Le cose tra me e Damiano erano rimaste in stallo almeno dalla sera precedente.
Quella mattina ci eravamo evitati, o meglio, era stato lui ad evitare me, almeno fino a quando non andammo insieme in ospedale per l'ecografia che avevo prenotato.
Avevo parlato a Victoria della situazione, ma tutti sembravano essere presi da altro.
L'ecografia era andata bene, la nostra piccolina cresceva in modo splendido ed era in salute... entrambi eravamo felici di questo.
Damiano mi lanciava qualche sguardo di tanto in tanto, ma quella mattina proprio non riuscivo a capire cosa gli prendesse.
Mandai tutto al mio ginecologo appena uscita dall'ospedale. Anche lui mi diede conferma che era tutto al posto giusto e che sarebbe stato meglio però tornare prima del tempo limite della gravidanza.
Gli avevo assicurato che alla fine di Agosto, massimo ai primi di Settembre sarei tornata a Roma, lui era leggermente preoccupato.. dato che il mio tempo limite era il 21 di Settembre.
Tornati al tourbus non arrivai nemmeno sul divano, crollai mentre Damiano comunicava che tutto procedeva alla perfezione.
Più lo guardavo più non mi sembrava reale, era vero che le apparenze ingannavano, non avrei mai potuto pensare che un uomo come lui... potesse gestire così bene la sua vita. Tra il successo, le sue passioni, gli amici e una figlia in arrivo.
Non era una cosa da tutti e questo dovvvo riconoscerglielo.
Ero stanca e nemmeno sapevo il perché infondo non avevo fatto altro che stendermi su un lettino e farmi visitare.
Damiano aveva l'eccitazione che gli si leggeva negli occhi, era bello vederlo così, fu l'unico momento della giornata in cui mi degnò di uno sguardo.
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Appena sveglia mi resi conto di essere completamente sola, mi alzai lentamente, per evitare uno dei miei soliti capogiri.
-Marta sai dove sono i ragazzi?-Chiesi appena la vidi.
-No tesoro, chiedi a Valentina, magari lo sa- Disse correndo fuori dal tourbus.
La sera precedente avevo dormito qui con loro, non c'era stata conversazione fra me e lui, quindi di conseguenza il problema era passato in secondo piano, per mia fortuna.
Il ricordo delle sue labbra che si posavano con ardore sulle mie mi faceva arrossire, non riuscivo a pensare ad altro.
-Vale, scusa sei occupata?- Chiesi vedendola sistemare delle riviste.
-No tesoro, ho appena finito di fare degli ordini. Dimmi pure- Sorrise spegnendo la sua sigaretta.
-Tranquilla, anche Damiano fuma- Le sorrisi. Non che facesse bene a me e alla bambina... ma ormai.
-Sai dove sono finiti i ragazzi?- Aggiunsi quando la vidi sorridere e scuotere la testa.
-Oddio l'ho completamente dimenticato- Si posò una mano sulla fronte.
-Cosa?- Chiesi confusa.
-Ti aspettano al ristorante per pranzo. Se mi aspetti ti accompagno.. devo prendere qualcosa anche ai ragazzi della troupe- Prese le sue sigarette e la borsa.
-Va bene, allora infilo le scarpe e arrivo- Le sorrisi.
Non mi potevano lasciare un messaggio? E perché non rispondevano al cellulare?
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Io e Valentina avevamo raggiunto il ristorante e come previsto i ragazzi mi stavano aspettando, per fortuna non avevo fatto troppo tardi.
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INDESCRIVIBILE - Damiano David - Måneskin
FanfictionOgni storia ha qualcosa da raccontare. Ogni racconto ha il suo perché, ha la sua ragione di esistere, ogni storia è un pezzo di vita. Questa è un pezzo della mia... Angelica è una ragazza di diciassette anni, con la passione per la musica ed un fida...