Ricordo ancora quando tutto è cominciato.
Eravamo solo degli stupidi ragazzini e,in realtà lo siamo ancora,ma insieme ne abbiamo passate tante e siamo riusciti a superarle tutte.Lui è stato la mia spalla destra,mentre io,sono stata la sua spalla sinistra.
Ci completavamo insieme.La vita è come un puzzle,col passare del tempo,man mano,dovrà riempirsi ed io avevo trovato finalmente,il pezzo mancante della mia vita,era lui.
Lui mi ha completata,mi ha resa felice e mi ha amata,di questo ne sono sicura,però lo stesso ragazzo che mi ha fatto provare queste emozioni,mi ha lasciato un vuoto dentro,un vuoto che nessun altro,potrà colmare.Si è riportato indietro il pezzo del puzzle,facendomi sentire più vuota di come fossi prima.
Prima di conoscerlo,pensavo a tutt'altro.
Avevo altri progetti e un fidanzato era l'ultimo dei miei pensieri.
Mi sarebbe piaciuto comunque avere qualcuno al mio fianco,ma non necessariamente.
Ci sarei dovuta arrivare più avanti,col tempo.Mia madre mi diceva sempre di non progettare la vita,tutto può cambiare col tempo,mi diceva sempre di lasciare tutto in mano al destino.
'Se dovrà accadere,accadrà',questa frase,me la ripeteva sempre,ma io la ignoravo puntualmente tutte le volte.Da quando ho conosciuto Edoardo però,il mio pensiero è cambiato.
Prima non pensavo di avere bisogno di una seconda figura al mio fianco,ma quando ci si innamora perdutamente di una persona,le cose cambiano.
Qualsiasi tipo di cosa,cambia.
Nel mio caso,le cose erano cambiate in meglio,prima che lui,le rovinasse.Volevo un futuro con lui,lo desideravo con tutta me stessa.
Sono una ragazza determinata,che insegue i propri sogni e con questo,voglio dire che li avrei realizzati comunque,con lui al mio fianco e con una famiglia in progetto.So che è agli occhi della gente è definito un argomento futile,se fatto da una ragazza di appena diciassette anni,però per me è davvero importante mettere su una famiglia.
È sempre stato il mio sogno,fin da bambina.Avrei voluto realizzare i miei sogni insieme a lui,sarei andata a lavorare in un'accademia di moda e gli sarei stata vicino,ad inseguire anche i suoi sogni.
Avrei voluto che crescessimo insieme,mi sarebbe piaciuto raccontare le cazzate che facevamo da ragazzini ai nostri bambini,fra qualche anno.
Tutti questi,erano dei sogni che avrei voluto realizzare,dei sogni,che ormai però,rimarranno solo chiusi nel cassetto e non usciranno mai più
mai più."A che pensi?" dice mia madre,entrando nella mia camera con un vassoio per la colazione.
"A nulla,dopo devo andare a prendere le altre cose a casa di Edoardo" dico mettendomi seduta sul letto.
"Ti ho preparato la colazione" dice poggiandomi il vassoio sulle gambe.
Viziarmi,è sempre stato il suo più grande vizio,lo ha sempre fatto,fin da quando indossavo il pannolino e gattonavo per tutta casa."Grazie mamma" le sorrido calorosamente e lei mi bacia la tempia.
Si siede ai piedi del letto,mentre io mangio i biscotti col latte e lei mi guarda.
"Sicura che vuoi finirla con Edoardo?" mi chiede.
"Sì mamma,è davvero finita" dico guardandola dispiaciuta.
"Farò finta di credere che la causa della vostra rottura siano delle vecchie discussioni" dice,facendomi capire che la mia presa per i fondelli,non ha funzionato.
"Io non so se voglio dirti il vero motivo" dico abbassando la testa.
Mi sento in colpa,ma non voglio egoisticamente ammettere la realtà dei fatti.