"Nina?" chiedo stupita,è lei,è incinta.
"Sì,tu chi sei?" sembra impaurita,non capisco il motivo per cui sia qui.
"Alida" lei spalanca gli occhi e corre ad abbracciarmi.La guardia ci lascia sole,chiudendo la cella e lei piange sulla mia spalla.
È molto carina,ma mi dispiace vederla in queste condizioni.
Accarezzo i suoi capelli ricci per rassicurarla ma non sembra funzionare."Cosa ci fai qui,Nina?" continuo ad accarezzarle i capelli e lei ci mette un po' a rispondere.
"Mi manca tanto,volevo solo stare vicino a lui" la capisco,sarà stata malissimo ma ha fatto una cazzata.
"Tu sei incinta,vuoi che tua figlia nasca qui dentro?" lei si stacca dall'abbraccio.
"Un paio di mesi e sono fuori.Mi sono intrufolata in una rissa" cosa si fa per amore.
"Come sta Carmine?" dice guardandomi spaventata,ma non c'è alcun motivo di esserlo.
"Nina,hey,calmati.Lui sta bene" si tranquillizza al suono di queste parole e col mio aiuto,sistema il letto,vicino al mio.
"Buonanotte Alida" sembra spaventata,come se qualcosa la turbasse.
"Vuoi tenermi la mano?" la prima notte,è difficile prendere sonno e per chi c'è passato,può capirlo perfettamente.
Lei annuisce e mi afferra la mano.Sembra davvero innamorata quella ragazza.
Non so cosa si provi,dovrà essere una sensazione bellissima amare qualcuno,soprattutto se il sentimento è ricambiato.
Non sono innamorata di Edoardo,ma quando sto con lui,provo qualcosa che non riesco a spiegare.
Mi fa stare bene,mi sento a casa,al sicuro.
È come se lo conoscessi da sempre,come se lui sapesse tutto di me."Alida" sento sussurrare una voce al mio fianco.
"Dimmi" rispondo a Nina.
"Grazie".——
Siamo tutte nel cortile,ancora i ragazzi non sono arrivati.
Nina è in ansia di vedere Carmine ed io ho paura per la sua reazione,darà di matto.
Viola non fa altro che guardarla e se si permette di provare a manipolarla e fare del male a lei e la bambina,la ammazzo con le mie stesse mani.
Sento di doverle proteggere qui dentro,Carmine ormai è un amico ed io aiuto gli amici."Alida ho paura" trema Nina,stringendo il mio braccio.
"Tranquilla tesoro,andrà tutto bene" la rassicura Nad.
C'è voluto un bel po' per raccontarle la storia.
"Non la prenderà bene" dice portandosi i capelli ricci dietro l'orecchio.
"È ovvio che non la prenderà bene Nina. Sei sempre la sua ragazza e sei incinta,questo posto non fa per te.Ma gli passerà,fidati di me"le dico esattamente quello che penso."Che cazzo ci fai qui tu?!" sentiamo urlare alle nostre spalle.
"Amore.." sussurra Nina girandosi verso Carmine,con le lacrime agli occhi.
"Amore un cazzo,torna a casa!" urla lui fuori di se,nell'altro campo.
"Hey hey,non urlarle in faccia" si intromette Nad.
"Tu fatti i cazzi tuoi.Nina,cosa ci fai qui!" non sembra neanche lui,è rosso dalla rabbia e ha gli occhi quasi fuori dalle orbite."Bene bene,quindi questa sarebbe la ragazza del piecoro.Hai dei bei gusti vedo" si avvicina a lui Ciro,con le braccia incrociate e il sorriso stampato sulle labbra.
"Non ti permettere neanche a guardarla" dice Carmine avvicinandosi pericolosamente a lui,è pazzo se crede di poter mettersi contro Ciro,con Nina qua dentro.
"Carmine,stai calmo" cerco di farlo ragionare e forse funziona,dato che si allontana da Ciro e viene verso di noi,mettendo le mani sulla recinzione.
"Comandà!" urla Carmine,facendo avvicinare il comandante.
"Dimmi Carmine" si avvina a lui,mettendogli una mano sulla spalla,sembra che gli voglia davvero bene.
"Portala nel laboratorio di argilla" gli ordina Carmine.
"Credi di stare a casa tua?" gli chiede il comandante alzando un sopracciglio.
"Per favore,ho bisogno di parlarle" a quelle parole,il comandante esegue la richiesta di Carmine."Sei stata brava a far ragionare il tuo amichetto. Sai,se avesse fatto una mossa sbagliata non c'avrei pensato due volte a mandarlo in ospedale" dice con un sorrisino di sfida.
"Tu non la tocchi" mi riferisco a Nina,conoscendo le intenzioni di Ciro.
"Ormai mi avete tutti contro e fidati che è sempre meglio avermi come amico,che come nemico.Sarà un inferno per tutti qui dentro,soprattutto per te e per il tuo ragazzo" dice riferendosi ad Edoardo per poi andare via.Mi ha dichiarato guerra fin dal primo giorno e se vuole questo,è quello che avrà.
"Alida non giochi?" mi chiede Silvia con la palla in mano.
"No Sil,vai tu a giocare tranquilla" dico mentre lei,si allontana cominciando la partita con le ragazze.Vado a sedermi sulla solita panchina e accendo una sigaretta.
È raro che io fumi,lo faccio solo quando sono nervosa e adesso lo sono fin troppo.
Fumare mi rilassa anche se poi,dopo aver finito sento spesso girarmi la testa,ma credo sia normale."Alida" sento chiamarmi in sussurro dal campo maschile.
"Ma cosa avete con me oggi?" mi chiamano in continuazione da questa mattina,sono stufa.
"Ascoltami. Oggi è il giorno dei colloqui e verrà a trovarmi mia sorella" mi spiega Filippo in preda al panico.
"Buon per te" non capisco cosa dovrebbe interessarmi.
"No Alida,tu non capisci. Se Ciro la vede,lei è morta. Mi ha minacciato di fare del male alla mia famiglia" mi dispiace per la sua situazione,ma io non saprei come aiutarlo,nel caso volessi farlo.
"Cosa dovrei fare?" vorrei sdebitarmi,dato che sono stata io ad obbligarlo a parlare,anche se lui avrebbe dovuto farlo di sua spontanea volontà.
"Parla con Ciro e prenditi la colpa.Non posso permettere che faccia del male a mia sorella,ti prego" annuisco,sono troppo buona per non aiutarlo.
Ciro non sa niente di me e non saprebbe con chi vendicarsi della mia famiglia,dato che l'unica persona che ho veramente cara è mia madre e non viene mai a trovarmi.
"Grazie" dice andandosene via,per non farci vedere dagli altri."Ti amo" sussurra Nina a Carmine in sala comune e queste due parole,mi sciolgono.
Non sono una tipa che ama le cose sdolcinate ma questa visuale mi emoziona da morire.
Carmine accarezza la pancia di Nina come se ci fosse dell'oro lì dentro,ma c'è ben meglio dell'oro,lì dentro c'è sua figlia.
Vorrei averne anch'io una,fra un paio di anni,amo i bambini e credo che essere mamma,sia una delle cose più belle."A che pensi?" mi sento abbracciare da dietro e sorrido,conoscendo già il suo tocco.
"A niente,tranquillo" dico appoggiando la mia testa,sul suo petto.
Mi lascia un bacio sul collo e mi stringe forte,fortunatamente sono tutti impegnati a farsi i cazzi loro,non prestando attenzione a noi.
"Perché hai minacciato Viola?" non avrebbe dovuto farlo,lo avevo avvertito.
"Perché esco pazzo quando qualcuno cerca di farti del male" dice stringendomi ancora più forte,come per proteggermi.
"Non farlo più" se quella pazza ne parla con Ciro,lui non ci darà tregua qui dentro,più di quanto già non ce ne dia.
Lui mi da un bacio sulla tempia,come per assecondarmi ma sono sicura del fatto che se qualcuno mi sfiorasse,lo ucciderebbe.Ciro ci passa davanti,guardandoci cagnesco ed io,mi stacco leggermente da Edoardo per andare a parlargli.
"Devo dirti una cosa" dico a Ciro che si gira verso di me,guardando Edoardo.
"Cosa vuoi?" fa risuonare quelle parole come una minaccia,ma io non ho paura.
Edoardo mi guarda incazzato,si chiede sicuramente cosa mi passi per la testa.
"Non prendertela con Filippo,l'ho minacciato,ecco perché l'ha fatto" gli dico la verità.
"Quindi se mi hanno dato un anno in più,è solo colpa tua?" sapeva già la verità,infame.
"Sì,prenditela con me,non con lui" mi sento tirare all'indietro bruscamente e la mia schiena,sbatte contro un petto duro.
"Cosa cazzo stai facendo" sussurra cagnesco Edoardo al mio orecchio.
"Quello che andava fatto" dico guardando Ciro che mi sorride vendicativo."Alida,vieni in sala colloqui" mi dice Litz ed io non potrei avere più paura di così.
Se Ciro vede mia madre,la metterà in pericolo.
Lui fa un sorriso di vittoria ed io sbianco.Non posso permettergli di farle del male.
Se perdo questa guerra,perdo anche la persona più importante della mia vita.