Capitolo 48.

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"Ti amo".

"Cosa?" il mio cuore perde un battito per le sue due parole,che mi hanno resa la persona più felice del mondo.

"Ti amo" mi ridice girandomi dai fianchi,per guardarmi negli occhi.

Lo guardo e mi ci perderei in quel verde.
Starei ore a guardarlo.

Lo bacio,un bacio pieno d'amore,nient'altro che amore.
Lui è tutto per me.
È riuscito a colmare il vuoto che provavo lontana da mia madre e non pensavo ci sarebbe riuscito qualcuno.
Mi ha portato verso la luce,in un momento buio,triste.
Lui è persona che vorrò sempre con me.
Ho dato a lui il mio primo bacio e con lui,ho fatto l'amore la prima volta.

"Sei tutta la mia vita" mi stacco leggermente da quel bacio e lo vedo sorridere come un'ebete.

"Anche tu,principessa" arrossisco a quell'affermazione e lui mi accarezza dolcemente il viso,guardandomi come se fossi chissà quanto bella.
In realtà,non so cos'ho fatto per meritare il tuo amore.

"Hai ancora fitte?" mi chiede avvicinandosi dolcemente.

"A volte" lui mi accarezza il viso.

"Fra un paio di giorni ti passa" mi rassicura ed io annuisco sorridendogli.

"È stato bellissimo" sussurra al mio orecchio,baciandomi lentamente il collo.

"Avrai avuto di meglio" ridacchio,anche se mi da fastidio sapere che è stato a letto con molte ragazze.

"Di te?Mai" mi bacia dolcemente.

"Mi giuri una cosa" mi chiede staccandosi dalle mie labbra.
Quanto mi erano mancati i suoi baci.

"Tutto quello che vuoi" gli sorrido.

"Non andare al mare appena esci" inarco un sopracciglio.

"Perché?" gli chiedo,non capendo.

"Perché ti ci voglio portare io" si è ricordato di quando gli ho detto che mi piaceva andarci..

"Ci andiamo insieme" lo bacio.

Mi prende per mano e mi fa sedere sul divano,con le mie gambe sulle sue.

"A che pensi?" gli chiedo quando noto il suo sguardo perso nel vuoto.

"Stai ancora collaborando con la direttrice?" mi chiede guardandomi.

"Manca Lidia ma ancora non ne abbiamo parlato" in effetti,mi fa ricordare che ancora una stronza è fuori.

"Lo farete?" annuisco.

"Senti" dice prendendomi le mani,guardandomi negli occhi.

"Se ti serviranno dei soldi per le medicine di tua madre,fuori,ho qualcosa conservato" abbassa la voce,anche se siamo soli.

"No Edo,tranquillo" scuoto la testa,non ho intenzione di prendere i suoi soldi,non mi spettano.

"Alida,adesso tutto quello che ho è per te,ok?
Quindi se ti servono,prendili,domani ti faccio avere l'indirizzo su un foglietto" continuo a negare con la testa e lui mi prende il viso fra le mani.

"Promettimi almeno di tenere l'indirizzo" amo quando si preoccupa per me,anche se non dovrebbe farlo.

"Va bene,ma non li prenderò.Sono tuoi" lui sbuffa.

"Le mie cose sono anche le tue.
Come farai con le medicine?" cerca di convincermi.

"Mi troverò un lavoro" lui caccia una risata amara.

"Un lavoro a sedici anni? E cosa vorresti fare,sentiamo" dice poggiando i suoi gomiti sulle ginocchia,squadrandomi attentamente.

"Non lo so,magari la babysitter" ridacchia ed io lo guardo confusa.

Piccoli delinquenti//E.C.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora