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-Non hai capito.- Sospirò.

-Non ho capito?- Chiese lui confuso.

Angelica lo guardò, scosse la testa e prese a parlare.

-Sono stanca di tutta questa situazione, non ne posso più. Quindi una volta per tutte scegli. O resti, o vai via. Ma sarà per sempre- Era terrorizzata da quello che aveva appena detto.

Gli aveva chiesto di prendere una decisione.

Le sarebbe stato accanto oppure sarebbe potuto andare via. Ma non c'era una via di scampo o un eventuale ripensamento.

-Cosa mi stai chiedendo?- Anche lui era terrorizzato ora.

Lei sospirò.

-Ti sto chiedendo stabilità.. o mi ami e me lo dimostri, o non mi ami e vai via, per sempre- Sussurrò.

Lui annuì, aveva capito che non potevano andare così le cose. Lo sapeva, che prima o poi sarebbe arrivata ad un discorso simile, ma non si aspettava così in fretta.

-Non ti sto chiedendo di scegliere fra me e la musica, non lo farei mai- Spiegò.

-Lo so- 

-Ti sto chiedendo delle risposte- Disse.

-Perché adesso?- La guardò.

-Mi vedi vero? Sono in una stanza d'ospedale a causa di mia madre- Rise amara.

-Cosa ti ha detto?- Chiese lui.

Lei era imbarazzata al solo pensiero di poterglielo dire.

-Sei stato con lei?- Gettò di botto.

-Che cazzo significa?- Alzò leggermente i toni lui.

-Sei stato con lei?- Chiese ancora.

Damiano la guardò come se fosse pazza, la domanda non era una di quelle consuete.

-Sei per caso impazzita?- Chiese guardandola male.

-Rispondimi ti prego- Sussurrò lei, cercando di restare calma.

-Come avrei potuto? Hai idea di quanto ti ami? E sei consapevole del fatto che è una donna adulta, con la testa sulle spalle e soprattutto sposata? - Si avvicinò a lei.

-Io ho l'impressione di non conoscere più nessuno di voi- Asciugò una lacrima.

-Che stai dicendo?- Le posò una mano sul braccio.

-Ho sentito una tua intervista... dove dicevi di essere stato con una donna più grande di te... di sedici anni Damiano- Urlò per poi ricordarsi cosa era successo e calmarsi.

-È successo più di tre anni fa Angelica. Non potrei mai..- Provò a dire ma poi un sospiro di frustrazione lo interruppe.

Aveva bisogno di cedere. Avrebbe messo da parte il suo orgoglio, una volta per tutte.

-Dopo di te, non c'è stata nessuna. Non ho mai provato quello che provo per te e mai riuscirò a provarlo per un'altra- Gli asciugò una lacrima con il pollice.

-Non ho mai pensato di non volerti stare accanto, avevo solo bisogno di tempo.. è stato un duro colpo scoprire che mi avevi mentito.- Ammise abbassando la testa.

-Dam...- Disse solo guardandolo.

-Ho ancora bisogno di tempo, ma questo non vuol dire che io non ti ami o pensi a qualcun'altra e senza offesa... non penso per niente a tua madre...- La guardò come se un po' gli facesse ribrezzo.

Lei rise leggermente.

-Voglio starti accanto e voglio che tu sappia che puoi contare su di me, ma per il momento solo come amici- Disse.

INDESCRIVIBILE - Damiano David - MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora