Capitolo 36.

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"Non posso Litz" le dico allontanandomi da Ciro.
Sono obbligata a saltare il colloquio con mia madre,se i Ricci dovessero vederla con me,le farebbero sicuramente del male per vendetta.
"Alida aspetti un suo colloquio da tanto,non sprecare quest'occasione" dice cercando di convincermi.
"Dille che non deve più venire,lo faccio per lei" mi fa tanto male dirlo,non la vedrò per tutto il resto della pena ma lo faccio per proteggerla.
"Alida,perché non ci pensi?" sembra voglia farmi andare a quel colloquio a tutti i costi,ma non cederò.
"Litz,fai quello che ti ho detto" dico allontanandomi da lei.

Mi avvicino nel divanetto dov'è seduto Edoardo e lui si alza di scatto appena mi vede.
Prende il mio polso nella sua grande mano e mi trascina fuori dalla sala comune,senza farsi vedere dalle guardie.

"Si può sapere perché in ogni cazzo di situazione di merda,ci sei sempre di mezzo tu?" è incazzato,anche se non ne ha motivo.
"Qual'è il tuo problema?" gli chiedo fulminandolo con lo sguardo.
"Sei seria?C'era il bisogno di dire a Ciro che sei stata tu a minacciare il chiattillo di dire la verità?" sì,ce n'era bisogno,la verità va sempre detta.
"Certo" lui sbuffa ed alza gli occhi al cielo.
"Mi spieghi come faccio a proteggerti se ti metti sempre nei guai?" dice accarezzandomi il viso dolcemente.
"Non sei tenuto a proteggermi" dico avvicinandomi leggermente a lui.
"Vai da tua madre" dice lasciandomi un bacio sulla fronte.
"No Edo,non posso" lui aggrotta le sopracciglia.
"Perché no?" mi chiede curioso.
"Se Ciro vede il suo volto,come minimo l'ammazza" pronuncio queste parole col cuore in gola al sol pensiero.
"Alida,tu non conosci i Ricci. Se hanno l'obbiettivo di uccidere qualcuno,lo fanno anche senza conoscere la persona. Non sprecare questa visita e vai da tua madre" dice prendendomi il viso fra le mani.
Gli lascio un dolce bacio sulle labbra come per ringraziarlo e corro verso la sala colloqui,sperando non sia già andata via.

"Mamma" è girata di spalle,stava per andarsene.
"Avevi detto che non volevi vedermi" dice con gli occhi lucidi,odio vederla così.
"Sediamoci,adesso ti spiego".
Lei si siede su una sedia vicino un tavolo per due ed io,mi metto seduta di fronte a lei.
"Ascoltami.Una ragazza mi ha preso di mira e di conseguenza anche il suo fidanzato" lei fa uno sguardo dolorante,è preoccupata.
"Alida qui dentro ti ammazzano" dice senza guardarmi dagli occhi,ma nonostante questo,posso notare una lacrima rigare la sua guancia.
"No,non lo faranno. Ho già chi si prende cura di me qui dentro" dico riferendomi ad Edoardo.
"E chi? Qui sono tutti criminali Alida,non devi fidarti di nessuno" dice prendendomi le mani.
"Tu invece,devi fidarti di me" lei mi guarda ma non risponde.
"Continua" si riferisce a quello che le stavo raccontando.
"Loro,sono delle persone cattive.Hanno bisogno di fare del male ed io ho paura che ti vedano" ammetto sincera.
"Perché,sono in questa stanza?" dice guardandosi intorno in preda al panico.
"No,ma potrebbero venire da un momento all'altro,è per questo che devi andare. Io ti prometto che mi farò sentire" dico cercando di non piangere,non posso farlo.
"Come è andata a finire" dice piangendo,facendo scendere una lacrima sul mio volto.
"Non volevo deluderti" ero il suo orgoglio,una volta.
"Invece lo hai fatto,proprio come tuo fratello.." sussurra tra le lacrime,alzandosi.
"Chissà quando ci rivedremo" dice guardandomi con frustrazione.
"Tu aspettami ed io tornerò" dico alzandomi a mia volta.
"Ciao Alida" dice andandosene via.

Faccio per uscire dalla sala colloqui,quando una chioma rossa attira la mia attenzione.
È girata di spalle,di fronte a Filippo.
Staranno parlando di qualcosa di importante,dato che sussurrano.
Nonostante la ragazza sia girata,noto che indossa degli occhiali da sole,cosa alquanto strana,dato che siamo al chiuso.
Quei capelli,mi danno un aria familiare,come se io conoscessi quella ragazza.

"Allora? Ti muovi o ti porto in braccio?" mi strattona una guardia scorbutica dal braccio.
"Enzo,calmati" lo riprende il comandante,fulminandolo con lo sguardo.
"Andiamo" dice prendendomi dal braccio,portandomi in sala comune.
"Va tutto bene?" mi chiede prima di farmi entrare in sala.
"Sì,grazie" gli mostro un sorriso finto ed entro in sala comune,sotto lo sguardo del moro.

Si avvicina velocemente a me,posizionandosi di fronte al mio corpo.
"Com'è andata?" dice accarezzandomi i fianchi.
"Posso farti una domanda?" gli chiedo ignorando la sua,di domanda.
"Non qui" non gli piace far sentire le nostre conversazioni agli altri e sinceramente,non piace neanche a me.
Tirandomi dal braccio,come al solito,mi porta in uno stanzino mai visto e lo chiude a chiave dall'interno.
Mi siedo a terra,poggiando le spalle al muro e lui fa lo stesso,sedendosi al mio fianco.
"Dimmi" dice poggiando la sua mano,sulla mia coscia.
"Perché sei carino con me?" forse,una domanda del genere gliel'avrò posta mille volte,ma io ho puntualmente bisogno delle sue risposte.
"Intanto,io non sono carino con nessuno" dice fulminandomi con lo sguardo. Il solito stronzo.
"Sì certo,punto numero due?" dico incitandolo ad andare avanti.
"Non lo so il punto numero due. Tu sei diversa,sei l'unica con cui sto tranquillo. Mi fa strano sentire questa sensazione" avvampo dentro.
"Che sensazione?" gli chiedo curiosa.
"Non ho solo il bisogno di portarti a letto. Ho bisogno di altro,di starti vicino" dice guardandomi intensamente negli occhi.
"Quindi mi stai dicendo che sei noi dovessimo scopare,tu continueresti con me?" dico rossa in viso all'idea di me ed Edoardo nudi in un letto.
"Ti stai convincendo a venire a letto con me?" dice ridendo.
"Era solo una domanda" dico arrossendo, un po' delusa della sua risposta.
"Pensi che ti scoperei e poi farei come se non ti conoscessi?" chiede quasi scioccato.
"Non lo so.." non ho certezze qui dentro.
"Non devi neanche insinuarlo,Alida io non so che cazzo mi è preso. Io solo un ragazzo che scopa e basta. Le ragazze neanche le guardo in faccia per scopare,però con te mi sento che è diverso.Cazzo io sono felice da quando ci sei tu,non vedo l'ora ogni giorno di scendere in cortile per vederti e non capisco il motivo".
Lo bacio,non riesco a fare altro,a commentare le sue parole.
Non avrebbe potuto darmi risposta migliore,adesso so per certo,che io non sono solo una sua conquista,lui è serio con me ed io gliene sarò sempre grata.
Io sono sua.
"Ho bisogno di fare l'amore con te" sussurra poggiando la sua fronte,sulla mia.
Lo voglio anch'io,più di qualunque altra cosa.
Lo bacio vogliosa e mi metto a cavalcioni su di lui,buttandogli le braccia al collo.
"Non qui,non voglio che la tua prima volta sia chiusa in uno sgabuzzino" dice queste parole con una serietà assoluta,guardandomi negli occhi.
"A me basta solo che sia con te" dico accarezzandogli il viso.
"E lo sarà.Solo io potrò vederti eccitata" dice mostrando un sorriso pervertito.
Gli tiro un piccolo ceffone scherzoso,facendolo ridere.
Adoro la sua risata,è il suono più bello che potessi mai sentire,mi rilassa da morire.
Gli do un bacio a stampo,ricevendo uno sguardo interrogativo da parte sua.
"E questo a cosa lo devo?" dice sorridendo.
"Non posso baciarti senza un motivo?" dico provocandolo.
"Devi farlo sempre" sta volta è lui a baciarmi,aggiungendoci la lingua.
Mi stringe forte dai fianchi,facendomi avvicinare ancora di più a lui,facendo strusciare di conseguenza,le nostre intimità.
Dalla mia bocca esce un sospiro eccitato e lui sembra accorgersene.
"Se sospiri ancora così,non resisterò" dice baciandomi in continuazione.
"Voglio farlo.." ho bisogno di sentirlo ancora più vicino a me.
"Anch'io,non sai quanto,ma non qui" è come se lui voglia rendere la mia prima volta speciale e lo sarà,lui è speciale ed io questo,lo ricorderò per sempre.
"Tu mi aspetterai?" ho paura che si stanchi.
"Lo farò sempre".

Angolo autrice.
Ciao a tutti,spero davvero che il capitolo vi piaccia.
Ci tenevo a farvi gli auguri di un felice anno nuovo e spero che sarà un anno migliore.
Ce lo meritiamo.
Buon 2021.❤️

Piccoli delinquenti//E.C.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora