre ed io ci nuoterei in quel verde. Mi accarezza delicatamente il viso e sorrido,perché non è una cosa che gli appartiene,la delicatezza.
"Dovremmo entrare" dico sussurrando,sono imbarazzata,nessuno mi ha mai guardato con quest'intensità.
"Sicura?" dice continuando ad accarezzarmi il viso. Annuisco in tutta risposta.
"Guarda che poi devi dirmi perché hai reagito in quel modo in classe" non gli sfugge niente,ma non ho intenzione di raccontarglielo,mi sono promessa di non dire niente a nessuno ed è quello che farò,sono una che le promesse le mantiene.Non gli rispondo ed entro in classe seguita dalla sua figura "Tutto bene Jones?" chiede il professore mentre prendo posto al fianco di Nad "Sì,tutto ok" rispondo,adesso,dopo quell'abbraccio,va davvero tutto bene.
Edoardo si va a sedere vicino a Pino,non era quello il suo posto prima,lui si sedeva sempre vicino a Ciro e un po' mi dispiace,dato che la causa sono io.
"E lei,Conte,se per la terza volta decide di uscire dalla classe senza il mio permesso,prenderò provvedimenti" dice rimproverando Edoardo.
Io lo guardo con fare da rimprovero e lui in tutta risposta mi ride in faccia,stronzo.Sta perdendo la disciplina a causa mia e so che anche prima non era delle migliori,dato che è tra i più controllati,ma credo che dopo la mia presenza,va a peggiorare.
Il professore continua la sua lezione e dopo tre lunghe ore passate tra una lezione e l'altra,ci salutano,facendoci tutti uscire in cortile.
"Come stai?" mi chiede Nad per l'accaduto di prima "Bene,c'ho una fame" lei ride per la mia frase,mi prende sempre in giro perché dice che ho sempre fame,ma è una cosa che non posso controllare,mangerei tutto il giorno."Bene ragazzi,seguitemi andiamo in mensa" questa frase è musica per le mie orecchie e spero vivamente che ci sia qualcosa di buono da mangiare,oggi.
Appena finito il pranzo,ci dirigiamo tutte nelle celle,fra qualche oretta andremo in sala comune ed io non vedo l'ora di sentire suonare Nad.
È bravissima,mi rilassa tanto.
Ha un talento quella ragazza,che però non vuole portare avanti,dice che altre aspettative per la sua vita,la prima è andare lontano dai suoi genitori,uscita da qui,ma secondo me potrebbe comunque fare carriera.
Bisogna inseguire i propri sogni,se ci rendono felici e glielo ripeterò fin quando non farà quello che ama fare.Mi metto sdraiata sul letto e pian piano i miei occhi si chiudono.
Sono stanca,non ho dormito molto in questi giorni e credo sia ora di riposare qualche minuto.Sento qualcuno muovermi nel sonno ed io apro gli occhi,mentre mi stiracchio.
"Dai muoviti,dobbiamo andare in sala comune" dice Silvia lanciandomi addosso le mie scarpe,per incitarmi a metterle.
Bel risveglio,con due colpi di scarpe in testa.Mi guardo allo specchio,ho il viso assonnato,si vede. Lavo la faccia e metto un filo di mascara.
"Ti fai bella?" dice con fare pervertito Silvia,che mi segue nel bagno "Cerco solo di non sembrare una mummia" lei ride e ci dirigiamo entrambe in sala comune "Come te la passi da sola?" mi chiede mettendomi una mano sulla spalla "Bene,ma anche se fosse stato il contrario,sarebbe comunque meglio di stare in cella con Viola,non immagini quanto russi" dico ridendo ma lei non lo fa "Come se il problema fosse solo sentirla russare" dice triste,riferendosi a tutto quello che lui e il suo ragazzo mi hanno fatto "Non ci pensare" dico entrando velocemente il sala comune,per chiudere il discorso."Alla buon'ora" sono tutti lì,mancavamo solo noi due,ma è colpa del mio pisolino.
Nad comincia a suonare,è bravissima e non mi stancherò mai di dirlo. La sua musica è fantastica.Mi appoggio ad un mobiletto con le braccia conserte e guardo le mani di Nad che accarezzano il piano forte,vorrei tanto avere un talento simile.
"Non mi saluti?" Edoardo si mette di fronte a me con un'espressione giocosa "Mh,no" rispondo provocandolo "Ah no?Bene,allora vado" fa per andarsene ed io sono troppo orgogliosa per fermarlo "Stronzo" esce involontariamente dalle mia labbra e lui si ferma e poi viene di nuovo verso di me "Che hai detto?" dice alzando un sopracciglio mentre sorride "Che sei uno stronzo" lui si avvicina di più a me e mi imbarazzo dato che siamo in una stanza dove ci stanno un mucchio di persone "E ti piace quando faccio lo stronzo?" mi prende dai fianchi e fa un'espressione divertita "Saranno fatti miei" dico ridendogli e allontanandomi da lui per provocazione.
Non smette di guardarmi.
Lo vedo con la coda dell'occhio.
Si è aggiunto Filippo a suonare il piano insieme a Nad,sarebbero carini insieme,ma non penso che la mia amica sia interessata ad una relazione qui dentro.Finisce,purtroppo l'ora di piano forte ed ognuno di noi deve ritornare nella propria cella.
Faccio per andare ma sento un forte braccio prendermi e trascinarmi verso il solito muretto "Dove vai senza salutarmi?" dice Edoardo mettendomi una mano sul fianco sinistro,mentre l'altra la poggia al muro "Devi essere tu a salutare me" dico sfidandolo "Sei bellissima" il mio cuore perde un battito o forse due.
Mi ha riempito il cuore con quella frase e adesso,mi sento bella davvero. Gli sorrido,non faccio altro,non riesco a dirgli nulla.
"Devo andare" gli lascio un bacio sulla guancia e lui blocca avvicinandosi.
Mi prende il viso con le sue mani grandi e mi stampa un lungo bacio sulla fronte.Non pensavo che per trovare un ragazzo che mi faccia star bene,sarei dovuta finire galera.
Ma va bene così.Angolo autrice.
Ciao a tutti,spero che il capitolo vi piaccia,fatemi sapere.❤️