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Ci siamo mai chiesti cos'è realmente l'amore? Ci abbiamo mai riflettuto abbastanza? Non credo, perché l'amore non è solo quello tra due fidanzati, non esiste solo quel tipo di amore. Esiste quello fra due amici, fra una madre ed un figlio.

Ma esiste anche l'amore per la musica, che molte volte ci salva... come è successo ad Angelica.

Che ora si trovava in una delle tante stanze insonorizzate ad aspettare, chi? Non lo sapeva nemmeno lei.

Dopo un lasso di tempo che le sembrò infinito la porta della stanza si aprì rivelando la figura di una ragazza bionda con gli occhi azzurri, alta quanto lei.

Si alzò dalla sedia e la ragazza bionda corse ad abbracciarla come se si conoscessero da una vita.

-Ciao! Io sono Victoria, ma puoi chiamarmi semplicemente Vic- Si allontana dall'abbraccio guardandosi intorno.

-Non è cambiato proprio niente- Sorrise passando una mano sulle casse.

Angelica rimane stupida dalle azioni compiute dalla bionda davanti a lei, sembrava disinvolta e molto contenta di trovarsi in quel posto.

Infondo la mora non si sarebbe nemmeno mai sognata di avere un approccio così libero e aperto con le persone.

-Io sono Angelica piacere mio- sussurra timidamente.

-Potresti parlare più forte? Non ti sento- Disse la bionda, mentre posava la sua pelliccia su una delle casse.

Angelica strabuzzò gli occhi, non aveva mai conosciuto una persone così sfrontata!

Infondo lei non era cattiva, era soltanto troppo timida...

Ma molti non lo capivano o forse non volevano capirlo.

Victoria si sedette accanto ad Angelica, che solo ora si rese conto che quella ragazza l'aveva già vista da qualche parte, ma al momento non ricordava proprio dove.

-Ti starai chiedendo come mai sono qui. Giusto?- Chiede Victoria con un sorriso smagliante.

Angelica annuì soltanto, Victoria sussurrò fra sé e sé un -Sarà più difficile di quel che credevo- mentre la ragazza al suo fianco la guardò stupita, per l'ennesima volta nel giro di qualche minuto.

Angelica avrebbe voluto dirle che secondo il suo modesto parere sembrava fin troppo sicura di sé, per i suoi gusti era troppo spavalda.

Ma alla fine sapeva di non avere il coraggio necessario per dire certe cose.

-Allora ragazzì, se ce diamo 'na mossa è meglio- Victoria dal canto suo cercava di spronarla, non le erano mai piaciute le persone troppo silenziose, eccetto Ethan, lui d'altronde era un caso a parte.

Angelica prese il suo basso sussurrando un -ma che ci faccio ancora qui? Dovevo andare via quando ne avevo occasione-

-Co' me ce sono 'n paio de regolette, niente de che, se volemo andà d'accordo devi parlà.- Disse snobbandola poi con lo sguardo.

Angelica la guardò per un tempo smisurato e finalmente aprì bocca.

-Credi di essere mia madre per caso?- Prese il suo basso ed uscì dalla stanza.

Chi si credeva di essere quella ragazzina? Angelica si chiedeva solo questo mentre camminava per arrivare a casa. 

Era timida, questo si, ma quella ragazza era fin troppo sicura di arrivare e stravolgere il suo mondo in quel modo.

Non sapeva spiegarsi cosa era venuto in mente a Giuseppe, quella Victoria era l'opposto di Angelica eppure lui le aveva fatte incontrare.

Arrivata fuori la porta di casa decise di fare un respiro profondo prima di entrare.

La situazione era più tranquilla di quello che si aspettava, trovò sua madre intenta a preparare la cena e suo padre seduto sul divano a guardare la partita della Roma. 

INDESCRIVIBILE - Damiano David - MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora