Victoria quel giorno aveva chiesto a Damiano un passaggio fino alla scuola di Angelica. Aveva deciso di passare del tempo con lei e di portare il cantante con sé.
Damiano sembrava avere effetti positivi sulla personalità di Angelica, Victoria non ne sapeva il motivo, ma era una cosa carina aiutarla, sia da parte sua che da parte del ragazzo.
Arrivarono alla scuola in pochissimo tempo, Victoria non vide nessuno, se non un gruppetto di ragazzi accanto ad un muro, non ci fece troppo caso, anche i suoi compagni lo facevano spesso.
Non vedendo la ragazza si maledisse per non averle chiesto il suo numero di cellulare.
Improvvisamente sentì delle risate e spostò nuovamente lo sguardo su quel gruppetto, per poi strattonare il braccio dell'amico e indicare un punto in mezzo a tutta quella gente.
-Damià ma quella non è Angelica?- Victoria iniziò a correre in quella direzione seguita subito dopo da Damiano.
-Ecchecazzo se po' sta' n'attimo n'pace oggi?!- Sussurrò correndo e superando Victoria.
Angelica nel frattempo cercava invano di trattenere le lacrime, si sentiva in trappola, ed effettivamente lo era.
-Amore, stiamo insieme da anni e non abbiamo mai fatto nulla, adesso hai perso la testa pe' quello che ho sentito ar telefono? Manco o' conosci e già gliel'hai data?- Le sue parole erano taglienti e totalmente utilizzate per provocare la risata dei ragazzi che ormai li circondavano.
-Andrea hai fumato qualcosa?- Chiese la ragazza con tono impercettibile quando vide gli occhi rossi del suo ragazzo.
Lui fece una risata amara guardandola intensamente e cominciando a ridere a crepapelle, facendo ridere anche tutti i suoi amici.
-Perché mi stai facendo questo?- Asciugò una lacrima con la mano libera, l'altra era sotto la presa salda di Andrea.
Angelica tratteneva i singhiozzi, ma non riusciva a trattenere anche le lacrime, che ormai scendevano velocemente, una ad una.
-Cos'ha lui che io non ho? Perché lui ti ha avuta subito ed io no..eh stronza? Guardami negli occhi quando parlo!- Angelica lo guardò negli occhi, erano rossi e gonfi.
Ma non come quelli della ragazza, non erano ridotti così a causa del pianto, tanto meno a causa della rabbia, c'era qualcosa che li aveva ridotti in quel modo e lei sapeva cosa.
Tra la folla di ragazzi si sentì una voce, familiare alle orecchie della mora.
-A mandria de bufali levateve da qua e fateme passà.- Damiano con il suo accento romano si fece spazio tra i ragazzi.
Appena vide la ragazza con le spalle al muro e con il suo ragazzo che la teneva ben stretta non ci vide più.
-Levate cojone- Lo spinse via dal corpo minuscolo di Angelica.
La vide piangere, la vide debole, Angelica non avrebbe voluto questo, si lasciò andare ai singhiozzi, scivolando contro il muro fino a toccare terra.
Damiano la guardò e percepì perfettamente quello che lei stava provando, umiliazione.
Non aveva idea di cosa fare, se avesse osato troppo l'avrebbero presa in giro per il resto dell'anno, ma in quel momento non c'era molto a cui pensare. Voleva solo portarla via da tutto quello.
La ragazza intanto aveva portato le gambe al petto e ci aveva poggiato la testa sopra, circondandole poi con le braccia.
Damiano la guardava e non riusciva a credere che una ragazza così dolce, timida, bella potesse soffrire per un 'pezzo di merda' come Andrea.
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INDESCRIVIBILE - Damiano David - Måneskin
FanfictionOgni storia ha qualcosa da raccontare. Ogni racconto ha il suo perché, ha la sua ragione di esistere, ogni storia è un pezzo di vita. Questa è un pezzo della mia... Angelica è una ragazza di diciassette anni, con la passione per la musica ed un fida...