Capitolo 10.

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Mi sveglio col sorriso stampato sulle labbra.
Non capisco il motivo per cui quel ragazzo abbia questo potere su di me,non è mai successo con nessuno. Edoardo non lo conosco da tanto,non so praticamente nulla di lui,non conosco nemmeno la sua età eppure sto bene con lui,non sono la tipa che parla con gli sconosciuti,ma lui me lo sono pure baciato e sono felice.

Ieri,in sala comune,non faceva altro che guardarmi e sorridermi e quando le mie guance si coloravano di rosso,il suo sorriso aumentava mettendo in mostra i suoi denti bianchi. Ha un bellissimo sorriso e a dirla tutta è bellissimo per intero,credo mi piaccia ma in fondo si sa che una relazione qui dentro è impossibile da mantenere,per cui cercherò di non spingermi oltre con lui e lasciare le cose così come sono.

Liz urla nel corridoio ordinandoci di alzarci e di seguirla ed io lo faccio,anche se controvoglia.
Siamo tutte insieme dietro Liz e ci chiediamo il motivo per cui lei ci abbia chiamate dato che a quest'ora del pomeriggio stiamo qualche oretta in cella.
Andiamo nel cortile dove ci sono tutti i ragazzi messi in fila e Liz ci dice di metterci vicino a loro "Coma mai siamo qui?" chiede Nad facendo girare tutti i ragazzi verso noi due "La direttrice vuole parlarvi" dice Massimo rispondendo alla domanda di Nad "Di nuovo?" si lamentano alcuni ragazzi mentre uno in particolare scruta il mio volto,mi giro verso di lui e per poco non sento il respiro mancare,è graffiato in viso e ha l'angolo della bocca spaccato,lui mi guarda con uno sguardo tenero per farmi rassicurare ma fallisce miseramente e io mi giro verso la direttrice che era appena arrivata con le lacrime agli occhi "Buonasera ragazzi,scusatemi per avervi convocati a quest'ora del pomeriggio,volevo dirvi che i professori stanno lavorando ad un progetto che vi faranno presto vedere e si prenderanno tre ore scolastiche,per cui,invece di fare tre ore con i ragazzi e subito dopo con le ragazze,per due settimane lavorerete tutti insieme. L'unica cosa che vi chiedo è di mantenere la disciplina come sempre e di non mettere i professori in difficoltà,comincerete da domani,arrivederci" dice andandosene "Tre ore in più per stare insieme" dice Edoardo mettendosi di fronte a me "Che hai fatto alla faccia?" non ho minimamente prestato attenzione alle parole della direttrice,ho bisogno di sapere cosa è successo ad Edoardo "Non è niente" dice alzando gli occhi al cielo "È stato Ciro" la mia non è una domanda,io ne sono più che sicura in realtà "Ascoltami Edoardo,non ha senso tutto questo. Perché fai così con me" voglio un attimo mettere in chiaro questa situazione perché sono davvero in difficoltà a capire "Così come ,Alida?" sta perdendo la pazienza e lo vedo,ma voglio delle risposte "Lo sai. Perché ti metti sempre contro Ciro quando si tratta di me?Non lo capisci che quello è pazzo?Guarda che ti ha fatto" dico indicando il suo labbro pieno di sangue ormai secco "Ne vale la pena" dice guardandomi negli occhi "Neanche mi conosci" diventa rosso in viso e si allontana da me "Hai ragione sai?Neanche ti conosco,sei una stupida ragazzina viziata che non sa quello che vuole,che pensa una cosa diversa giorno per giorno. Non so perché ti sono stato dietro ma stanne certa che non mi avrai più in mezzo alle palle" dice andandosene,lasciandomi con un mare di lacrime agli occhi,penso che adesso,abbiamo chiuso davvero,prima di iniziare.

Vedo Ciro guardare,sembra messo male anche lui,ha un occhio violaceo e gonfio e la mandibola arrossata. Mi guarda furioso e per poco non gli esce il fumo dalle orecchie. Cerco di non farci caso e seguo gli altri entrare nei rispettivi dormitori,ma lui non me lo permette.Mi tira forte dal braccio e mi scaraventa contro il muro,Massimo e Liz sono ormai dentro con i ragazzi e le ragazze e nessuno può vederci "Ora che Edoardo se n'è andato,come farai a difenderti?" dice facendo un piccolo sorriso "Ci riesco anche da sola ma grazie per la preoccupazione" cerco di superarlo ma mi prende nuovamente dal braccio facendomi sbattere ancora più forte di prima nel muretto "Dove cerchi di andare?" dice estraendo un coltellino dai jeans e passarmelo piano sul braccio facendoci un taglio,poi lo fa anche sul mio viso vicino l'orecchio destro e caccio un urlo di dolore "Ti sei messa contro la persona sbagliata" dice sorridendomi e andando via. Cerco di coprire il taglio sul braccio con la mano e quello in viso con i capelli e mi dirigo velocemente verso il dormitorio femminile sperando di entrare in cella senza farmi vedere,ma non potrò mai sfuggire a Naditza "Alida ma dove sei stata?" chiede preoccupata "Oh da nessuna parte,prendevo un po' d'aria" il sangue comincia e colare dalla mia mano e la mia amica caccia un urlo "Andiamo immediatamente in infermeria,che cazzo è successo Alida!" mi prende dal braccio e corre verso l'infermeria.

Nad guarda me e l'infermiera appoggiata allo stipite della porta,quest'ultima ha messo qualche punto sul braccio bendandolo per mene,anche se dalla fascia si vede comunque il sangue e ha fatto lo stesso col viso,senza mettere i punti però,dato che non era un taglio profondo "Ne parlerò con la direttrice,torna domani così disinfetto le ferite" me ne vado ringraziandola e Nad mi segue "Cos'è successo?" arriviamo nella mia cella e ci sediamo sul letto,sono obbligata a raccontare "Dopo aver rifiutato di fare quel favore a Viola lei e il suo ragazzo mi fanno passare l'inferno. È stato Ciro con un coltellino ma questo penso che l'abbia fatto perché Edoardo si è messo contro di lui a causa mia" dico guardandola negli occhi "Edoardo?" sembra confusa ma non ho intenzione di raccontarle la storia,prendo l'elastico della tuta sciogliendola e abbasso leggermente i pantaloni mostrandole i tagli che mi sono causata sulle cosce a causa di Viola,Nad si mette una mano in bocca,è sconvolta "Perché non me lo hai detto?" dice guardandomi con le lacrime agli occhi "Perché non c'era bisogno" lei rimane in silenzio ma sono sicura che non gliela farà passare liscia.

È lunedì,oggi passeremo le lezioni con i ragazzi,sarà un incubo,me lo sento,un incubo che durerà due settimane. Entriamo tutti insieme in classe andando a prendere i posti ed io mi siedo con Nad,mentre Silvia sta vicino a Totò,credo si piacciano quei due. Nad oggi non mi ha rivolto la parola e so che non è arrabbiata con me,ma è delusa sul fatto che io le abbia raccontato tutto solo ieri,anche se questa situazione andava avanti da tempo. Il professore entra in classe e spiega la seconda guerra mondiale.Non presto attenzione alla lezione,non sono in vena "Jones,ma non sente caldo con la giacca?" questa è la domanda che avrei voluto evitare "No,ho freddo" mento "Non è per quello che ha la giacca" dice Nad facendo stare zitti tutti che ascoltano attentamente,ti prego Nad,non farlo. La prego mentalmente ma non funziona "Prego?" dice il professore a Nad "Vuole sapere perché indossa la giacca?" sposta i capelli dal mio viso lasciando intravedere la benda sporca di sangue "Ha lo stesso taglio sul braccio,ma evidentemente è brava a parare il culo allo stronzo che gliel'ha procurato" questo non avrebbe dovuto farmelo,sento un forte strisciare di sedia e vedo Edoardo alzarsi velocemente e uscire dalla classe sbattendo violentemente la porta.
Sono nella merda.

Angoli autrice
Ecco a voi il decimo capitolo,spero di riuscire ad aggiornare l'undicesimo questa sera.❤️

Piccoli delinquenti//E.C.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora