Capitolo 72.

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"Sono incinta,non sei felice?" si accarezza la pancia,sorridendo.

"Levati dal cazzo" dico entrando in casa,superandola.

"Cosa cazzo ci fa lei qua?" vado verso Giulio,in salone.

"Non si saluta più adesso?" dice lui.

"Non mi fare incazzare pure tu" lo guardo male.

"Sapeva che saresti uscito oggi,è qui da questa mattina" dice guardando Alice.

"Vi ricordo che vi sento" dice guardandoci.

"Vattene!" ringhio contro di lei.

"Altrimenti che fai?Ti ricordo che sono incinta. Per lo più di tua figlia" dice facendo un sorriso vittorioso.

"No,non è vero!" urlo su tutte le furie.

Non può essere vero,non può essere vero!

"Sì,è vero,avresti dovuto fare attenzione" dice accarezzandosi la pancia.
Non ci posso credere..

"Okay,adesso vattene" dice Giulio spingendola verso la porta d'ingresso.

"Non puoi lasciarmi sola con una figlia" dice lei guardandomi,prima di ricevere la porta sbattuta in faccia da Giulio.

"Quindi è vero?Avete scopato?" chiede ed io annuisco,sedendomi sul divano,mentre mi tengo la testa fra le mani.

"Mentre stavi con Alida?" chiede poi,sedendosi al mio fianco.

"Non parlare come se fosse tutto finito!" alzo la voce.

"È successo quando ho avuto il permesso. Mi sono ubriacato e siamo finiti a letto,è stata una cosa veloce,non c'è nemmeno stato un bacio" dico sentendomi tremendamente in colpa.

"Guarda cos'è successo adesso con la cosa veloce,però" non è per niente d'aiuto.

"Non ci posso credere,mi sento una merda" dico sentendo gli occhi appannarmi.

"È tutto okay" dice dandomi una pacca sulla spalla.

"Come fa ad essere tutto okay,se la ragazza che amo è in coma e per distrarmi ho messo incinta una che ho visto due volte in tutta la mia vita!" urlo alzandomi,sbattendo un violento pugno sul muro.

Lui abbassa lo sguardo,come se non sapesse che dire.
Ma non c'è nulla da dire,sono una merda.

Lei non merita tutto questo,non merita me e tutto quello che sta passando.
Ma io sono troppo egoista per lasciarla andare,anche se appena si sveglierà,perché so che lo farà, lasciarmi sarà lei.
Non mi perdonerebbe mai una cosa del genere e non potrei mai biasimarla,ma la amo troppo per lasciarla andare.

Io un bambino lo voglio da lei,solo da lei.
Voglio un futuro,una casa,una famiglia.
Ho mandato tutto quello che c'era,tutto quello che abbiamo costruito,a puttane.

Comincio a piangere come uno stupido bambino,che non riesce a trovare altre soluzioni,come se le lacrime risolvessero il problema,ma cadono sole dai miei occhi.
Succede sempre,quando penso a lei.

Mi manca come l'aria,non vedo i suoi occhioni nocciola aperti,da un fottutissimo anno e in questo momento,nemmeno riuscirei a guardarla negli occhi.

Mi sento di averla tradita,ma dentro,non l'ho mai fatto.
Ero ubriaco e so che questa non è una giustificazione,ma il mio cuore,è sempre stato suo e lo sarai per sempre.

"Sei stato dai Ricci?" mi chiede Giulio,distogliendomi dai pensieri.

"Sì" rispondo secco.

"Cos'hai combinato?" mi chiede.

Piccoli delinquenti//E.C.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora