Capitolo 33.

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"Che hai sul collo?" mi chiede Nad aggrottando la fronte,quando mi sposta i capelli che lo coprivano.
"Non è niente,tranquilla" dico imbarazzata,non posso dirle che ho un succhiotto fatto da Edoardo,tra l'altro.
"Mh" sembra non crederci e neanche io lo farei,ma preferisco tenere queste cose 'intime' per me.
"C'è qualcosa tra te e Di Salvo?" la guardo interrogativa,dato che non so di chi sta parlando.
"Carmine" dice capendo la mia espressione,dato che non ero al corrente del suo cognome.
"No Nad,siamo solo amici" sono stanca della sbagliata interpretazione che ha la gente sull'amicizia tra maschio e femmina.
"Ah già,a te piace Conte" dice sbuffando,azione che mi infastidisce e non poco.
"Lui è diverso con me ok?Tu pensa quello che vuoi poi,non sono affari miei" mi dispiace risponderle così,ma la mi pazienza si è esaurita.
Ammetto che mi ha fatto piacere la sua protezione all'inizio,mi ha messo al corrente del passato di Edoardo,ma io l'ho accettato e lei dovrebbe essere felice per me.
"Scusa,non volevo che te la prendessi,ma sai come la penso" dice mortificandosi.
"E tu sai come la penso io,per favore non commentare più la situazione,a me sta bene così" lei annuisce e abbassa lo sguardo,sembra delusa dalla mia risposta e un po' mi sento in colpa,ma era una cosa che doveva essere chiarita.

"Vieni al muretto" sento sussurrare alle mie spalle,quando Nad va a giocare con le ragazze.
Mi giro d'istinto e vedo Edoardo con le mani sulla recinzione che mi guarda aspettando una mia risposta.

Mi alzo e guardandomi mille volte intorno,esco velocemente dal campo,andando verso il solito muretto.
Guardo Edoardo come per dirgli di avvicinarsi e lui non se lo fa ripetere due volte.
Mi metto seduta e lui appena mi vede,allarga le mie gambe mettendosi in mezzo.

"Ciao" lo saluto mettendogli le mani dietro al collo,causandogli un sorriso.
"Ho sentito la conversazione con la zingara" dice alzando gli occhi al cielo.
"Non chiamarla così" mi da fastidio il modo in cui la definisce,lei ha un nome.
"Non so se preoccuparmi più del fatto che anche lei si sia chiesta se ci fosse qualcosa tre te e il piecoro o delle parole che ti ha detto per allontanarti da me" dice stringendo i miei fianchi,guardandomi negli occhi senza però,un filo di espressività.
"Non mi ha detto niente per allontanarmi da te,mi ha solo dato degli avvertimenti" dico portandogli i capelli che gli sono andati sul viso,all'indietro.
"E che tipo di avvertimenti?" dice lasciandomi dei baci a stampo sull'angolo della bocca.
"Mi ha detto di stare attenta" dico senza arrivare mai al punto della discussione.
"Da me?" annuisco.
"E perché dovresti stare attenta da me?" dice sussurrando sulle mie labbra,senza mai toccarle.
"Perché ne cambiavi una a sera. O lo fai tutt'ora?" so che non lo fa,ma vorrei sentirmelo dire da lui.
"Perché dovrei cambiarne una a sera se ora ho te?" dice scostando i miei capelli dal viso.
"Quindi sarei un passatempo?" il mio volto si tinge di delusione.
"Ma che cazzo dici" dice cambiando totalmente espressione,sembra scioccato dalle mie parole.
"Considerando che le altre lo erano" sussurro guardando un punto a caso a terra.
"Tu non sei le altre.Se lo fossi,non sarei qui,non saprei nemmeno il tuo nome"dice accarezzando il mio viso delicatamente.
"Alida non sei un passatempo.Forse prima di conoscerti bene,il mio scopo era quello,ma adesso mi va bene solo guardarti per sentirmi completo" non riesco a sentire altro che 'forse prima di conoscerti bene,il mio scopo era quello' lui si è avvicinato a me,solo per portarmi a letto.
"Quindi hai pensato che fossi come la altre che ti sei scopato" dico guardando a terra,non riesco a guardarlo negli occhi.
"Non ti conoscevo. Ma ti giuro che adesso non è così,adesso farei di tutto per non perderti" le sue parole mi rassicurano,ma ha comunque ammesso che prima,mi ha presa per il culo e questo fa tremendamente male.
"E adesso cos'è cambiato?" dico facendo uscire una risata amara dalla mia bocca.
"Non lo so,ma non riesco a starti lontano.Tu mi fai bene" dice continuando ad accarezzare il mio viso e questa cosa,mi rilassa da morire.
"Quindi.." sa già cosa sto per dire e per questo,mi interrompe subito rispondendo alla mia quasi domanda.
"Il nostro primo bacio,te l'ho dato col cuore" almeno lì non mentiva,ci sarei stata davvero male.
"Va bene" sussurro,senza sapere che dire,con lui è sempre così,non so mai cosa dire.

Piccoli delinquenti//E.C.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora